ACCPI: Striscia La Notizia deve smentire

| 03/11/2010 | 18:37
Amedeo Colombo (presidente ACCPI) e Federico Maria Scaglia (segretario generale ACCPI) a nome degli atleti che rappresentano hanno scritto al direttore di Striscia la Notizia Antonio Ricci e al direttore generale dell’informazione Mediaset Mauro Crippa in merito al servizio di Max Laudadio dal titolo “Non si arresta il doping nel ciclismo”, andato in onda nel corso della trasmissione Striscia la notizia di ieri sera.
Regola fondamentale per un buon e serio giornalismo d'inchiesta è avere fonti attendibili e, laddove si accusi qualcuno, sentire anche la voce del soggetto o, come in questo caso, della categoria accusata.
Nel servizio in questione purtroppo si è dato solo ed esclusivamente spazio a dichiarazioni tanto grossolane quanto infamanti di un soggetto incappucciato che, oltre a essere rimasto anonimo, non ha nemmeno chiarito se, quando e a quale livello abbia corso in bicicletta.
Circa le dichiarazioni recentemente rese dal dott. Torri (Procuratore Capo della Procura antidoping del CONI) e richiamate nel servizio, l’ACCPI ha ritenuto opportuno informare i responsabili della trasmissione che l’Associazione ha avviato un’azione legale, sia in ambito disciplinare sportivo sia in quello civile, a tutela dell’onorabilità e dell’immagine della categoria dei corridori professionisti italiani. Analogamente, in mancanza di un’adeguata rettifica al servizio di ieri, non potrà che promuovere un’azione legale che accerti se quanto affermato nel servizio di Striscia la Notizia corrisponda effettivamente al vero.

Copyright © TBW
COMMENTI
Azione legale sarebbe una ottima iniziative
3 novembre 2010 19:32 Vincent
Sarebbe ore che filnamente tutelati immagine di questo sport il più controllati sono i ciclisti e la gente lo devono sapere e il servizio di striscia la notizia devono rettificare il servizio di ieri un presa in giro e un mancanza di rispetto non solo i ciclisti ma anche per tutti .

Striscia la notizia
3 novembre 2010 19:52 padre58
A nome di tutti quei genitori che seguono i propri figli dalla tenera età di 7/8 anni, mi aspetto che si intervenga x smascherare questo viscido individuo.In tv chiunque può lanciare accuse gratuitamente addirittura incappucciati?
Chi è costui?

Mah...
3 novembre 2010 19:55 dellaMancha
Sì, ottima iniziativa ma un po' tardiva e a salve.
Che ha detto l'incappucciato di nuovo, di rilevante, di non saputo? Nulla.
Sono anni che si leggono cose così e pure Torri ha detto che i ciclisti ( tutti) sono dopati. Solo i ciclisti.
E questi fanno l'azione legale ( secondo me sono accuse talmente generiche che l'azione legale sarà un flop).
Non è l'ora di uno sciopero vero dei ciclisti, a oltranza? Non è l'ora che la federazione prenda posizioni davvero dure? Non è l'ora che si dica sempre e a caratteri cubitali che negli altri sport ci si dopa uguale ma non ce lo dicono perché non conviene?

TROPPO POVERI
3 novembre 2010 20:23 ertymau
una smentita? sarebbe bello ma non lo faranno mai.
il ciclismo e troppo povero e i dirigenti ......
meglio tacere va'.
Maurizio

giusto
3 novembre 2010 20:25 gianni
La richiesta di smentita, o di chiarimenti, è d'obbligo.
Quanto a Striscia la notizia: non confondiamo questo spettacolo con il vero giornalismo.
saluti, gianni

giusto azione legale
3 novembre 2010 21:26 balaverde
bueno, ora sapremo chi e sto tizio. davanti agli avvocati non potra restare anonimo e se ha sbagliato e detto falsita paghera caro. anche sto programma deve finirla di dire stronzate, chissa quanto avra preso di euro sto ragazzo, forse avra corso veramente in bici... pero mi sembra uno alla deriva con bisogno di soldi!!

3 novembre 2010 23:15 nike1987
questa gente farebbee meglio a difendere Di Luca ed altri ciclisti....caroo Amedeo Colombo ti sembra giusto che Di Luca dopo aver terminato la squalifica non possa correre il giro d'Italiaa????

