Milano abbraccia Cunego in rosa

| 30/05/2004 | 00:00
''Mi metto qui perche' cosi' lo vedo bene, del resto ci sono anche le telecamere della Rai, quindi la posizione e' quella buona''. Francesca Bello, professoressa di lettere al liceo ma soprattutto segretaria del fan club Petacchi di Molicciara, frazione di Castelnuovo Magra (La Spezia), ha il senso della posizione e una incrollabile fiducia nel compaesano Alessandro. Sono le 12.30 quando si piazza, alla testa di un gruppetto di fan della maglia ciclamino, proprio davanti al cancello di accesso al Museo di Storia Naturale di Milano, a una ventina di metri dopo il traguardo. ''Oggi fa 9, ne sono sicura - racconta la professoressa, appassionata di poesia e letteratura ma folgorata sulla via del ciclismo proprio dalle prime vittorie del ragazzino Alessandro Petacchi - Conosco bene il suo babbo, ecco guardi e' quel signore li', mi ha appena portato il 'passi' per poter superare le transenne. Oggi siamo arrivati qui in 70 con il pullman, siamo partiti stamattina alle 7.30. Io e altri eravamo andati anche alle tappe di Alba e Pontremoli, poi per via del lavoro mica possiamo seguirlo sempre, purtroppo. Ma ci sono qui un paio di persone che sono andate anche in Croazia''. Tra queste c'e' Milvio, anni 63, fabbro in pensione. ''Appena posso vado a vedere il Petacchi, gli vogliamo bene tutti, e' un gran campione - racconta - Sono andato anche in Croazia con alcuni compaesani. Lo seguiremo anche al Tour e alla Vuelta se ci andra'. Adesso gli prepariamo la grande festa al paese per il 2 giugno''. La segretaria del club fa fatica a tenere a freno i tifosi, tutti con la maglietta d' ordinanza ''Fan club Petacchi/ Veloce piu' del fulmine''. Richiama anche i dieci ragazzi che, in un angolo del parco, si stanno facendo tingere di viola i capelli dal parrucchiere del paese, al seguito della comitiva. Poco dopo le 15 attorno alle transenne in zona traguardo non c' e' piu' un buco libero. E non trovano piu' spazio nemmeno i due venditori di biciclettine in fil di ferro, costruite al momento con nella ruota lenticolare il ritratto del ciclista preferito. Vanno a ruba quella di Damiano Cunego, e' prossimo all' esaurimento il blocchetto di cerchietti con il viso di Petacchi ma e' pressoche' esaurito quello con la foto di Pantani. Nella Milano che si divide tra gli applausi rosa e quelli ciclamino (e ad aggiungere colore al colore ci si mettono decine di bambini che, al prezzo di 5 euro, si fanno comperare il kit ufficiale completamente rosa: maglietta, cappellino, portachiavi e peluche con il ghiro mascotte del Giro), c'e' anche il colore della nostalgia che oggi e' giallo come le foto del Pirata in maglia gialla che in tanti acquistano e agitano. Milano non e' diversa da qualsiasi paese di quelli attraversati dalla carovana del Giro. L' immagine e' la stessa, come se il Giro avesse la capacita' di trasformare persino il carattere della citta': la gente e' tanta, si assiepa, spinge per vedere un frammento di corsa, si sbraccia, cerca la posizione come dovesse partecipare alla volata. E soprattutto commenta. Proprio accanto ai tifosi di Petacchi esultanti per la nona vittoria ci sono due signore riservatissime. Ascoltano quel che il cronista chiede ai tifosi, poi timidamente ammiccano, buttano li' una parola su Pantani. E quando gli si chiede il nome si schermiscono: ''No guardi... io l' eta' gliela dico, ho 62 anni, pero' il nome no, nemmeno quello di battesimo perche' e' un nome tanto strano che mi riconoscerebbero subito. Io da bambina giocavo con i maschi a tirare i tappi con dentro le foto dei ciclisti sulle piste di terra. IL ciclismo e' una passione che mi ha trasmesso il mio papa'. Sono nata a Mantova ma vivo a Milano da 40 anni, vengo sempre quando c' e' il Giro...Non tifo per nessuno, anzi tifavo per Pantani e ho sofferto per lui. Pero' questo ragazzo, Cunego, credo che sia davvero un gran campione''. E' ancora piu' timida la sua vicina, seduta sul muretto di cinta dei giardini pubblici, con addosso un golfino grigio malgrado il sole: ''Sono piu' vecchia di lei, no, neanche io voglio dire il nome, e' la prima volta in tanti anni che vengo a vedere l'arrivo del Giro. Prima non potevo, c'era sempre il lavoro, poi la famiglia. Ma oggi no. Oggi non ho piu' impegni e sono venuta, finalmente... Peccato che non c'e' Pantani''. Ecco Milano, la Milano sempre di corsa, distratta e anonima che, grazie al Giro, si ferma a chiacchierare, ad aspettare come in una qualunque piazza di paesino la domenica, con gente che familiarizza e discute di quei ragazzi affaticati da tanti chilometri di pedalate. E tutti con gli occhi a cercare Cunego o Petacchi. E poi ad applaudire Cunego in mezzo al sindaco di Milano Albertini e alla presidente della provincia Colli, poi mentre regala la maglia rosa autografata al presidente della Regione Formigoni, che lo ha premiato. Ci sono applausi per tutti, oggi i bastioni di Porta Venezia sono un paese in festa. "Sembra il coronamento di un sogno, non ci credo neanche adesso". Sono le prime parole di Damiano Cunego dopo l'ufficialità del suo primo Giro d'Italia, vinto oggi al termine dell'ultima tappa di Milano. Cunego ha detto ai microfoni di RaiSport che l'abbraccio con Gilberto Simoni è la "dimostrazione che non c'era niente. Lui mi ha premiato, era il miglior gesto che ci poteva essere".
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Sotto la pioggia e al termine di una lunga fuga Romain Gregoire ha vinto la prima tappa del Tour de Suisse, la Küssnacht - Küssnacht  di 129, 4 km. Il giovane francese, portacolori della Groupama FDJ, ha animato la corsa...


