La Gazzetta dello Sport. Basso: «Un casino. Ma sono in linea»

| 04/07/2010 | 13:31
ROTTERDAM «Che tempo ha fatto Armstrong?». La fatica di Ivan Basso è terminata da pochi istanti e la prima domanda del varesino riguarda l’amico-rivale americano. Sarà l’abitudine di tanti Tour passati a battagliare, sarà la sensazione che forse sia davvero questo Armstrong immortale l’uomo da battere. Lance passa sotto il traguardo dopo qualche secondo e sfreccia via. Mentre Basso si domanda «ma che cos’è questo?», quando gli piazzano sulla bici il nuovo braccialetto identificativo per il controllo allo scanner. Per fortuna gli spiegano che non è obbligato ad andarci di persona.

Ottimista

A freddo, dopo il prologo, il re del Giro mette per un attimo da parte le emozioni del ritorno al Tour dopo quattro anni e analizza il risultato (72˚ a 55" da Cancellara): «Non facevo uno sforzo così violento dal Giro d’Italia. Per me, che sono già poco abile, trovare il percorso mezzo asciutto emezzo bagnato è stato un casino. Però, visti i tempi, sono in linea con quello che mi aspettavo di perdere. E ho addirittura guadagnato sugli Schleck e suMenchov, altri uomini da podio. Nel 2005 presi un minuto e mezzo da Armstrong nella crono di Noirmoutier e poi arrivai secondo al Tour. Anche allora avevo fatto il Giro. L’esperienza mi insegna che ci sarà da soffrire in questa prima settimana, ma da Morzine le cose saranno diverse».

Contador

Armstrong in vantaggio psicologico su Contador? «Trovo che siano pure scaramucce di inzio Tour. Questo prologo conta poco ai fini della classifica finale», risponde Basso. La pensa così anche Alberto Contador, l’ultimo vincitore del Tour, 6˚ a 27" da Cancellara e 5" dietro ad Armstrong: «Certo, avrei preferito vincere. Ma sono contento del risultato. Armstrong? La differenza è minima, non bisogna dare troppa importanza al fatto di essere davanti o dietro. Piuttosto mi ha stupito che siano stati distacchi sensibili per tutti gli altri in soli nove chilometri».

da «La Gazzetta dello Sport» del 4 luglio 2010 a firma Luigi Perna
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