Avvenire. Pineau sulle strade di Coppi, Nibali rosa del futuro

| 14/05/2010 | 15:51
Vince un francese, anche se il vero protagonista è un giapponese. Vince Jero­me Pineau, ma è il terzo che merita l’applauso più grosso nella tappa dei Campionissimi: Yuyika Arashiro, ha 25 anni, vive in Francia e cor­re per una formazione d’Oltralpe. Ara­shiro non è riuscito a regalare al suo Pae­se il primo storico successo di un corri­dore giapponese alla corsa rosa, ma è sta­to il protagonista di una fuga durata 144 km e conclusa con una volata a tre vinta dal francese Pineau.

Pineau si gode la giornata, Arashiro ci re­sta male, Nibali resta in rosa. «Se pesa questa maglia? A me sembra leggerissi­
ma», dice lo “squalo dello Stretto”. «Dove l’ho tenuta l¹altra sera? Ben distesa sulla valigia, mi sono addormentato contem­plandola ». E¹ la grande speranza italiana, questo “terrunciello” siciliano di 25 anni, che un anno fa tenne sulle proprie spalle il pre­stigio del ciclismo italiano al Tour (7° po­sto nella generale) e adesso è chiamato a fare un grande Giro. Vincenzo è un sici­liano trapiantato ormai da nove anni a Mastromarco, comune di Lamporecchio (Pistoia). Lì si trasferì da autentico emi­grante del pedale a 17 anni per cercare fortuna in una delle regioni più ciclisti­che d’Italia. Ha vissuto per qualche an­no in casa di Carlo Franceschi, il suo di­rettore sportivo, che lo considera un fi­glioccio. È figlio di mamma Giovanna e papà Salvatore. Ha due fratelli: Carmen che gestisce con la mamma un negozio di audio e video e Antonio, 18 anni, che corre in bici. «La bicicletta è la mia vita, la mia gioia». Oggi a Marina di Carrara (si parte da Fidenza, tappa di 172 km), si è con partenza da avrà anche molti tifosi al seguito: i “canNibali”. «Il club più nu­meroso è quello di Mastromarco, ma ne ho anche uno a Messina e da poco anche a Pompei». Oltre 2mila fans, destinati a crescere ancora. Guarda avanti Vincen­zo. «Io a questa maglia ci tengo, e spero di tenerla il più a lungo possibile». Guar­da avanti, anche se qui a Novi, nella città dei Campionissimi, lo mettono a dura prova in storia.

«Vincenzo, sai chi era Girardengo?». E lui: «Quello che fu pagato per non correre il Giro?». «Nooooooo, quello è Binda», l’am­moniscono. Niente passato, ma Nibali è il futuro.

da «Avvenire» del 14 maggio 2010 a firma Pier Augusto Stagi
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