Cittiglio, grande festa del ciclismo con donne e giornalisti

| 17/10/2010 | 22:20
È stata una giornata di festa a Cittiglio: non poteva essere diversamente, viste la formula e le protagoniste della tradizionale kermesse di fine stagione. La cronocoppie femminile, al via equipaggi formati da una ex e un’atleta in attività, non ha deluso le attese, in barba al tempo grigio: spettacolo e impegno spasmodico, con le professioniste di ieri orgogliosamente sul pezzo. Hanno vinto l’azzurra Noemi Cantele, padrona di casa, e Patrizia Spadaccini, che nel 1983 conquistò la maglia tricolore su strada e ora, a cinquant’anni, corre come guida per i non vedenti (ha vinto l’Europeo di specialità nel 2008). Al secondo posto, per soli 36 centesimi di secondo, la slovena Alenka Novak e Samantha Profumo, che ha così bissato il titolo italiano giornaliste conquistato pochi minuti prima. Terze le portacolori della Safi Pasta Zara, Diana Ziliute ed Eleonora Patuzzo. Solo decima, ma osannatissima, la neo iridata Giorgia Bronzini, celebrata prima del via anche dal presidente federale Renato Di Rocco e dal ct degli uomini Paolo Bettini, ospiti d’onore della manifestazione. A fine giornata un’altra torta, stavolta per Sigrid Corneo ed Edita Pucinskaite, che chiudono a Cittiglio carriere straordinarie.

L’antipasto è stato il 5° campionato italiano giornalisti: le sei maglie tricolori in palio sono state appannaggio di Graziano Calovi (pubblicisti senior, vincitore assoluto della prova), Eugenio Capodacqua (professionisti gentlemen), Carlo Alberto Rossi (pubblicisti veterani), Eros Maccioni (professionisti senior), Samantha Profumo (femminile) e Nino Villa (pubblicisti gentlemen).

L’appuntamento, ora, è per il 27 marzo 2011, data del Trofeo Binda, prova inaugurale della Coppa del Mondo: ma da qui a primavera tanti saranno le iniziative e gli eventi proposti dalla Cycling Sport Promotion.
Chiusura con Mario Minervino, patron della riuscitissima giornata cittigliese, che proprio oggi ha compiuto 54 anni: «Sono contento, è stata una stupenda festa in famiglia. Le ragazze, le ex e i giornalisti si sono detti soddisfatti: credo che la nostra organizzazione sia stata all’altezza della tradizione. Abbiamo risposto coi fatti anche a chi ci tacciava di fare una corsa quasi clandestina: questo tipo di kermesse non hanno bisogno dell’ufficialità federale, ma questo non significa risparmiare sulla sicurezza e sulla qualità. Cittiglio ancora una volta ha rispettato le atlete. L’anno prossimo faremo la terza edizione, magari aggiungendo una gara di tandem. E adesso ci buttiamo a testa bassa nella Coppa del Mondo».

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