Fanini: merito mio se ci sono gli scanner al Tour

| 03/07/2010 | 19:00
Ivano Fanini torna a parlare delle bici motorizzate: «Sono contento di aver appreso che sia arrivato un controllo efficace per le bici a motore alla Grande Boucle come lo scanner. Mi fa ancora più piacere perché tutto è nato dalle mie denunce dopo il filmato edito da Michele Bufalino. Questo mi ricorda quando spinsi per far diventare il casco obbligatorio in gara, introducendo dalla fondazione di Amore & Vita nel 90 questo obbligo per i miei corridori in corsa e nel 96 anche in allenamento. Per anni siamo stati ridicolizzati perchè eravamo gli unici che portavano il casco ma poi grazie alle mie battaglie l’obbligo fu esteso ufficialmente a tutti, seppur per ora solo per le gare. Il mio lavoro da 20 anni punta alla tutela della salute dei corridori, dei principi sportivi e quindi ogni volta che si ottiene una vittoria contro il doping, o per l’uso del casco e contro ogni frode sportiva, per me questa vale più di un mondiale su strada. Intanto la procura di Torino sta andando avanti con l’inchiesta sulle bici a motore e dopo aver sentito numerosi nomi importanti del ciclismo italiano, il pm Guariniello ed il luogotenente dei Nas, Buccola, inviteranno a Torino il presidente dell’UCI, Pat McQuaid perché gli illeciti sono avvenuti anche all’estero».
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COMMENTI
PER SERGIO.RC
3 luglio 2010 20:42 Cada
Certo che è sicuro che è per merito suo!!!! E siccome vende auto, sono merito suo anche la patente a punti, il sistema tutor in autostrada e il fatto che non abbiano portato i limiti a 150KM/H!!!

FANINI TRA BUFALINI E BUFALE...
4 luglio 2010 17:03 stargate
Tra una bufala e un Bufalino, il sig. Fanini ormai soffre di delirio di onnipotenza. E c'è chi gli sta dietro... Ma Guariniello non ha niente di meglio da fare, considerato che gli illeciti, come sottolinea lo stesso San Fanini, sono avvenuti all'estero?

5 luglio 2010 15:59 pietrogiuliani
Essendo nell'ambiente da tanti anni ed avendo lavorato anche per Fanini agli inizi della mia carriera, posso confermare a tutti voi blogger invidiosi, che per esempio nel 1990 Fanini lasciò libero Stefano Della Santa nonostante avesse il contratto, perchè non voleva usare il casco che era già obbligatorio per i suoi corridori.
PEr il resto mi pare scontato dire che molti meriti per i passi avanti fatti nel dopign si devono a Fanini ed alle sue denunce, ultima proprio quella delle bici a motore con cui ha invitato Guariniello ad aprire l'inchiesta su questa frode. A quel punto con tutto il polverone sollevato era doveroso per l'UCI correre ai ripari, altrimenti rischiava di fare brutta figura, o peggio, tutto sarebbe finito nel nulla. Allora smettetela di criticare chi è uscito dall'omertà e per questo ha già pagato tanto.

per sergio.rc
6 luglio 2010 18:05 pietrogiuliani
Guarda che se non era per Fanini, tutto finiva nel nulla, anche se tutti sapevano.
Fanini, tra i vari pregi, ha pure il merito di urlare al mondo i problemi del ciclismo che altrimenti passerebbero inosservati o peggio vengono insabbiati.
Ce ne fossero come lui.
Forza Fanini, vai avanti così e non ti preoccupare di coloro che criticano per invidia, per convenienza o perchè fanno parte dell'ambiente.

7 luglio 2010 12:21 pietrogiuliani
Quelli che la pensano come te, lo fanno per invidia. Certo non sarà invidiato per tutti i problemi che si è creato con le sue denunce e le critiche che riceve.
Fanini e la sua squadra sono conosciuti nel ciclismo da una vita e quindi non ha bisogno di farsi grande o pubblicità con queste vicende. Sul sito di amore e vita ho visto una foto del padre di Fanini da bambino in braccio a Learco Guerra e Alfredo Binda. I Fanini sono da generazioni nel ciclismo. Il suo "vizio" è quello di dire la verità in ogni circostanza perchè a parte lui, i nas, la guardia di Finanza ed alcune procure, nessun altro del nostro ambiente vuole davvero un futuro migliore per il ciclismo.
Ad esempio avrà letto che su idea di Fanini tempo fa il sig. Valverde è stato bloccato. Ed allora se non era per lui oggi Valvedere era a correre tranquillamente il Tour e probabilmente anche a vincerlo.
Se nella testa della gente il ciclismo rimarrà solo associato al doping, i colpevoli non sono quelli che lo denunciano ma quelli che lo fanno.

per sergio.rc
7 luglio 2010 17:42 pietrogiuliani
Fare del bene in questo ciclismo provoca invidia ed isolamento, come è successo a Fanini che da quanto è uscito dall'omertà è stato messo in un angolo dalla dirigenza che non vuole cambiare.
Ed è giustificabile in questo contesto se a volte gli vengano attribuiti i meriti che ha, dopo tutto quello che ha pagato e che ancora dovrà pagare per cercare di migliorare il ciclismo.
Per il resto agli altri sport ci pensino coloro che fanno parte delle altre discipline, come Fanini ha spesso detto. Visto che nel ciclismo sono morti tanti ragazzi in circostanze dubbiose, tra cui alcuni anche passati dalle sue squadre, è bene che ognuno si occupi del proprio sport. Ad esempio Zeman nel calcio aveva tentato di fare "il Fanini della situazione" ma è stato subito silurato. Allora ci possiamo solo augurare che saltino fuori altri Fanini negli altri sport in modo che venga messo in evidenza il doping che sicuramente è presente in tutte le discipline dove girano soldi.

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