Striscia l'immondizia
4 novembre 2010 00:35 LorenzoFiuzzi
Durante l'intervista è stato nominato il dottor Vittorio Bianchi di Rimini, come medico dopatore. Pochi giorni fa ci sono stati degli sviluppi in una causa legale tra questo medico e Striscia la Notizia, per una servizio del 2004.
(Allego link in proposito: http://www.libertas.sm/news_rimini/news_dettaglio.php?id=3830)
Che strana coincidenza che questo incappucciato ex ciclista fallito, e solo per questo pentito, sia venuto fuori proprio ora con le sue dichiarazioni....

Finalmente
4 novembre 2010 08:20 superandy
Finalmente qualcuno fa qualcosa per difernere questo sport!!!

A me sembra giusto
4 novembre 2010 11:01 Fra74
A me sembra giusto che DILUCA non corra il Giro d'Italia.. se dai Vostri commenti Vi preoccupate tanto di questo video, fa anke scalpore, a mio avviso, che qualcuno possa chiedere di DIFENDERE e TUTELARE DILUCA, se a Voi piace questo ciclismo dove gli squalificati tornano a gareggiare e a vincere, a ME PROPRIO NON VA GIU'...

Vogliamo sapere . . .
5 novembre 2010 00:07 JoseManuelFuente
A questo punto non capisco perché il Capo della Procura Antidoping Dott. Ettore Torri non abbia ancora dichiarato che aprirà presto una inchiesta e che convocherà nei suoi uffici Max Laudadio e l’incappucciato.

Potrebbe forse avere la possibilità di dimostrare quanto da Lui recentemente asserito ossia che tutti i ciclisti sono dopati.

Certo, nell’ambito di quell’inchiesta (che tutti ci auguriamo venga comunque aperta e conclusa al più presto, se non da Torri, almeno da altri), noi, veri appassionati di ciclismo, potremmo sicuramente avere una soddisfazione.

Conoscere il nome dell’incappucciato (ammesso che abbia un nome . . ) e, in particolare, il nome e i loschi fini di chi ha favorito il contatto tra l’incappucciato e Max Laudadio.

Qualcuno ha forse dei sospetti . . . . ???

Viva il ciclismo e tutte le persone oneste che di questo sport hanno fatto la passione della vita !!

Perchè Torri non convoca Laudadio?
6 novembre 2010 22:00 Bartoli64
Perchè Max Laudadio NON è un tesserato CONI e perchè, in qualità di giornalista professionista, potrebbe tranquillamente appellarsi al segreto professionale.

D'altro canto il Procuratore Torri NON è un giudice penale e, quindi, NON si vede in che modo potrebbe obbligare il Sig. Laudadio a deporre.

Come potrebbe fare? Magari lo invita a prendere un caffè alla Procura Antidoping del CONI?

In parole povere: ecco come si è persa un'altra buona occasione per NON sparare "panzanate"!

Bartoli, eviti di offendere e ci dica . . .
9 novembre 2010 18:05 JoseManuelFuente
Bartoli,

“panzanate”, glielo ho già detto, è un termine che non voglio più che usi quando si riferisce ai miei pensieri. Lo usi semmai, se la Sua educazione glielo permette, per quelli della Sua gentile consorte o di Sua figlia. Capisco che per Lei sia molto difficile riuscire a non offendere. Ma ci provi, potrebbe ottenere buoni risultati.
Poi Le ribadisco che tutti aspettiamo ancora da Lei solo due cose: due date e due nomi.
In mancanza, Lei non è più credibile. Lo sa.
E per quanto riguarda il fatto che Max Laudadio non sia un tesserato . . . . Lei, che sa sempre tutto e molto prima che lo sappia il resto del mondo (chi la informa . . . ?), mi sa dire se Le risulta che la moglie di Alessandro Petacchi sia tesserata per qualche Federazione Sportiva . . . .
Se ne vada!

La limpida educazione del Sig. Fuente
9 novembre 2010 22:06 Bartoli64
Sig. Fuente,
prima di tutto sono io che sto ancora attendendo di sapere quale sia il reato attribuito a Torri; reato che Lei, unitamente ad altri brillanti esponenti della giurisprudenza, NON è ancora stato in grado di dimostrare - se non a chiacchere – per di più sparando a sproposito regolamenti assolutamente NON applicabili alla fattispecie.

Visto che Lei è così credibile mi dica allora quello che Le ho già chiesto almeno una mezza dozzina di volte:

1) qual è la persona (individuabile) diffamata?
2) qual è (nello specifico) il segreto violato?
3) qual è (il tipo) di falso che è stato commesso?

Mi dia prima Lei uno straccio di risposta è poi Le fornirò io due date e due nomi (particolare del tutto ininfluente vista l’inconsistenza delle Sue accuse al Dott. Torri e nella certezza che Lei,proprio al riguardo, continuerà fare scena muta).

