Ascolti tv, i forzati della notte mondiale

| 04/10/2010 | 13:57
La trasmissione in diretta tv dei Mondiali australiani, in onda su Rai Tre nella prima  mattinata di sabato e di domenica (oltre che su Rai Sport 2 ed Eurosport - canale 211 di Sky), è stata seguita puntualmente da migliaia di appassionati. In particolare la diretta della prova iridata femminile e il relativo dopocorsa, dalle 7 alle 9, sono stati seguiti da 133mila spettatori, ascolto medio pari a uno share del 2,6%. Domenica dalle 7 alle 9, invece (ma la diretta della prova maschile è terminata prima delle otto e mezzo), gli spettatori sintonizzati su Rai Tre sono risultati in media 350mila. Pari a uno share del 6,77%, all’ora del cappuccino.

Francesco Vergani
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COMMENTI
desolante
4 ottobre 2010 14:54 superpiter
povero cicilsmo... sempre più ai margini.... ascolti bassissimi e la scusante dell'orario regge poco...

Qui cascò l'asino......
4 ottobre 2010 17:55 lorianoclubbasso
Ma non si vergognano i dirigenti RAI a mettere tali dati?
Per forza che il ciclismo non lo vede nessuno,non viene mai reclamizzato come tutti gli altri sport,telenovele e anche la via Crucis pubblicizzano questi.....I tifosi sono a centinaia di migliaia sulle strade a veder passare i corridori,perchè non dovrebbero essere anche davanti alla TV comodi a guardare la stessa corsa?fanno vedere tutto in differita,in canali che solo il 20% risce a prendere,che si vergognino!Devono reclamizzare per tempo gli eventi ciclistici dicendo l'ora e il canale...troppo bello per il calcio...lo fanno vedere 24 ore su 24 sui 3 canali RAI terrestri e con lanci pubblicitari 1000 volte su tutti i TG.Non posso esprimermi come vorrei per educazione ma sono dei gran figli di...

Loriano Gragnoli Dir. di Organizz. F C I

Canone RAI e spazi pubblicitari solo per fiction,quiz, reality trash, ecc
4 ottobre 2010 18:54 GRIMPEUR82
Condivido l' opinione degli altri utenti, nei palinsesti RAI pubblicizzano in maniera esasperante fiction di ogni genere e di qualità discutibile, oppure riservano grande spazio a quiz e reality show altrettanto evanescenti ed effimeri in cui si trasmettono valori distorti della realtà, mentre lo sport come educazione alla vita e al sacrificio, di cui il ciclismo potrebbe essere essere preso ad esempio, almeno nei grandi eventi, è del tutto dimenticato.
Ok la credibilità è stata azzerata negli ultimi 15 anni dal doping, però lo stile di vita del pro ciclista prof, se vuole competere ad alto livello, è di gran lunga migliore del calciatore medio, sempre sulla ribalta, anche solo per frequentare veline e modelle varie..
Lo sport dovrebbe poter essere un valore culturale condiviso dall' intera Nazione!

ma perpiacere
4 ottobre 2010 20:05 velenoso
come fare a dare torto ai dirigenti rai che non mandano in onda il ciclismo che tanto guarda solo il 7% di chi è sveglio alle 7 della domenica mattina ?

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