Bugno: «Basta parlare solo di quello che nel ciclismo non si fa»
| 28/07/2010 | 09:05 Anche Gianni Bugno, presidente dell'Associazione Ciclisti Professionisti Internazionale scende in campo sulla questione Armstrong. «Sarà l’inchiesta in corso e la giustizia americana a portare a galla la verità, che riguarda, comunque, fatti del passato - dice l'ex campione azzurro -. Siamo stanchi del clamore che suscitano tutte le notizie che riguardano il doping nel ciclismo. Non si parla mai di tutti gli sforzi che il movimento fa per combattere questa piaga, di tutti i successi, i controlli che abbiamo messo in piedi per rendere il ciclismo uno sport più pulito. Con questa brama di parlare di scandali sul doping vengono messe in secondo piano le notizie che meriterebbero attenzione sulla stampa: le giovani promesse che danno tutto per un futuro incerto, che corrono senza uno stipendio, che si ammalano e devono rinunciare. Ci sono storie del ciclismo che la gente non conosce che sono più vere e toccanti di quest’ultima riguardante Armstrong».
siamo stanchi anche noi di queste notizie, vero quello che dice, ma se ci fosse una radiazione a vita al primo beccato, sicuramente sarebbe più facile anche per voi.
RADIAZIONE A VITA è quello che desiderano tanti tifosi, vogliamo uno sport pulito, perchè ad ogni vittoria c'è sempre il dubbio: chissà cosa ha preso?????e questo non è bello.
Bugno sei sempre un campione
28 luglio 2010 11:26biciclando
Sono contento quando qualcuno ci ricorda che ci sono atleti veri e fanno tanti sacrifici per rimanere a gallaal contrario di chi si dopa.Parlatene di più e dateli più spazzio sui giornali si farebbe bene allo sport. A nche tu come presidente fatti sentire.
X Vanna
28 luglio 2010 15:08velo
Se c'era la radiazione Bugno non sarebbe qui a parlare, vorrei chiedere perchè anche lui in quel momento di gloria che certamente non ne aveva bisogno c'è caduto.Cosa gli passa in testa a quelli che già vanno forte a provare a doparsi!
per velo
28 luglio 2010 22:10Cada
si trattava di caffeina. 2 anni dopo non avrebbe più avuto nessun tipo di problema, perchè si erano resi conto che rimetterci la carriera anche solo per qualche caffè in più, era roba da terzo mondo.
x velo
29 luglio 2010 09:21The rider
Si documenti prima di scrivere certe cose!
Maurizio Ponti
cada e the rider
29 luglio 2010 12:06velo
siamo seri, è stato licenziato dalla squadra! rider vai nel sito doping prima di mettere sentenze.
x Velo FUORI TEMA !!!
29 luglio 2010 14:38The rider
Tanto per cambiare ha scritto un'inesattezza, Bugno non fu licenziato a causa della caffeina, ma la sua squadra Team Polti alla fine del 1994 chiuse l'attività.
Le consiglio un buon sito dove può informarsi prima di fare figure: http://www.memoire-du-cyclisme.net/
Maurizio Ponti.
THE RIDER
29 luglio 2010 19:10velo
LEGGI IL SITO DI GIANNI BUGNO WIKIPEDIA AGOSTO 1994 SQUALIFICATO PER TRE MESI CAPITO!!!!!!!!Chi aiutò Bugno nel frattempo fù Amedeo Colombo (Shimano) che correva per lui. Già un'altra volta di sei ricreduto nei miei confronti, io prima di parlare inserisco la chiave nel cervello.
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