Colnago: Pozzovivo, grande atleta e grande uomo

| 26/07/2010 | 18:36
Sereno, pacato, riflessivo. Ma dentro chissà come pulsa il cuore quando vede i suoi ragazzi, o le sue biciclette, che scappano via dal gruppo e si inerpicano solitari, o solitarie, lungo le strade di montagna.
All’ultima tappa del Brixia Tour non poteva mancare Ernesto Colnago, il grande costruttore di biciclette che il mondo intero ci invidia, ma anche il patron brianzolo che quest’anno si è rimesso in gioco riproponendo una squadra tutta sua e della famiglia Reverberi: la Colnago-Csf-Inox. Sul gradino più alto del podio è salito uno dei suoi pupilli: quel Domenico Pozzovivo che la sfortuna ha tolto dal Giro d’Italia sin dai primi vagiti, ma che sulle strade della difficile corsa bresciana è letteralmente esploso facendo briciole degli avversari.
“Mi ricordo tanti anni fa quando i genitori mi portarono Domenico a casa mia a Cambiago - racconta cavalier Ernesto -, era proprio un ragazzino. L’ho visto crescere con gli anni  e posso affermare con grande sicurezza che lui prima di essere un corridore è un uomo che ha tanta testa. Mi dispiace per la caduta che ha fatto al Giro d’Italia in Olanda nelle prime tappe, quel giorno ero anch’io in ammiraglia e siamo intervenuti subito; sulle prime non sembrava così grave invece nonostante la sua grande capacità di soffrire è stato costretto al ritiro perché i danni che aveva subito erano veramente importanti. Ricordo che gli ho chiesto: ma come hai fatto a tenere duro per diverse tappe con i problemi che avevi alle gambe e all’anca? Lui mi ha risposto semplicemente: “viaggiavo con la testa”. Il carattere per fare il corridore ce l’ha, ho sempre avuto grande fiducia in Pozzovivo e devo dire che non mi sono sbagliato: sta facendo vedere quello che vale e sono convinto che è un corridore da primi 5 posti al Giro d’Italia”.
Il lucano è stato sin da dilettante uno dei più promettenti, passato professionista non è riuscito subito a ripetere le belle prove precedenti e solo nelle ultime stagioni è tornato a pungere, è tornato ad essere protagonista. Non ha avuto neanche molta fortuna, ma questo, si sa, fa parte del gioco…
“Domenico è maturato piano piano. C’è chi lo fa a ventiquattro o venticinque anni, lui ci ha messo un po’ di più e adesso che di anni ne ha ventotto è arrivato alla maturazione completa. Credo che abbia almeno quattro stagioni davanti a sé di potenziali buoni risultati”.
E’ rientrato quest’anno nel mondo del ciclismo come sponsor principale e non solo come fornitore di splendide biciclette al fior fiore dei team internazionali. Abbiamo ormai preso la strada, ancora lunga ma non troppo, per arrivare alla fine della stagione. Ad oggi Ernesto Colnago che bilancio tira del suo ritorno in campo, o
meglio visto lo sport, del suo ritorno in strada?
“Sono contento di quanto fatto. Al Giro d’Italia noi della Colnago-Csf Inox abbiamo vinto la tappa di Cesenatico con Belletti, e adesso la classifica finale del Brixia Tour con due affermazioni di tappa, grazie a  Pozzovio. Per quel che riguarda i team che utilizzano le mie biciclette con la Bouygues Telecom siamo arrivati primi nel tappone del Tonale del Giro d’Italia con Johann Tschopp della Bouygues Telecom. Al Tour de France abbiamo trionfato in due tappe dei Pirenei con Voeckler e  Fedrigo della stessa squadra. Infine ieri siamo arrivati a Parigi con  la maglia a pois del miglior scalatore con il francese Charteau. Penso che più di così non si possa pretendere”.
Cosa c’è nel futuro di Ernesto Colnago?
“Il ciclismo è la mia vita, il mio mestiere. Le vittorie servono a darti la carica, a farti credere sempre in quello che fai. A me piace allevare i corridori e quando sulla mia strada incrocio atleti come Domenico Pozzovivo, allora mi innamoro una volta in più”.

Valerio Zeccato
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COMMENTI
Ottimo gruppo
26 luglio 2010 21:48 discesaesalita
Credo sia la squadra emergente, del futuro, ottimi giovani con un faro , POZZOVIVO, un Manager ottimo e chi più esperto di lui Reverberi Bruno e i direttori sportivi Roberto Reverberi e Lanzoni Giuseppe ottimi , forse i migliori con i giovani, se non sbaglio ci dovrebbere essere stato inserito anche Niozzo Flavio.
Tutti italiani, squadra senza pretese, che piano piano stà dimostrando a tutti la giusta via, adeguarsi alle nuove generazioni, cambiare dire basta.
Forza Colnago CSF Inox , molti i tifosi che vi seguono

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