Il Resto de Carlino. La favola di Belletti prima della battaglia

| 22/05/2010 | 08:49
La tappa che arriva sull’uscio di casa, davanti alla sua gente, sotto la statua del suo idolo Pantani. «Il giorno più bello della mia vita» Manuel Belletti se lo regala bevendosi gli ultimi duecento metri con uno scatto pazzesco, di quelli che fanno ritrovare tutte le energie perché occasioni così sono irripetibili. Al diavolo i guai di un Giro che lo ha già buttato in terra quattro volte e fa bruciare i tendini delle ginocchia, al diavolo una giornata che ha definitivamente chiuso il calvario del suo capitano Pozzovivo, sofferente dal primo giorno per una caduta: il grafico pubblicitario di Sant’Angelo di Gatteo a 24 anni capisce che per entrare nella storia della corsa rosa, che sta correndo per la prima volta, non c’è giorno migliore di questo. «Forse quello che ci credeva meno di tutti ero io: ora so che i sogni si possono avverare», balbetta fra le lacrime il romagnolo, uno dei tanti allievi della scolaresca tutta italiana di Reverberi, dopo essersi lasciato dietro un signor velocista come Henderson e altri nove stranieri. In un Giro che fin qui di tricolore ne ha visto poco, è quasi un miracolo.
Ad onorare la memoria del suo mito Pantani («Nessuno sapeva emozionare la gente come lui, non ce ne saranno altri così»), Belletti arriva al termine di una lunga fuga da lontano che il gruppo ovviamente snobba. A dire il vero, le grandi firme si disinteressano pure di un potenziale pericolo come Karpets, che sulle colline romagnole allunga il passo sperando che qualche pesce grosso lo affianchi per guadagnare in classifica. Come non detto: il russo resta così a bagnomaria e alla fine qualcosa rosicchia, non abbastanza per mettere nei pensieri chi ha già la testa rivolta al monte Grappa, l’esame che oggi apre il Giro che conta.
«Non si scappa: l’unica strategia è andar forte fin dai piedi della salita, in cima si farà il conto di quanti siamo»: il bello di Nibali è non fare pretattica. Anche perché lui e Basso, come del resto tutti i protagonisti del clamoroso autogol dell’Aquila, non hanno alternative: per tirarsi su in classifica, devono mandar giù chi sta davanti. Due in particolare, entrambi spagnoli ed attrezzatissimi per le scalate: Arroyo, che in classifica è il primo dietro la maglia rosa Porte, e il popolare Sastre. Come sfida, è già in salita.
Morale: ci aspetta un Giro ad esaurimento, un vero e proprio campionato di fatica dove a vincere potrebbe non essere chi anticipa gli altri, ma l¹ultimo tra chi resiste. Conferma l’iridato Evans: «Mi aspetto di tutto, perché questo non è un reality, qui c’è sudore vero. Fin qui hanno corso tutti senza risparmio, in montagna ci saranno grandi distacchi. Preoccupato? Come gli altri: ogni volta che avrò le gambe per farlo, attaccherò».

da Il Resto del Carliono del 22 maggio
a firma di Angelo Costa
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Finale col brivido nella prima tappa della Vuelta a Burgos 2025. La frazione che partiva da Olmillos de Sasamón e terminava al Castillo di Burgos si è conclusa con una volata in salita (l'ultimo chilometro saliva al 5%), vinta da Roger...


Si è spenta oggi, dopo brevissima malattia, nella sua casa di Palù di Giovo, la signora LINA PELLEGRINI in SIMONI, la mamma di una delle glorie ciclistiche della località trentina, quale Gilberto Simoni, vincitore di due Giri d’Italia, oltre a...


La Commissione Etica dell'UCI – un organo che agisce in modo indipendente dall'amministrazione della Federazione Internazionale – annuncia le sue decisioni nei casi che coinvolgono due alti funzionari della Federazione Ciclistica Bulgara (BCF): il Presidente Evgeniy Balev Gerganov e il...


È un grande colpo doppio quello messo a segno dalla Unibet Tietema Rockets: il team francese ha infatti ingaggiato per le prossime due stagioni il velocista olandese Dylan Groenewegen ed il pesce pilota Elmar Reinders. I due corridori, entrambi classe...


Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie di quanto pensiate. MAAP ha nella sua gamma una maglia che...


Il ciclismo femminile piace sempre di più e a dimostrarlo sono i numeri. Quest’anno il Tour de France femmes avec Zwift ha fatto registrare un nuovo record di ascolti, portando l’asticella a 25, 7 milioni di spettatori sui canali e...


Poco più di ventiquattro ore dopo aver affrontato Col de Joux Plane e Col du Corbier e aver terminato il Tour de France Femmes a   Châtel Les Portes du Soleil, Rachele Barbieri è salita sulla pista del Velodromo Pavesi di...


Fasciata nel body di campionessa europea Martina Fidanza ieri sera ha concluso al secondo posto la prova dello Scratch disputata al Velodromo Pavesi di Fiorenzuola. Dopo essere salita sul podio del GP Inox 80 assieme alla vincitrice Tsuyaka Uchino e...


Lo sport fa spesso da cornice a importanti storie d’amore e una di queste è quella che ha per protagonisti Dylan Van Baarle e Pauline Ferrand-Prévot. Entrambi corrono per la Visma – Lease a Bike, lei è appena diventata l’eroina...


Gare incerte e spettacolari fino all’ultimo anche nella quarta serata dei Gran Premi Internazionali di Fiorenzuola – 6 Giorni delle Rose Bianche, con una doppietta giapponese nelle gare femminile e il successo di Viktor Bugaenko in una corsa a punti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024