| 11/11/2010 | 18:05 Premessa: non conosco Massimo Casavecchia. Non so chi sia e cosa faccia nella vita. Una cosa però è certa: la persona in questione è chiara, documentata e rispettabile in quanto si firma. La sua risposta è anche nel nostro BLOG, che scorre ora nell'ARENA. L'argomento dato dalle dichiarazioni del capo della Procura Antidoping Ettore Torri e il successivo scoop di Striscia la Notizia. Il suo intervento merita di essere letto e valutato con attenzione. E' un inno all'intelligenza e alla libertà di pensiero. Casavecchia si rivolge ad un blogger, che si registra come Bartoli.
Sig. Bartoli, Lei fa tre domande ed io intendo darle tre risposte, sperando di riuscire ad essere chiaro. In primo luogo lei chiede: 1) qual è la persona (individuabile) diffamata?
La sua domanda non è corretta perchè: I rilievi al procuratore Torri non sono relativi a reati, ma a violazioni del Codice di Comportamento Sportivo del CONI. Nella premessa del suddetto codice è riportato che: il codice “specifica i doveri fondamentali di lealtà, correttezza e probità previsti e sanzionati” cui sono sottoposti “tutti i soggetti dell’ordinamento sportivo”. Lei intenderà quindi che si tratta di principi di comportamento, che devono essere rispettati a prescindere da qualunque considerazione accessoria, che lei inserisce con il suo (individuabile). Ad esempio, il calciatore che dichiara che “alcuni” arbitri non sono onesti, viene giustamente e pesantemente squalificato sulla base di questo principio, anche se non ha diffamato nessuna persona (individuabile). Potrei fornirle decine di Comunicati Ufficiali della FIGC (dai Giovanissimi alla Serie A) che riportano squalifiche così motivate, ma spero vorrà credermi sulla parola. Io sono convinto che questa regola sia necessaria per una corretta convivenza in ambito sportivo, Lei può non condividerla, resta il fatto che esiste, (Art 7 del Codice di Comportamento Sportivo) e che Torri, visto il ruolo che ricopre, dovrebbe conoscerla e rispettarla più degli atleti.
La sua seconda domanda: 2) qual è (nello specifico) il segreto violato?
L’affermazione di Torri è stata: «Ultimamente, tra i corridori che ho interrogato, tutti hanno detto che tutti si dopano». Torri riferisce quindi, ad una agenzia di stampa, di notizie apprese durante i suoi interrogatori. Poiché a me, e presumo anche a Fuente, non risultano verbali di interrogatori “Pubblici” in cui sono riscontrabili tali affermazioni, dobbiamo ritenere che siano contenute in atti coperti da segreto. Sbagliamo? Forse, ma per dimostrarlo non serve urlare, serve indicare esattamente quali sono i verbali, chi è il dichiarante ed in che data ha rilasciato a Torri tali dichiarazioni. Finché ciò non avverrà, sarò legittimato a ritenere che tali verbali pubblici non esistono, e che Torri ha rivelato atti coperti da segreto.
La sua terza domanda: 3) qual è (il tipo) di falso che è stato commesso?
Io da tempo sostengo, che Torri potrebbe aver detto il falso, non che abbia commesso un falso. Le spiego i motivi di questo sospetto. Se quanto ha dichiarato (vedi punto 2) non è riscontrabile in atti pubblici della procura, e si nega sia presente in atti secretati, l’affermazione: «Ultimamente, tra i corridori che ho interrogato, tutti hanno detto che tutti si dopano» non può che essere falsa.
Mi consenta una battuta finale. Visto che alcuni aderiscono agli inviti del Procuratore Torri anche se non sono tenuti a farlo, perché non provare ad invitare anche Laudadio?
Le chiedo una cortesia. Qualora volesse rispondermi, eviti di scrivere che le mie sono panzanate, altrimenti finisce che mi da anche del “pover’uomo”, e non è una bella cosa, tra persone civili.
Chiaro e pacato: finalmente un intervento di assoluto livello sulla questione doping e sulle esternazioni irrituali del procuratore Torri. Nessun livore, ma solo una esposizione piana e non ideologica. Complimenti! (Alberto Pionca - Cagliari)
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