Il Memorial Bussacchini a Sandro Sellari

| 20/03/2010 | 09:09
Tutti in piedi ad applaudire il signore del ciclismo bresciano: l’ex presidente provinciale dell’Fci Sandro Sellari. Mai come questa volta la scelta è caduta su una personalità di spicco del movimento velocipedistico bresciano, da sessant’anni al timone del Pedale Bresciano, organizzatore di grandi eventi tipo Giro delle Valli Bresciane; 3 Tre; tricolore elite; campionati regionali; premondiali e numerosi altri. Il premio che ricorda l’ex azzurro del Nurburgring (1978), scomparso tragicamente il 17 marzo 1997 dopo aver fatto da scudo ai ragazzini dell’Aspiratori Otelli, immolandosi per salvarli, è stato consegnato davanti a platea folta e in silenzio nell’aula magna dell’oratorio San Filippo Neri di Nave, località dove lui abitava con la famiglia. Un gesto eroico, straordinario. Un dono che ha voluto fare ai suoi mini-atleti, i cui genitori li avevano affidati proprio a lui: il Busacca, innamorato della famiglia; del lavoro e della bicicletta. Una scomparsa che ha lasciato un vuoto incolmabile confermato dalla presenza di tanti avversari-amici, nella fattispecie Agostino Bertagnoli, Giorgio Zanotti, Ivan e Walter Dusi, Stefano Mora, nonché due dei suoi direttori sportivi, vale a dire Gabriele Massari (Brognoli) e Paolo Dotti (Ceramiche Abetone). Un premio per ricordarlo e onorarlo  consegnato in passato a dirigenti, tecnici, giornalisti, particolarmente attenti alle vicende ciclistiche giovanili. E Sandro Sellari quando è stato chiamato a sorpresa a ricevere il riconoscimento non è riuscito a trattenere le lacrime. “ Non fatemi parlare per favore, perché non mi aspettavo di essere io il premiato, anche se in cuor mio ci speravo perché pur avendo conosciuto poco Luigi Bussacchini, non scopro nulla affermando che è stato autore di un gesto straordinario. Questo premio lo conserverò tra i più bei ricordi della mia vita e intendo ringraziare di cuore chi ha pensato a me”. Gli organizzatori del premio, Giancarlo Otelli in testa questa volta non hanno avuto problemi nella scelta. “Sandro Sellari rappresenta una icona del ciclismo bresciano – ha rivelato Giancarlo Otelli -, per cui riteniamo di aver compiuto un preciso dovere riconoscendolo pubblicamente. Anche Luigi sarà contento perché era della stessa pasta di Sellari: disponibile, serio e innamorato del ciclismo. E non posso non pensare a Bussacchini al quale ero legato da sincera amicizia, con il quale abbiamo percorso tanta strada insieme. E’ una serata dolceamara perché se da un lato sono felicissimo per il premio consegnato a Sellari, non posso nascondere il dolore che ancora fa breccia nel mio cuore per la grave perdita di un tecnico dal cuore d’oro”. Concetto ribadito anche da Giovanni Rossi (vice sindaco Nave); Massimo Ottelli (sindaco Sarezzo); Denis Pedergnaga (assessore Sarezzo); Giovanni Rossi (assessore Nave); Pietro Bregoli (presidente Fci Brescia); Terziano Palini (ideatore del premio prima di passare il testimone a Giancarlo Otelli); Giancarlo Ceruti (ex presidente federciclo) e Laura Otelli. Da quest’ultima è giunta una testimonianza straordinaria a conferma della dirittura morale del Busacca. Sono altresì intervenuti pure Gianni Pozzani e Enrico Moreschi premiati nel 2006 e 2008.
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