Quanto all’educazione posso assicurare che a persone come Lei ne ho da vendere.

A tal riguardo si faccia un ripassino di tutte le accuse che (pure un maniera reiterata) ha continuato a lanciare al Procuratore senza MAI avere una minima argomentazione plausibile, chiaro indice di una personalità quantomeno arrogante e presupponente.

Quanto alla Sig.ra alla quale fa riferimento nel Suo ultimo post è più che certo che abbia aderito all’invito del Procuratore Torri di SUA spontanea volontà visto che NON è una tesserata CONI, che NON è una persona indagata e che il Procuratore Torri NON è un giudice penale.

Per quello che attiene a Max Laudadio ribadisco come, anche lui, NON sia un tesserato CONI e che possa tranquillamente rispondere “picche” ad una sua eventuale convocazione alla P.N.A. , anche appellandosi al suo più che legittimo segreto professionale.

Cos’è Sig. Fuente? Vuol pure confutare su questa garanzia per la professione giornalistica? Oppure sarà ancora colpa del Capo della Procura Antidoping?

Chissà Sig. Fuente, se ci ragiona ancora un pochino forse arriverà a formulare anche l’ipotesi di "omissione d’atti d’ufficio". Coraggio su, tanto a questo punto, una più una meno…….

Vede, a me nessuno dà informazioni in anticipo come Lei vorrebbe insinuare.

Io, al contrario Suo, cerco di argomentare i miei interventi sulla base di fatti concreti e sulle informazioni (pubblicate) di giornalisti che di quello che scrivono sono in grado di fornire cognomi, nomi, date riferimenti e tutte le altre “pezze d’appoggio” richieste (non a caso vincono tutte le cause che li vedono coinvolti per diffamazione a mezzo stampa).

Capisce, ora, quale sia la differenza - abissale - fra me e Lei?

D’altro canto che colpa posso avere io se Lei non perde occasione per continuare a sparare “panzanate”? Evidentemente è quello il Suo modo, preponderante, di comunicare!

Cosa c’entra, poi, il tirare in ballo dei familiari? Lei è davvero un pover’uomo…….

Per Bartoli64
11 novembre 2010 17:49 buendia
Sig. Bartoli,
Lei fa tre domande ed io intendo darle tre risposte, sperando di riuscire ad essere chiaro.
In primo luogo lei chiede:

1) qual è la persona (individuabile) diffamata?

La sua domanda non è corretta perchè:
I rilievi al procuratore Torri non sono relativi a reati, ma a violazioni del Codice di Comportamento Sportivo del CONI.
Nella premessa del suddetto codice è riportato che: il codice “specifica i doveri fondamentali
di lealtà, correttezza e probità previsti e sanzionati” cui sono sottoposti “tutti i soggetti dell’ordinamento sportivo”.
Lei intenderà quindi che si tratta di principi di comportamento, che devono essere rispettati a prescindere da qualunque considerazione accessoria, che lei inserisce con il suo (individuabile).
Ad esempio, il calciatore che dichiara che “alcuni” arbitri non sono onesti, viene giustamente e pesantemente squalificato sulla base di questo principio, anche se non ha diffamato nessuna persona (individuabile).
Potrei fornirle decine di Comunicati Ufficiali della FIGC (dai Giovanissimi alla Serie A) che riportano squalifiche così motivate, ma spero vorrà credermi sulla parola.
Io sono convinto che questa regola sia necessaria per una corretta convivenza in ambito sportivo, Lei può non condividerla, resta il fatto che esiste, (Art 7 del Codice di Comportamento Sportivo) e che Torri, visto il ruolo che ricopre, dovrebbe conoscerla e rispettarla più degli atleti.

La sua seconda domanda:

2) qual è (nello specifico) il segreto violato?

L’affermazione di Torri è stata:
«Ultimamente, tra i corridori che ho interrogato, tutti hanno detto che tutti si dopano».
Torri riferisce quindi, ad una agenzia di stampa, di notizie apprese durante i suoi interrogatori. Poiché a me, e presumo anche a Fuente, non risultano verbali di interrogatori “Pubblici” in cui sono riscontrabili tali affermazioni, dobbiamo ritenere che siano contenute in atti coperti da segreto.
Sbagliamo? Forse, ma per dimostrarlo non serve urlare, serve indicare esattamente quali sono i verbali, chi è il dichiarante ed in che data ha rilasciato a Torri tali dichiarazioni.
Finché ciò non avverrà, sarò legittimato a ritenere che tali verbali pubblici non esistono, e che Torri ha rivelato atti coperti da segreto.

La sua terza domanda:

3) qual è (il tipo) di falso che è stato commesso?

