Mondiali. Guderzo soddisfatta, Cantele un po' delusa
| 29/09/2010 | 14:33 Dopo le buone prestazioni degli azzurri Under 23 Matteo Mammini, sesto e Gianluca Leonardi, tredicesimo nella prova contro il tempo che ha visto la conquista dell’iride da parte del “fenomeno” statunitense Taylor Phinney a nemmeno due secondi dal secondo al traguardo, l’australiano Luke Durbridge, ulteriore conferma che il percorso è molto impegnativo; le azzurre Tatiana Guderzo, campionessa del mondo e Noemi Cantele chiudono la loro prova mondiale rispettivamente decima (34’13”99) e dodicesima (34’29”59). Argento alla tedesca Judith Arndt (33’03”61) e bronzo alla neozelandese Linda Melanie Villumsen (33’04”24). Dopo un ora “dietro macchina” per scaricare un po’ le gambe a conclusione della prova contro il tempo, Tatiana Guderzo racconta: “Un percorso duro non per specialiste pure ma per passiste scalatrici. Un risultato discreto che mi porta ad un’analisi della mia prestazione: nella prima parte dove era necessaria più resistenza perché più impegnativa, ho corso come volevo. Non ero infatti così staccata dalla testa delle prime in classifica. Nel tratto dove era necessario spingere il rapporto mi sono mancate un poco le forze - dice l’azzurra – Guardo comunque alla gara in linea, che è la mia gara”. Noemi Cantele, argento di specialità ai mondiali 2009, dice come: “Questo percorso si adattava poco alla mie caratteristiche. Naturalmente sono un po’ delusa se guardo al risultato dello scorso anno. La prova comunque mi è servita più che altro per la corsa di sabato”. Una prova forse al di sotto delle aspettative: “Noemi Cantele non ha dato un’interpretazione ideale del percorso anche se nelle salite si è comportata bene. La cronometro è una gara che deve essere perfetta in ogni dettaglio. Contiamo di rifarci sabato” conclude il CT Dino Salvoldi. Giornata intensa per gli azzurri professionisti che hanno effettuato un training di cinque ore, con un passaggio sul percorso, pedalando in direzione Ballarat e la cittadina di Anakie con la possibilità di effettuare un tragitto caratterizzato da strappi e cambi di ritmo. Per gli azzurri Matteo Tosatto, Luca Paolini e Filippo Pozzato un prolungamento degli allenamenti di circa 30 minuti dietro macchina. Da domani, giovedì 30 settembre, per la squadra con la S maiuscola, un lavoro di rifinitura. L’allenamento prevede infatti una ricognizione anche sul tratto di prateria: “Lì certo non si vincerà un mondiale ma si potrà perderlo” dice Bettini. Ricordiamo che domenica 3 ottobre la gara dei professionisti si correrà senza l’utilizzo delle radio: “La radio non toglie la fantasia anzi – dice Paolo Bettini - soprattutto nelle categorie dei più giovani può essere uno strumento in grado di insegnarti una professione. Per noi, abituati a correre come una vera squadra, unita, sarà un vantaggio a discapito di nazioni che non corrono come noi. La gara di domenica scorsa vinta da Filippo Pozzato, oltre al piacevole risultato, ha confermato come in gara, senza radio, gli azzurri hanno saputo prendere decisioni e gestire tutte le situazioni”. Il CT Bettini, soddisfatto dell’assegnazione del Campionati del Mondo 2013 conclude: “E’ stata l’occasione per unire non solo una città intera ma un’intera regione con un progetto ambizioso che non riguarda solo il ciclismo ma tutto il territorio. Franco Ballerini ha sempre voluto un mondiale a Firenze e questo mondiale sarà per lui”.
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