Liegi-Bastogne-Liegi: tutti contro Danilo Di Luca

| 23/04/2005 | 00:00
Tutti contro Danilo Di Luca, l'uomo del momento, il corridore attualmente numero uno del ciclismo mondiale, che per questo oggi partità da Liegi con la speciale maglia bianca che identifica il numero uno del Pro Tour, grazie alle sue vittoria ai Paesi Baschi, all'Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone mercoledì. La stampa belga ha celebrato in settimana Danilo Di Luca come meglio non avrebbe potuto fare. L'ex predestinato del ciclismo italiano è finito su tutte le prime pagine dei quotidiani belgi e i titoli sono stati più che eloquenti: «Chi fermerà Di Luca?, «Di Luca, fumata bianca nelle Ardenne», «L’Italia trova un altro campione», «Danilo Di Luca, e ora la Liegi-Bastogne-Liegi». Di Luca, cosa si prova a tornare ad avere così tanta considerazione? «E' bello, è una senzazione bellissima. In verità gli occhi puntati ce li ho sempre avuti. Prima perché ero considerato uno dei giovani più promettenti, poi perché qualcosa si era inceppato e non riuscivo a fare ciò che mi prefiggevo di fare. Adesso sto recuperando il tempo perso. Cosa è cambiato? Ci sono due ragioni in questa trasformazione: la mia testa e i compagni che corrono con me. Lo scorso anno avevo una squadra meno forte e io ho semplicemente acquisito la convinzione che posso diventare un vero campione». Ma è vero che lei nutre anche pensieri di Giro. Quest'anno no, ma dal prossimo anno... «E' verissimo, io sento di poter essere competitivo anche in una corsa di tre settimane difficile come il Giro d'Italia. Da dilettante andavo bene a cronometro e ho vinto anche un Giro Baby. Sono sicuro che con una preparazione adeguata posso essere competetivo anch'io. Quest'anno mi limiterò a lavorare per Garzelli e Cioni. Voglio verificarmi e capire quali sono i miei reali limiti e se i riscontri saranno quelli che io mi attendo di avere, il prossimo anno imposterò la preparazione proprio per puntare al Giro». Prossimo obiettivo la Liegi, e poi...? «La maglia azzurra. Fa sempre piacere indossarla. Resto dell’idea che nei miei confronti non si sono comportati bene tagliandomi fuori dai giochi senza motivo dopo quello che ho sempre dato alla squadra azzurra. Ma se vogliono Di Luca sarà pronto ad aiutare Petacchi o chi per lui come ho sempre fatto in passato. Lo faccio volentieri, il Mondiale di Madrid non fa per me, ma se sono in condizione posso dare il mio contributo alla causa azzurra. Esattamente come feci a Zolder nel 2002: vinse Cipollini, ricordate?». Partenza da Liegi alle 10.45, arrivo previsto attorno alle 17.30 dopo 260 chilometri di corsa. Dodici le cotes da superare. Di Luca dovrà fare i conti con Davide Rebellin, Paolo Bettini, Filippo Pozzato, Mirko Celestino, Damiano Cunego, Kim Kirchen, Michael Boogerd, David Etxebarria, Erik Dekker, Alexandre Vinokourov, Alejandro Valverde, Rik Verbrugghe. Diretta tivù su Rai Tre, a partire dalla 15.30. LE COTES PIU' IMPORTANTI Stockeu al km 177,5 Hartr-Levée al km 183 La Redoute al km 225 Sart-Tilman al km 246 Saint-Nicolas al km 245,5
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