Io da tempo sostengo, che Torri potrebbe aver detto il falso, non che abbia commesso un falso.
Le spiego i motivi di questo sospetto.
Se quanto ha dichiarato (vedi punto 2) non è riscontrabile in atti pubblici della procura, e si nega sia presente in atti secretati, l’affermazione:
«Ultimamente, tra i corridori che ho interrogato, tutti hanno detto che tutti si dopano»
non può che essere falsa.

Mi consenta una battuta finale.
Visto che alcuni aderiscono agli inviti del Procuratore Torri anche se non sono tenuti a farlo, perché non provare ad invitare anche Laudadio?

Le chiedo una cortesia.
Qualora volesse rispondermi, eviti di scrivere che le mie sono panzanate, altrimenti finisce che mi da anche del “pover’uomo”, e non è una bella cosa, tra persone civili.

Massimo Casavecchia

Una questione di "vera" Giustizia
12 novembre 2010 10:15 Bartoli64
Sig. Buendia/Casavecchia,

Le rispondo volentieri a patto, però, che non si continui a fare improbabili commistioni fra capre e cavoli, in altre parole che non si confonda la materia civilistica e penale con quella che attiene all’ordinamento sportivo (che è ben altra cosa).

Fare questo distinguo è fondamentale perché qui si parla di un risarcimento danni milionario con tanto di diffamazione e questo, spero Lei vorrà riconoscerlo, è materia che si pone ben al di là delle 2 o 3 giornate di squalifica ad un calciatore che parla male della classe arbitrale(!)

Detto ciò, veniamo al “core business” della questione.

Già in tempi non sospetti ho manifestato il mio pensiero in merito alle dichiarazioni del Dott. Torri ritenendole, dal mio personalissimo punto di vista, quantomeno non opportune per l’importantissima carica che ricopre, anzi, sono rimasto abbastanza interdetto quando ho letto del passaggio nel quale si affermava che, se non facesse male alla salute, il doping andrebbe liberalizzato, affermazione alla quale - a chiare lettere - opposi il mio pensiero scrivendo che, sino a che esisterà una sola legge dello Stato che punisce il doping come un reato, lo stesso vada combattuto sino all’ultima stilla di energia (ed è tutto verificabile su questo sito).

Detto questo vuol sapere da me se il Dott. Torri, in quanto membro dell’Ordinamento Sportivo, può essere sanzionato per la violazione dell’art. 7 del Codice di Comportamento Sportivo del CONI in ragione delle sue dichiarazioni? La mia risposta è che, probabilmente, può esserlo.

Per quanto riguarda, invece, la violazione di altri articoli dello stesso C.C.S. mi spiace ma, anche con il massimo sforzo di comprensione, proprio non riesco a capire - come e quando - il Procuratore abbia rivelato un segreto (parla di cose note ad una larghissima parte della Pubblica Opinione), né come possa aver commesso un falso (dobbiamo tener presente che ha rilasciato un’intervista ad una agenzia e non fatto dichiarazioni di fronte ad un Organo Giudicante).

Se poi, Lei, mi dice che “potrebbe” aver commesso un falso (e qui il Suo condizionale ci sta tutto) e non che lo abbia effettivamente commesso, mi scusi sa, ma mi dà veramente l’impressione che Lei intenda “cavillare” un po’ troppo assumendo una posizione preconcetta nei confronti della figura del Procuratore Torri, peraltro facendo dottrina su un Codice di Comportamento che, se mi permette, si trova qualche gradino al di sotto rispetto alle altre fonti dell’Ordinamento Giuridico.

Quanto alla convocazione del giornalista Laudadio, non vedo proprio quale sia l’utilità di convocarlo in Procura Antidoping.

Secondo Lei da quel servizio, peraltro giornalisticamente scadente e di qualità informativa assai scarsa, potrebbero emergere risvolti investigativi interessanti? A mio sommesso parere no e credo anche che il Procuratore Torri sia dello stesso avviso, ergo…… anche in questo caso si è voluta sollevare l’ennesima ed italianissima questione di “lana caprina”, ammesso e non concesso che Laudadio aderisca ad un eventuale invito e fornisca il nome dell’incappucciato di turno, del quale bisognerebbe anche verificare il regolare tesseramento (è un ex atleta?) perché, in caso contrario, saremmo ancora punto e daccapo.

Strano Paese il nostro Sig. Buendia. Pensi che l’Italia è stata indicata dal CIO e della stessa UCI come esempio della lotta al doping e se questo è, almeno in parte, vero lo dobbiamo all’instancabile opera di Giudici come il Dott. Torri che, proprio per questo suo incredibile impegno, ha causato veri e propri danni all’interno di un “sistema” che aveva ormai incancrenito lo sport italiano ed oggi, chiaramente, gli si vogliono far pagare le conseguenze.