Sono il blu e il giallo fluo del Team Rime Drali le tinte predominanti sul podio del “Memorial Cleto Maule” disputato oggi a Gambellara, Vicenza. A primeggiare nella gara di 140 chilometri, pedalati a quasi 45 KM/h di media,...


In Toscana si è disputato il Giro del Montalbano una bella classica nazionale che si corre dal 1954 tra storia e tradizione. Un tracciato selettivo con quattro passaggi dal “muro” di Madonna del Papa che hanno provocato assieme al gran...


Lenny Martinez si conferma cacciatore di tappe importanti e - dopo  una frazione della Parigi-Nizza e una al Giro di Romandia - conquista anche l'ottava e ultima tappa del Delfinato: la Val-d'Arc - Plateau du Mont-Cenis di 133, 8 km....


Roberto Capello e il Team Grenke Auto Eder dominano la 37° Trofeo GD Dorigo internazionale juniores che si è disputato a Pieve di Soligo nel Trevigiano. La formazione satellite della Red Bull Bora Hansgrohe ha occupato le prime cinque posizione...


Puntuale alla vittoria Pietro Galbusera che sfrutta un ottimo momento di forma per conquistare il 38° trofeo Vittorio Giorgi alla memoria per la categoria juniores svoltosi ad Albano Sant'Alessandro nella Bergamasca. Il lecchese del Pool Cantù GB Junior, già vincitore...


Seconda vittoria in meno di 48 ore per Paul Magnier che, qualora ve ne fosse ancora bisogno, conferma di star attraversando un periodo di forma eccellente. Il francese della Soudal Quick-Step, a segno ieri pomeriggio alla Dwars door het...


Sotto il caldo di Rho i primi 8400 metri del Giro Next Gen salutano il successo a cronometro di Matthias Schwarzbacher: il 19enne slovacco della UAE Gen Z, che nel 2023 disputò il secondo anno Juniores nella CPS di Clemente Cavaliere e...


Quasi una novantina sono stati i protagonisti ieri a Guidizzolo dell’internazionale 1° Trofeo Maria Strangis a.m. Competizione riservata ai campioni paralimpici, maschi e femmine, valida quale 9ª prova della Coppa Italia di società e allestita con tanto entusiasmo, passione...


Un amico che chiude una parentesi della sua vita, un ragazzo che ha coronato il suo sogno, un campione che oggi affronta la sua ultima corsa e appende la bici al chiodo anche se - come dice Iwan Spekenbrink,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024