Inchiesta di Mantova. Simone Ponzi è stato ascoltato dai Nas

| 17/04/2010 | 11:27
«Da questa storia voglio uscire al più presto e a testa alta perché io non c’entro nulla. Non voglio che la mia carriera sia segnata da questi episodi perché al limite io sono vittima e non colpevole».
Simone Ponzi non accetta di far parte di un mondo troppo spesso omertoso. Il giovane corridore della Lampre, 23 anni, accompagnato dall’avvocato Mauro Arbosti, ieri mattina è stato il primo corridore a essere ascoltato dai Nas di Brescia, guidati dal maresciallo Cosimo Fabrizio, nell’ambito dell’inchiesta sul traffico di medicinali e doping che ruota attorno alla Lampre e al farmacista Guido Nigrelli.

Tre righe

«A me gli inquirenti non avevano molto da chiedere, se non di chiarire la mia posizione — ha proseguito Ponzi —. La questione è molto semplice. In un libro grande come una Bibbia la mia posizione si riassume in tre righe. Io sono stato indirizzato dalla società a rivolgermi a Sergio Gelati (anche lui indagato, ndr) per i test e la preparazione atletica. Sono anche andato nella farmacia del Nigrelli a Mariana Mantovana a prendere dei farmaci leciti che mi aveva regolarmente prescritto il dottor Guardascione, il nostro medico sociale».

Medicine scontate

Ponzi è un ragazzo in gamba che non cerca di nascondersi dietro un dito e affronta il problema. «So che vi chiedete perché per comprare medicine lecite sia andato a Mariana, che è a 35 km. Semplice, il dottor Nigrelli faceva uno sconto del 50 per cento sui farmaci e a volte li regalava».
Gli inquirenti a Ponzi hanno contestato altre due viaggi a casa del Nigrelli. «Vero, giusto. Uno il 7 maggio e uno a fine mese. Era stato il Gelati a dirmi che ci saremmo visti a casa del Nigrelli per fare i test. Li abbiamo fatti in taverna».

Ochowitz irremovibile

La stessa linea, cioè quella dei giovani «costretti» a seguire il volere della società, è intenzionato a tenere Mauro Santambrogio. Il comasco nei giorni scorsi ha avuto anche un incontro con Jim Ochowitz, il presidente della sua squadra, l’americana Bmc, il quale gli ha ribadito che, finché la sua posizione non verrà archiviata, continuerà a ricevere regolarmente lo stipendio ma non verrà schierato al via delle corse. Lo stesso, ovviamente, varrà per Alessandro Ballan, nell’identica posizione di Santambrogio. Il suo avvocato Norma Gimondi (che difende anche Damiano Cunego) nei giorni scorsi ha chiesto che il suo assistito venga al più presto ascoltato dai Nas. Ma per lui e per l’ex iridato la partecipazione al Giro d’Italia si fa molto difficile.


da «La Gazzetta dello Sport» del 16 aprile 2010

a firma Claudio Ghisalberti
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COMMENTI
17 aprile 2010 12:53 roger
E' ridicola la giustificazione di Ponzi della Lampre (pro tour) che sostiene la correttezza dei farmaci assunti e che faceva 70 km (andata e ritorno) per avere lo sconto del 50%.
Forse non sa che le medicine lecite costano poco e quindi le può comprare alla Farmacia sotto casa. Quindi lo sconto lo rimette con la benzina ed il tempo perso.
Sentite piuttosto l'intervista di Fanini e poi le differenze di opinioni rispetto a quella di Saronni al Sole 24 ore di cui vi indico i link.

http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine4/Audio/Sport/2010/fanini-ciclismo-inchieste/fanini-001A649D.php

http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine4/Audio/Sport/2010/saronni-ciclismo-impossibile/saronni-001A6425.php

pigliate in giro
17 aprile 2010 13:14 scatto
si stanno nascondendo veramente dietro un dito prima dicono che per i medicinali ci pensano i corridori poi la squadra che e' per prassi sempre fuori da tutti ha la sua farmacia che oltre a scontare le medicine le regalava pure e poi il farmacista dichiaro' che grazie a quelle vendite si reggeva insomma come si fa a scontare e regalare e guadagnarci non so spero che gli inquirenti non si facciano pigliare in giro.

x roger
17 aprile 2010 13:34 LORY
caro Roger, ma se ponzi nn ha nulla..., ha solo comperato medicine lecite che il farmacista da come si suppone faceva sconti con regolare ricetta fornita dal medico, perche' vuoi andare oltre!!! stai attento a quello che dici... dille le cose se sei sicuro o hai le prove... il sig fanini sembra che abbia querele in corso per quello che afferma e alla fine nn viene a capo di nulla... vedi anche il Caso Bani e' eclatante!! quindi ti consiglio di nn supporre.. che in questi casi servono fatti veri...
grazie
lory

x Roger ecc.
17 aprile 2010 14:26 AleCinisello
Oddio mi sembra esageratamente di parte la tua opinione. Nell'articolo si dice che Ponzi ci sia andato 2 volte (in 2 anni di inchiesta) quindi ci puo stare che essendo a 35 km e non a 350km possa fare acquisto per un periodo lungo. C'era gente, alcuni anni fa, che si faceva 200 km per comprare gli sci nel mio negozio quando risparmiava 100.000 lire. Questione di psicologia. Piuttosto io mi soffermerei sulla pretestuosità dell'autore del pezzo che mi sembra che voglia sottolineare alcuni punti a danni del Team milanese. A pensare male si fa peccato ma sono già diversi articoli che noto questo particolare.

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