Si chieda piuttosto perché il CONI decise alla fine degli anni ’90, se non ricordo male, di istituire l’Ufficio della Procura Antidoping. Sarà forse perché i precedenti organi giudicanti non garantivano la necessaria imparzialità in un contesto dove persino al Laboratorio Antidoping fu tolto l’accredito del CIO?

Mi riferisco ad un ambiente dove, anche dopo la creazione della P.N.A., ci sono stati avvocati che sono riusciti a sollevare “eccezioni di incompatibilità” a giudicare da parte della stessa Procura, salvando propri assistiti dalle mani (imparziali e severe) del Dott. Torri.

Peccato che gli stessi professionisti abbiano prima ricoperto incarichi all’interno di Federazioni Sportive nelle quali, in vari anni di attività professionale, inevitabilmente, non possono non aver sviluppato “aderenze” in seno agli Organi Giudicanti delle stesse Federazioni.

Organi che, una volta che sono stati chiamati in causa a decidere le sorti del cliente di turno, sono stati (guarda un po’ il caso) assolutamente “garantisti”, cosa che la Procura Antidoping, evidentemente, non poteva certo “garantire”. E mi fermo qui………

Vede Sig. Buendia, l’assunto costituzionale (parlo della Costituzione Italiana) dice che i Giudici debbano essere soggetti soltanto alla Legge (art. 101).

Io mi auguro che, se si arrivasse mai a giudicare il Dott. Torri per queste sue affermazioni, sin tenga ben presente come il Giudice debba veramente essere soggetto soltanto alla legge (e non attaccato mani e piedi ad un codice sportivo), anche se parliamo di un Giudice sportivo e se la “quaestio” è di natura prettamente sportiva.

Non è possibile cancellare anni di duro lavoro e di brillanti risultati contro il doping per via di un’affermazione – sia pur essa incauta – magari pronunciata in un momento di sconforto da parte di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla Giustizia.

Non se la prenda Sig. Buendia…… posizioni come le Sue sono un po’ lo specchio dei tempi.

Tempi che vogliono una giustizia (la scrivo di proposito con la “g” minuscola) assoggettata ai voleri dei “poteri forti”.

Mi stia bene egregio Sig. Buendia e spero di aver conversato con Lei nella maniera civile auspicata.

Purtroppo, io e Lei, abbiamo diversi punti di vista in merito alla Giustizia e diamo alla stessa un diverso valore, ragion per cui dubito che potremo mai trovare sulla questione un punto d’incontro che si possa veramente definire tale.

Ringrazio la Redazione per lo spazio che mi ha concesso, nonché tutti blogger che hanno avuto la bontà di seguirmi ancora una volta.

Bartoli64

Per Bartoli64
12 novembre 2010 14:15 buendia
Sig. Bartoli,
la ringrazio per la sua risposta e mi permetto di aggiungere alcuni chiarimenti, su questioni su cui evidentemente non sono stato sufficientemente chiaro in precedenza.

1 - Io non ho mai parlato di questioni giuridiche penali o civili, ma sempre e solo di regole dell’ordinamento sportivo.

2 - Noto con piacere che concorda sul fatto che Torri deve essere giudicato, e “probabilmente” condannato per aver violato l’art.7 del C.C.S.
Mi permetterà di aggiungere che questo non è cosa da poco per una figura che DEVE GARANTIRE IL RISPETTO DELLE REGOLE.

3 - Per quanto riguarda il falso, e la violazione dell’articolo 8 del C.C.S (Dovere di riservatezza), mi permetta di arrabbiarmi un po’.
Non è bello che dopo che io le ho detto chiaramente che a mio giudizio Torri NON HA COMMESSO un falso, ma POTREBBE AVER DETTO il falso, lei continui ad attribuirmi ,la prima affermazione.
Ma andiamo al succo del problema:
Se io dico: “Bisogna voler bene alla mamma” dico una cosa ovvia.
Se invece dico: “Il Sig. Bartoli64, da me interrogato ha affermato che Bisogna voler bene alla mamma” ci sono 3 possibilità:
- se esiste un verbale di interrogatorio “pubblico” in cui Bartoli64 afferma che “bisogna voler bene alla mamma “ non ho violato alcuna regola
- se questo verbale esiste ma è secretato io ha violato l’articolo 8 del C.C.S.
- se questo verbale non esiste io ho detto il falso.

