Guardando in Giro. Basso, un uomo nuovo

| 24/05/2010 | 08:58
Mi guardo in giro e ascolto parole dolci, che ho sperato di poter tornare ad ascoltare dopo anni di silenzio. Mi guardo in giro e lo ascolto parlare: è
musica. Dice Ivan: «È certamente la giornata più bella dal mio ritorno alle corse: sì, sono un uomo felice. In giornate come queste ci sarebbe una serie infinita di ringraziamenti da fare: a Paolo Zani e Paolo Dal Lago, i signori Liquigas. A Roberto Amadio che mi ha voluto nel suo team e mi ha sempre fatto sentire importante. È una vittoria da dedicare alla mia famiglia, alla mia squadra, a quelle persone che in quei due anni difficili mi sono stati vicino. È una vittoria che mi ripaga di anni difficili. È una vittoria che voglio godermi, anche se la testa è già proiettata a quello che verrà, a quest’ultima settimana decisiva, che può ancora darmi molto. È una vittoria che dedico soprattutto a me, che sono stato davvero bravo».
Mi guardo in giro e ascolto parole lievi, come le sue pedalate. «Avete visto il lavoro grandioso dei miei compagni di squadra? Hanno tirato per 150 km, forse di più. Zanatta aveva previsto tutto: io alla fine sono stato molto bravo a finalizzare il lavoro di un team che ha fatto una corsa eccezionale». Mi guardo in giro e ascolto parole che riempiono il cuore. «La vittoria del ciclismo pulito? Da tempo ho scelto la via della trasparenza: è tutto lì da vedere, sul mio sito e non solo». Mi guardo in giro e ascolto rapito. «Sì, ho sempre creduto che sarei tornato a vincere. Da 27 anni che corro in bici: non ho mai vinto tanto, ma l’ho sempre fatto. Non lo farò ancora per molto: io ho 33 anni e i giovani crescono. Il più bravo ce l’abbiamo noi, si chiama Vincenzo (Nibali, ndr). Sarà il futuro. È stato il primo a complimentarsi».
Mi guardo in giro e ascolto le sue parole: «Convinto di staccare Evans? Assolutamente no. Lui è tosto, uno degli atleti più tenaci che io abbia mai
incontrato».
Mi guardo in giro e vedo un uomo nuovo. E lo ascolto.

Guardando in Giro, rubrica da Il Giornale
a firma di Pier Augusto Stagi
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COMMENTI
Vorremmo sognare ma piano...
24 maggio 2010 14:35 rondine
Speriamo bene, speriamo per il ciclismo, ma questo cambiamento in pochi giorni non è tanto limpido, chi a corso in bici lo sa, non si diventa super da un giorno all'altro, prima ti stacchi poi ti involi, calma con i giudizi e al proclama di ciclismo pulito, ancora qualcosa non quadra anche se molto è stato fatto.
BASSO ATTENTO TI GUARDIAMO a noi piacciono gli atleti terrestri.

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24 maggio 2010 15:30 discesaesalita
Questo è l'esempio che ancora qualcosa di non chiaro non cè nel ciclismo, i cambiamenti repentini, la non regolarità, 15 giorni fà si staccava era preoccupato ora volaaaaaaaaa, no il ciclismo non è così, scusate stampa e tutti voi che lo osannate, attenti potreste prendere un'altra cantonata, piano a parlare di ciclismo pulito.

x rondine e discesasalita
24 maggio 2010 21:08 The rider
Con tutto il rispetto x i vostri commenti, mi spiegate dov'è che si staccava Basso? Al Giro l'unico giorno in cui l'ho visto in difficoltà è stato IN DISCESA E SUL FANGO nella tappa di Montalcino, mentre se vi riferite al Trentino, bhè è passato UN MESE e non 15 giorni, mentre al Romandia ci è andato non pensando alla classifica ma per affinare la preparazione per il Giro, quindi secondo me vi sbagliate.

Maurizio Ponti.

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