Bici motorizzate, i dubbi della Televisione Svizzera Italiana

| 18/06/2010 | 11:52
Il caso “biciclette truccate” è approdato anche sulla Televisione Svizzera Italiana ed è stato oggetto di un lungo e dettagliato servizio realizzato da Antonio Ferretti per la trasmissione di approfondimento Falò, trasmessa ieri in prima serata.

GRUBERASSIST. Ferretti ha ripercorso passo passo la vicenda partendo dalla Gruberassist, l’azienda austriaca che produce e commercializza motorini per biciclette. L’ex professionista svizzero, da anni apprezzato giornalista, ha testato la bicicletta con pedalata assistita percorrendo una salita di 3 chilometri in 10 minuti e 40”.
Dopo aver debitamente recuperato, Ferretti ha affrontato la stessa salita con la sua bicicletta modernissima, in carbonio, pesante 4 chili in meno della precente ed ha impiegato 1 minuto e 20 in più. «La differenza si sente, eccome - è stato il suo commento - ma non può essere questa la bici incriminata perché il motorino fa rumore e non lo si può nascondere al resto del gruppo».

DALL’UNGHERIA. Ferretti ha poi incontrato un costruttore ungherese, che non ha voluto farsi riprendere «perché in Italia sull’argomento è stata aperta un’inchiesta». E la bicicletta presentata è davvero sorprendente, con i minuscoli pulsanti nascosti su entrambe le levette dei freni, la batteria celata in una borraccia e il motorino nascosto nel tubo piantone. «Un clic e si eroga una potenza di 100 watt, due clic di 200, tre clic di 300 ed è possibile arrivare fino 600 watt - spiega il tecnico magiaro che aggiunge - per farla rendere al meglio occorre una pedalata agile, se si spinge di potenza il meccanismo perde di efficacia. E pagando si può avere anche il motorino silenzioso». Questa bici Ferretti non la prova ma il suo costruttore garantisce che in giro ce n’è già una dozzina.

FIANDRE. Ferretti continua la sua indagine sui muri delle Fiandre, teatro di una delle imprese di Fabian Cancellara. Qui raccoglie il parere di Nico Mattan e Johan Museeuw. Il primo, decisamente sovrappeso e ansante nella sua divisa Acqua&Sapone, si lascia trascinare dal dubbio: «Quel che ha fatto Cancellara sul Grammont è stato incredibile, anche perché Boonen stava dando il massimo. Eppure lo svizzero in trecento metri gli rifila quindici secondi e se ne vola via da solo. C’è qualcosa che non capisco».
Johan Museeuw, invece, frena: «So che esiste questo motorino - spiega l’ex campione del mondo che oggi costruisce biciclette - ma non credo che Cancellara l’abbia utilizzato per imbrogliare».

EUROSPORT. Il servizio prosegue presentando una ricostruzione di Jackie Durand realizzata per Eurosport con immagine inedite di un cicloamatore. Si vede Cancellara al Fiandre che viene atteso in un punto preciso dal suo meccanico e procede ad un cambio di bici stile ciclocross, senza quasi perdere terreno. E cinque chilometri più tardi, dall’altra parte del paese, lo stesso meccanico (che ha percorso 500 metri a piedi) aspetta di nuovo Cancellara e gli restituisce la prima bicicletta. «Tutto troppo organizzato» è il commento di Durand.
«In quel momento Fabian aveva problemi con il freno anteriore - spiega Bjarne Riis - e quando il meccanico ha sistemato il guaio gli abbiamo ridato la bici originale, non c’è nulla di segreto. Al Fiandre e alla Roubaix sono molti i punti in cui disponiamo del nostro personale con ruote o bici, perché può succedere un guaio e l’ammiraglia essere troppo indietro. E alla Roubaix è successo che Fabian aveva il cerchio posteriore danneggiato che faceva uno strano rumore quando frenava. Via radio ci ha detto: cambio la bicicletta. E così abbiamo fatto, visto che ne avevamo una pronta per qualsiasi necessità».

CANCELLARA. Una sola battuta del campione svizzero, riferita al suo scatto alla Roubaix. «In tv è una azione poco spettacolare, perché io sono seduto e scatto da seduto, ma non potevo fare altrimenti: se avessi continuato a 80 pedalate al minuto, non mi sarei mai avvantaggiato, in quel tratto ho spinto a 90-100 pedalate e ho fatto la differenza».
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COMMENTI
che pena
18 giugno 2010 12:41 cheygr
ho visto il servizio alla tele... Ferretti "brocco" era e "brocco" rimane. Secondo me ha fatto questo servizio perché geloso che quando correva lui non aveva ancora questo aiuto e di conseguenza le gare portate a termine sono state pochine. Ora con la bici truccata potrebbe far delle belle corse assieme al suo amico-rivale Cassani.... ma secondo me pure li sarebbero capaci a farsi fregare da chi per davvero pedala con le proprie forze... E per finire mi chiedo perché questi signori non spiegano con che farina era fatto il pane che mangiavan a loro tempi....

S.O.S. : CERCASI NOTIZIE DELLA FEDERCICLISMO ITALIANA. UN EVVIVA a MICHELE BUFALINO ed anche a CASSANI
18 giugno 2010 13:31 renzobarde
Si allargano gli approfondimenti a livelli mondiali. Bufalino è stato grande con le sue rivelazioni e le sue intuizioni; Cassani una volta tanto ha dato il suo contributo tecnico mirato a condannare i trucchi ; ma la nostrana FCI ? In letargo, come al solito. Gli vogliamo dare una "svegliata" : che il Di Rocco imbelle se ne vada a casa. Renzo Bardelli

DOTT. GUARINIELLO
18 giugno 2010 14:53 ale63
E' INUTILE NEGARE, A MIO PARERE CON L'INCHIESTA MESSA IN ATTO DAL "CORIACEO" DOTT. GUARINIELLO, QUALCOSA DI CLAMOROSO SALTERA' FUORI.... ALE

Grazie Fanini
18 giugno 2010 17:49 bloom
Se c'è una persona nel ciclismo che lavora a 360 gradi per un ciclismo pulito è proprio il sig. Ivano Fanini.
Per merito del suo lavoro, sono convinto che questa nuova frode verrà presto scoperta e bloccata

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