4 - La convocazione di Laudadio.
La P.N.A. dovrebbe per mandato occuparsi di tutte le notizie di doping. Il sig. Laudadio ha intervistato una persona che ha notizie di interesse per la Procura, ha parlato addirittura di doping relativo a bambini della categoria giovanissimi.
A fronte di questo, la sua affermazione: “Quanto alla convocazione del giornalista Laudadio, non vedo proprio quale sia l’utilità di convocarlo in Procura Antidoping” è quantomeno discutibile.
Fossi Torri, io lo convocherei, perché ritengo che potrebbe fornire notizie utili su fatti di doping di gravità inaudita.
Se poi non dovesse rispondere alla mia convocazione, avrei la coscienza tranquilla per aver fatto il mio dovere.

Non discuto le sue affermazioni sui motivi della creazione della P.N.A. gli avvocati, le eccezioni, gli incarichi e quant’altro, perché non conosco assolutamente le cose di cui parla.
Conosco però le mie posizioni sulla giustizia e sui giudici, di cui voglio fornirle una interpretazione autentica.
Io vorrei una Giustizia in cui chi viola le regole viene condannato, e se chi viola le regole fa parte degli organismi che dovrebbero applicarle, paga un pochino più del massimo della pena.
In quest’ottica, le dichiarazioni che a lei appaiono “quantomeno non opportune” a me sembrano “meritevoli di una durissima sanzione”.

Massimo Casavecchia

Conoscenza della Legge e della natura umana
13 novembre 2010 10:35 Bartoli64
Molto bene Sig. Buendia/Casavecchia,

considerato il fatto che Lei ha voluto fare ulteriori precisazioni mi sia consentito (dalla Redazione e da Lei) di farne delle mie:

1)So bene che Lei non ha mai parlato di questioni penalistiche e/o civilistiche, resta sempre il fatto che lo hanno fatto altri blogger che hanno pienamente appoggiato le Sue posizioni e che quando si parla di un risarcimento di 5 MILIONI DI EURO mi sembra francamente inevitabile che tale questione non possa non avere risvolti che attengono alla materia penalistica e civilistica di cui sopra.
Cos’è vogliamo lanciare il sasso e poi nascondere la mano? Spero che lei non sia il tipo;

2)non dica che concordo sul fatto che il Dott. Torri “debba” essere probabilmente sanzionato, perché io, al contrario, ho chiaramente scritto che probabilmente “potrebbe” essere sanzionato che è cosa ben diversa (Lei è molto arguto ma non cambi le carte in tavola con me);

3)se il Procuratore Torri non ha “detto” un falso ma “potrebbe” aver detto un falso c’è già una bella differenza, soprattutto se consideriamo che non ha reso nessuna deposizione ma solo rilasciato dichiarazioni (peraltro tutte cose conosciute ai più) come un libero cittadino ad un libero giornalista.
In ragione di tali circostanze davvero non riesco ad inquadrare la violazione commessa, nemmeno sul suo completissimo e severissimo C.C.S. (sarà pure un mio limite);

4)continuo a ritenere che le “notitie crimins” contenute nel servizio di Laudadio non siano affatto tali (e non era nemmeno la prima volta che faceva un servizio simile).
Si domandi piuttosto perché, ormai dai tempi del compianto “Pirata”, i Giudici penali non indagano più allorquando un corridore viene pizzicato ai controlli antidoping e la positività accertata da analisi e controanalisi? Già, come mai? L’uso di sostanze dopanti non è un reato previsto e punito dalla legge 376/2000? E per quello che riguarda poi il cosiddetto illecito sportivo? Senza sollevare questioni esclusivamente penali ci sarebbe materia per cause civili? In tal senso mi sembra che le associazioni dei consumatori (e non solo) abbiano sollevato richieste più che legittime, eppure……..

Poi, cosa vuole, se si vuol continuare ad assumere posizioni preconcette si può anche dire che il Dott. Torri fa male il suo mestiere e/o che ce l’ha solo coi professionisti, specialmente quelli che vestono una certa maglia dai colori vivaci che danno sul verde.

Quanto sopra per chiarire, punto su punto, le Sue domande e supposizioni.
Resta sempre il fatto che né Lei, né gli altri blogger che l’hanno appoggiata in questa “Crociata anti-Torri” hanno espresso una parola – dico una – circa le dichiarazioni lesive dell’onore, della dignità e dell’imparzialità del Dott. Torri apparse sul noto articolo della Gazzetta dello Sport di alcune settimane fa.

Come mai? Siete un pochino faziosi oppure (cosa molto probabile) vi siete resi conto che quelle frasi attribuite al patron della Liquigas sono davvero parole gravi? Avrà riportato male il giornalista? Chissà, nel dubbio……. meglio fare del sano “mutismo” no!

