
E nel ruolo?
«Che sono un inseguitore. Inseguo sogni».
Si monterà la testa?
«Non credo proprio».
Perché tanta sicurezza?
«Perché ho rispetto per la fatica che abbiamo
fatto. I miei genitori per sostenermi, io per pedalare».
Si è fatto un regalo?
«Non ancora. Però ne ho ricevuti. Alla festa uno scatolone,
dentro c’era Alessandro Vanotti, il mio compagno di squadra e di
stanza, un quadro con nove foto della mia prima vittoria in Toscana, a
Siena, nel 2000, e una macchina per il caffè, con una mia fotografia in
maglia rosa».
E la squadra?
«E’ arrivato Damiano Caruso: siciliano come
me, diventato toscano come me, cresciuto alla Mastromarco come me, ci
alleniamo insieme. Peccato che sia andato via Willems. Grande acquisto
per Gilbert».
Dopo il Lombardia?
«Non sono più salito in bici. Mi godo
gli arretrati, assieme agli amici».
Vacanze? « In Sicilia, una
settimana, adesso. Poi un’altra settimana, dal 20 al 27 novembre, manon
so ancora dove».
Che anno sarà, il 2011?
«Per me un anno nuovo:
azzerati il contachilometri, il contaemozioni e il contasogni. Per il
ciclismo non so: spero un anno sereno».
Un anno senza
Armstrong?
«Fino al Giro della California correrà. Poi si ritirerà per la seconda volta. Oforse correrà all’infinito. Difficile pensare a un ciclismo senza di lui».
Un anno senza Contador?
«Mi auguro solo che la giustizia sportiva — anzi, ciclistica — possa avere tempi più brevi. Non si può, com’è successo per Pellizotti, stare fermi un anno e poi essere scagionati, cioè pagare per niente».
Il suo anno?
«Punto al Giro. Ci sarà la tappa siciliana, con l’Etna. Da piccolo avevo fatto l’Etna dalla parte di Linguaglossa, con mio padre e un gruppone di cicloamatori. Era quella volta in cui, siccome non ne avevo più, arrivai in cima attaccato a una fune agganciata alla macchina guidata da mia madre. Ma avevo 10 anni».
Quando si comincia?
«Appena la clavicola operata non mi farà più male. La festa, con tutte le pacche sulle spalle, si è trasformata in un supplizio. Ma fra una settimana sarò a posto. Partenza tranquilla. Il primo ritiro in Sardegna, a Olbia, dal 9 al 22 dicembre».