Donne: il Giro si è già messo in moto...

| 18/02/2010 | 10:58
Il podio tutto straniero a chiudere, lo scorso 12 luglio, una ventesima edizione del Girodonne inedita, che ha abbracciato il sud della penisola e le sue bellezze. La vittoria di una giovane di altissimo valore come la tedesca Claudia Hausler a fianco della statunitense Mara Abbott e della veterana svizzera Nicole Brandli. L’affetto e la vicinanza del comune di Grumo Nevano con gli applausi che avevano idealmente chiuso il sipario su venti anni della corsa a tappe più importante del panorama mondiale per il ciclismo al femminile.
 
Ed ora il Girodonne è già pronto a ripartire, a riproporsi giovane, rinnovato, dinamico per una ventunesima edizione che di sorprese, non solo tecniche, ne promette davvero parecchie. Un Giro nuovo per chi lo correrà sulle strade d’Italia, ma anche per chi lo vivrà tappa per tappa, giorno per giorno, tra le emozioni di una vittoria e le semplici, quotidiane tradizioni che accompagnano la carovana ed i tifosi. Un evento, il Girodonne, capace ancora di suscitare emozioni, di mescolare lo sport alla tradizione popolare, percorrendo centinaia di chilometri e coinvolgendo migliaia di appassionati in un meraviglioso viaggio tra i Comuni d’Italia, importanti custodi di una grande cultura sportiva. Un Giro che proprio nella bellezza e unicità dei paesaggi nostrani ambienta le proprie tappe, toccando alcune delle località più affascinanti della penisola in un percorso tutto da scoprire, immersi nelle scenografie naturali offerte dalle località toccate che donano alla manifestazione un sapore unico Made in Italy.
 
Il Girodonne cammina ancora a passo spedito sotto la direzione di Giuseppe Rivolta, ammiraglio della corsa ormai da otto anni, capace di rinnovarla, rilanciarla ma anche custodirla con saggezza ed attenzione. Un’edizione che eredita le caratteristiche tramandate dalla passate edizioni e al contempo introduce numerose novità, a partire dall’organizzazione, affidata quest’anno all’Epinike ASD, sino all’impegno di importanti partner che dello sport hanno fatto una vera e propria mission aziendale e non.
 
 
Sarà infatti uno dei luoghi simbolo dello sport a tenere a battesimo la ventunesima edizione del Girodonne. Il Museo dello Sport Diadora, azienda che da decenni taglia trasversalmente il grande sport, tempio di maglie, cimeli, simboli ed immagini di ciò che è stato, ospiterà il prossimo 27 febbraio il vernissage ufficiale della corsa rosa. Tra le scarpe di Niki Lauda e le scarpe dell’indimenticato Ayrton Senna, veri guru della Formula Uno, le scarpe di Roberto Bettega, del goleador Marco Van Basten e di Roberto Baggio, sino alle scarpette di Francesco Moser, che di chilometri di strada e di vita ne ha macinati. Proprio qui, in mezzo ad oltre mezzo secolo di vita sportiva ai vertici, si alzerà il velo sul prossimo Girodonne: un viaggio di 9 giorni, da venerdì 2 a domenica 11 luglio, attraverso gli splendidi paesaggi italiani, tra campagne e città, tra monumenti e mare, tra pianura a perdifiato e vette avvitate al cielo. Con una maglia rosa da conquistare, altre tre maglie da vestire, chilometri da pedalare, emozioni da vivere.
 
 
L’appuntamento è per sabato 27 febbraio dalle ore 11 a Caerano San Marco, nel cuore della Marca Trevigiana e nella provincia più ciclistica d’Italia, presso il Museo dello Sport Diadora. Un panel relatori ricco di personalità per presentare questa ventunesima edizione del Giro d’Italia Femminile, a partire dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali  Sen. Maurizio Sacconi, il Presidente di Geox Mario Moretti Polegato, il Direttore Generale di Diadora Maurizio d’Angelo, il Presidente di Pasta Zara Furio Bragagnolo, il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco e il Direttore del Girodonne Giuseppe Rivolta. Non mancheranno alcune protagoniste della corsa rosa: saranno proprio loro ad entrare nel merito delle tappe, a spiegarle, viverle, descriverle.
Insomma, il Girodonne è già partito.
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