Sul punto, infatti, nonostante vi abbia sollecitato più volte ad esprimere un parere, avete assunto un comportamento perlomeno “omertoso”……. strano eh!

Cosa vuole che Le dica Sig. Buendia/Casavecchia? Se nessuno si è ancora sentito di sanzionare quell’imprenditore per quanto ha affermato, allora è giusto che nessuno abbia mosso un dito contro il Dott. Torri per violazione dell’art. 7 del C.C.S. e per tutti gli altri da Lei segnalati (sempre ammesso, e non concesso, che il fatto sussista).

Egregio Signore, parliamoci chiaro, la dottrina, i cavilli e le interpretazioni giuridiche vanno bene per le questioni penali e civili, ma voler continuare con tale ostinazione a “dottrinare”, “interpretare” e “cavillare” addirittura su regolamenti sportivi mi sembra veramente il massimo del minimo.

Come dice poi? Non discute a riguardo dei motivi che hanno portato all’istituzione della P.N.A perché non conosce assolutamente le vicende alle quali ho fatto riferimento nel mio ultimo post?

Beh, allora, mi spiace dirglielo, ma Le manca un pezzo troppo importante per poter esprimere un giudizio che sia davvero obiettivo su questa vicenda.

Parafrasando un noto brano evangelico Lei, caro Signore, è molto bravo nello scovare “pagliuzze” ma poi non si accorge delle “travi” e la qual cosa mi sembra quantomeno paradossale.

Sa, Sig. Buendia/Casavecchia, i migliori Giudici non sono quelli che avevano i migliori voti all’università quanto quelli che hanno dalla loro, oltre alla conoscenza della Legge, anche quella della natura umana.

Per tutto il resto confermo – in toto – quanto ho già scritto negli ultimi due paragrafi del mio precedente post.

Se io e Lei ci troviamo sulle sponde di un fiume che chiameremo “Giustizia” stia pur certo che, se queste sono le Sue posizioni, non ci sarà mai neppure un ponte tibetano che potrà consentire di incontrarci.

Le auguro, senz’astio e senza ironia alcuna, di non aver mai a che fare con la giustizia con la “g” minuscola.

Bartoli64

Per Bartoli64
13 novembre 2010 16:13 buendia
Mica tanto bene, Sig. Bartoli64

Questa sua risposta non mi è piaciuta molto.

Nell’ordine:
Mi accusa di lanciare il sasso e poi nascondere la mano, però in precedenza mi aveva dato atto che quelli che lei chiama sassi li hanno lanciati altri e non io. Che fa mi accusa per parole dette da altri? Spero non sia il tipo.

Riporta, per la seconda volta, in maniera errata le mie affermazioni.
Io ho scritto: << deve essere giudicato, e “probabilmente” condannato >>
E non <<“debba” essere probabilmente sanzionato>>
La mia affermazione si basa sul fatto che una persona che scrive Giustizia con la “G” maiuscola, deve coerentemente augurarsi che il completo rispetto delle regole.
A tal proposito le riporto il 5° comma dell’art.1 del “Regolamento del Garante del Codice di Comportamento Sportivo” che le riporto di seguito.
<<Il Garante ha il compito di segnalare, d’ufficio o laddove attivato (…) ai competenti organi disciplinari delle Federazioni sportive nazionali, i casi di sospetta violazione, da parte di tesserati alle Federazioni sportive nazionali stesse, delle norme del Codice di comportamento sportivo>>.
Potremmo chiamarla obbligatorietà dell’azione del garante.
Spero voglia includere questa norma nella sua “G” maiuscola.

Mi dispiace che lei non riesca a capire i motivi per cui a mio giudizio Torri ha violato l’articolo 8 del C.C.S. Credo anch'io sia un suo limite, comunque confido nel fatto che tutti gli altri lettori del blog l’abbiano compreso.

Su Laudario abbiamo un punto di vista diverso, me ne faccio una ragione.

Per la seconda volta lei tenta di spostare la discussione su argomenti diversi. Devo ripeterle che non mi interessano, per i seguenti motivi:
1 – Le maglie che preferisco sono nell’ordine: quella rosa, quella gialla e quella iridata.
2 – Non ho commentato le affermazioni del Dott. Zani, perché, come mi ha riconosciuto, parlo solo di giustizia sportiva, e non mi risulta il Dott. Zani sia tesserato. Se proprio vuole un parere, concordo sul fatto che ad una certa età la pensione sia un dovere, perché in questo paese ci sono troppi giovani capaci disoccupati.
3 – Mi piace affrontare una questione la volta, altrimenti si finisce a parlare del sesso degli angeli.

