Liquigas: è buono il bilancio del nostro Tour

| 26/07/2010 | 18:45
Il Tour de France appena concluso ha offerto importanti spunti di riflessione alla Liquigas-Doimo. Come afferma il diesse Stefano Zanatta «è stata una corsa contraddistinta da un alto livello di agonismo, nella quale siamo comunque riusciti ad essere competitivi. Per la quinta volta consecutiva abbiamo chiuso un grande giro in nove corridori: un dato che dimostra la compattezza e la forza di questo gruppo. Il nono posto di Kreuziger è un risultato che ci soddisfa, così come guardiamo molto positivamente alle prestazioni dei giovani Oss e Koren. Valutiamo serenamente anche la prova di Basso: le fatiche del Giro si sono fatte sentire e il malessere successivo ha eliminato qualsiasi chance per un piazzamento. Non potevamo chiedere di più. L’esperienza di maturata quest’anno è comunque un importante punto di partenza per il futuro».

Dal canto suo Ivan Basso accetta il risultato ottenuto con la consapevolezza di aver il corso al massimo delle possibilità: «Ho onorato il Tour fino alla fine e non posso rimproverarmi niente. Chiuso il Giro d’Italia volevo assolutamente andare in Francia e per questo, nonostante mi fossi prefisso obiettivi differenti, sono soddisfatto dell’esperienza. Sentivo la necessità di tornare a respirare l’aria del Tour e di misurarmi nella corsa più impegnativa. Sulla strada ho trovato avversari molto preparati e un podio sarebbe stato irraggiungibile. Non avessi sofferto nella settimana decisiva, però, sono convinto che un piazzamento tra i dieci sarebbe stato alla mia portata. Ora che la corsa è finita sono pronto ad accettare le critiche costruttive: come al termine della stagione scorsa, mi sproneranno a lavorare duro per migliorare ancora. Rimango convinto che due grandi corse a tappe ad alto livello, per un corridore con la mia esperienza, sia possibile correrle. A fine stagione analizzerò insieme ai tecnici della Liquigas-Doimo come poterci riuscire, migliorando ancora la programmazione della stagione: i bilanci fanno fatti più avanti, ora voglio solo chiudere questo 2010 nel migliore dei modi. La squadra che mi ha supportato al Tour è stata fantastica, così come lo staff tecnico. Tutti hanno dimostrato grande attaccamento, sia nel bene che nel male, è per questo li ringrazio profondamente».

Roman Kreuziger (nella foto), che sabato sarà ai nastri di partenza della Clàsica San Sebastiàn, definisce il suo nono posto come un obiettivo raggiunto: «E’ stato un Tour impegnativo e combattutissimo e per questo accetto il risultato con soddisfazione. Le ambizioni, ad inizio corsa, erano di poter guadagnare qualche posizione rispetto al 2009 ma, viste le grandi performance degli avversari, è un successo essere riuscito ad eguagliarne l’esito. Ho vissuto un Tour in crescendo, con un inizio difficile ed una terza settimana positiva: sarà un dato importante nelle valutazioni tecniche di fine stagione. Grazie alla buona condizione che posso vantare ora conto di vivere un finale di stagione da protagonista. Dopo “San Sebàstian” correrò il Trofeo Melinda e poi la Vuelta a España: vorrei regalare a me stesso e alla squadra nuove soddisfazioni».

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COMMENTI
A siiiii buon per voi
26 luglio 2010 19:18 rondine
Inesistenti, incapaci di entare in gara, tatticamente ma presenti nelle fughe, ma che ci vuole ad essere un po' onesti e ammettere la brutta figura fatta, sia come squadra che come scelte tecniche, come si fa a portare un Basso al Tour che aveva finito a stento il Giro, senza velocisti, senza attaccanti, insomma inesistente, e questi ci vogliono dire che sono contenti, ma dichè, su viaaaaaaaa , magari avessero portato Nibali, Bennati, ma chi si accontenta gode , Bravi

tour negativo
26 luglio 2010 22:15 rufus
Inutile nascondersi: il tour della Liquigas è stato fallimentare, solo Oss ha cercato la vittoria di tappa, Basso ingiudicabile ha sempre dovuto inseguire fin dalla partenza, Kreuziger non si è mai visto all'attacco. Certo che le colpe vanno ricercate a monte, nella costruzione della squadra. Se non si voleva portare Bennati, la Liquigas ha altri due velocisti, e cioè Chicchi e il giovane Guarneri, e uno dei due poteva correre. Szmyd era spremuto dal Giro, e in salita si staccava subito, gli altri hanno fatto il loro dovere, ma la formazione del Giro era molto più competitiva.
Flavio Gibertoni

x rondine
26 luglio 2010 22:38 The rider
Rispetto il suo commendo ma non lo condivido pienamente.
Non condivido quello che scrive su Basso, a me non pare affatto che abbia finito il Giro a stento, forse non ricorda la tappa dello Zoncolan, del Mortirolo con l'arrivo a l'Aprica e del Tonale....
Infine non condivido quello che scrive su Nubali, certo al Tour avrebbe fatto sicuramente bene, ma se non avesse iniziato la stagione a GENNAIO!!!!

Maurizio Ponti.

Che coraggio...
26 luglio 2010 23:01 pickett
La Liquigas é stata nulla dalla prima all'ultima tappa.Un'autentica Caporetto.Nibali preparava il Tour da mesi,é stato assurdo dirottarlo sul Giro all'ultimo momento.

insomma
26 luglio 2010 23:49 MARcNETT
beh è stato un tour non positivo,Kreuziger mai visto e Basso con tanti problemi,però l'errore è stato nella costruzione,che senso ha portare szmyd stremato e bellotti o vandborg pressochè nulli quando c'era da portare Chicchi di sicuro per cercare di piazzare la stoccata in volata......

PROFESSIONISTI!!!!
27 luglio 2010 09:38 trame
GENERAL MANEGER ,DIRETTORI, VERI PROFESSINISTI??

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