Visconti: che bello, vincere il mio primo giro

| 18/04/2010 | 19:10
Giovanni Visconti ha vinto la sua prima corsa a tappe in carriera. A fine gara, è felice con i suoi compagni sul podio e con Luca Scinto accanto. In conferenza stampa ci arriva per festeggiare, anche con la numerosa stampa turca, il 46th Presidential Tour of Turkey.
“Questa vittoria per me è molto particolare. Non ho mai vinto un Giro, non pensavo neanche di venire qua in Turchia per provare a farlo. Ma poi ti accorgi che hai una squadra fantastica e che quel signore lì che sta in macchina (indica Luca Scinto, ndr) ha fatto il massimo per tenerci sereni e concentrati; allora pensi che si possa anche vincere il Giro di Turchia, ma vi assicuro che farlo è stata davvero dura”.
Hai mai avuto paura di non riuscire a vincere?
“Paura no. So di aver trovato avversari molto forti, ma credo che non siano riusciti ad attaccarmi bene. Nella tappa di Fethiye la Cofidis ha sbagliato strategia attaccandomi uno alla volta, forse avrebbero dovuto farlo insieme. Ma la mia sqaudra ha lavorato benissimo, e i ragazzi sono stati perfetti”.
Ti dà fastidio l’esclusione al Giro d’Italia?
“Siamo dispiaciuti, ma questa vittoria serve a me per farmi prendere consapevolezza dei miei mezzi. Luca Scinto me lo dice sempre: provaci e credici sempre, anche nelle corse a tappe. Ma per qualche anno voglio lavorare molto sulle corse in linea e cercare di vincerne una di quelle importanti. Per quanto riguarda il Giro, l’ho già detto: la ISD è una squadra nuova e siamo grati a RCS di averci sempre invitato alle sue corse, e se non andremo al Giro pazienza, proveremo a guadagnarcelo l’anno prossimo”.
Ieri sul traguardo eri molto nervoso.
“Sì e ho sbagliato. Il TUR stava per concludersi e serviva stare tranquilli. Mi sono scusato con Viviani che è giovane e molto forte, e ha vinto con merito”.
E’ più difficile prendere la maglia o portarla a casa l’ultimo giorno?
“Per uno veloce come me che tiene anche in salita non è stato difficile prendere la maglia. Tenerla sì, perchè a parte quegli otto giorni in maglia rosa - ma parliamo ormai di tre anni fa - non avevo molta esperienza su come gestire il peso della leadership. Ma i compagni in strada e Luca in macchina sono stati determinanti, e molto di questa vittoria è merito loro”.
Giù il sipario sul 46° Giro di Turchia che ci restituisce un Visconti nel pieno della propria maturazione, in un momento storico difficile per il ciclismo di casa nostra. Il mese di aprile poteva essere quello delle soddisfazioni alla classiche del Nord, ma per ora il nostro risultato migliore arriva da un giro del Sud, grazie a un corridore che oggi si riscopre più forte e più sicuro del proprio valore.

Luigi Borghi
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