La ringrazio per l’augurio di non aver mai nulla a che fare con la giustizia con la “g” minuscola e la rassicuro; non sono tesserato, quindi Torri non può indagarmi.

La saluto, trasloco su un altro blog, comunque se vuole possiamo continuare la nostra discussione da Rosati, in Piazza del Popolo. Non si preoccupi, la riconosco io, comunque può individuarmi facilmente, avrò una copia di Repubblica aperta sulla pagina dello Sport.

Massimo Casavecchia

Il Montesquieu si inchinerebbe riverente.....
13 novembre 2010 21:08 Bartoli64
Sig. Buendia/Casavecchia,

basta, alzo le mani!

Anzi, guardi, mi permetto di darLe pure un consiglio: faccia una bella raccolta di tutti questi Suoi interventi e li alleghi con una bella missiva al Presidente del CONI Petrucci….. vedrà che Le darà ascolto :-).

Poi, chissà, ha visto mai che non La assumano al T.A.S. di Losanna? Bella città e bella gente sa (magari un po’ freddina……).

La ringrazio, altresì, per l’invito da Rosati ma, Lei capisce, ho una vita un po’ indaffarata e non ho molto tempo da impiegare a discutere sul “nulla”.

Le posso, infine, dedicare questa citazione del Montesquieu? Ma si, tanto già so che Lei è una persona molto attenta ai problemi giuridici e che gradirà senz’altro.

Dunque, questo grande giurista francese (probabilmente il più grande giurista mai esistito) diceva così:

“Per fare buone leggi ci vogliono buoni uomini e uomini ancora migliori per applicarle”.

Questa frase risale al XVIII secolo però, Le assicuro, il concetto è ancora attuale…… attualissimo!

Buona serata Sig. Buendia/Casavecchia e prenda pure il Suo caffè in tutta tranquillità.

Bartoli64

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Pioggia a parte, comincia male la terza giornata di Giro d'Italia per la Jayco AlUla: Eddie Dunbar infatti non partirà questa mattina da Novara. Lo scalatore irlandese è stato vittima di una caduta ieri nel finale di corsa - è...


Anche ad un campione olimpico è capitato di stringere i denti a tal punto da far fuoriuscire la mandibola dalla propria sede. Anche Paolo Bettini ha conosciuto la sofferenza, non certo in quel 30 maggio 1999, lungo i 169 chilometri...


Ad Oropa è stato il giorno di Tadej Pogacar e del ricordo di Marco Pantani, il giorno delle emozioni e del grande spettacolo, ma anche il giorno di Andrea Piccolo. Il corridore milanese della Ef Education Easy Post si è...


Pedalava felice, Martina. Pedalava con quel mix di spensieratezza e sogni in grande che è proprio di una bambina di 7 anni. Pedalava per la Robur Barcellona, squadra giovanile e amatoriale della celebre cittadina messinese il cui nome si completa...


«Quando metti la fatica a disposizione degli altri, le cose diventano più semplici e trovi energie che non t’aspetti»: Fabio Celeghin non ha il fisico da ciclista,  «semmai quello del lottatore di sumo» scherza lui. In realtà è sempre stato uno sportivo,...


Dopo le forti emozioni sugli strappi e in salita delle prime due giornate, cambia lo scenario e al Giro entrano in scena i velocisti. La Novara-Fossano di 166 km e infattio una tappa piatta con alcuni piccoli saliscendi nella parte...


Comincia sul lungomare, all’inizio di corso Italia verso la Foce. E finisce a Boccadasse, alla fine di corso Italia e all’inizio di via Felice Cavallotti. Dallo scorso dicembre questa ciclabile è stata intitolata a Rocco Rinaldi e a Michele Scarponi,...


È sempre il Piemonte alla ribalta esclusiva anche nella terza tappa del Giro 2024. È la prima che, per morfologia e altimetria, rientra nella sfera d’interesse delle ruote veloci del gruppo per proporsi in evidenza, ruote veloci che non mancano...


“Un giro nel Giro”, il circuito di pedalate amatoriali, dedicato a clienti e appassionati ciclisti, sul percorso del Giro d’Italia organizzato da Banca Mediolanum, da ventidue anni sponsor ufficiale della Maglia Azzurra del Gran Premio della Montagna, è pronto a...


Franco per conoscere gente e paesaggi nuovi portando la sua Pat nel cuore, Fiorenzo per il gusto di viaggiare, Giovanni - che è il veterano e lo affronta per la quarta volta - per il piacere di condividere un'avventura con...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi