Domani alle 15 l'ultimo saluto a Franco Ballerini

| 08/02/2010 | 16:00
Saranno celebrati domani alle 15, nella chiesa Parrocchiale di San Pietro e Paolo a Casalguidi, i funerali di Franco Ballerini. Nel tardo pomeriggio di oggi è stata invece aperta la camera ardente allestita presso una delle sale della Misericordia di Casalguidi, proprio dove Francvo è stato festeggiato per tutte le sue vittorie più belle, compreso l’oro olimpico conquistato ad Atene con Paolo Bettini. A Casalguidi domani verrà osservato un giorno di lutto cittadino.
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COMMENTI
Un saluto a Franco
8 febbraio 2010 16:35 az46
Un saluto a Franco nel ricordo di un grande tecnico ma sopratutto di una persona seria, umile e sempre disponibile. Che sia di esempio a chi gli succederà nel compito di CT. Condoglianza alla famiglia che sicuramente Lui la proteggerà da lussù. S.C. Carnaghese

Addio, Commissario Gentiluomo.
9 febbraio 2010 09:01 AERRE56


Domenica mattina mi squilla il telefono: "E' morto Ballerini", mi dice secco l'amico. Come, Ballerini, il Ballero? "Si, lui, durante un rally".

Chiudo il telefono e non piango fuori, piango dentro.

Solo una volta ho conosciuto e parlato con Ballerini e quella mi è bastata per farmi una opinione sull'uomo. A farmi fare un'opinione sul ciclista ci avevano già pensato le pietre di Roubaix.

Con lui si potrebbero usare tanti aggettivi. Buono, onesto, spontaneo, intelligente. Intelligente e sensibile, tanto da saper ascoltare discretamente il grande Vecchio Martini: non tutti lo avrebbero fatto al suo posto.

Una grande classe in bicicletta, una grande classe sceso dal mezzo meccanico. Con quella faccia aristocratica nella vita avrebbe potuto fare di tutto, anche l'attore, e sempre avrebbe avuto successo.

E invece no, aveva scelto di fare i rally, come fanno in tanti, forse per aggredire le strade così come aveva fatto con la bicicletta. Il destino lo ha atteso dietro quella curva, ma ora non diamo la colpa ai rally, non fosse successo lì sarebbe successo da un'altra parte, in altro modo.

Ho scritto da altre parte, parlando sempre di ciclisti, che solo la morte precoce concede l'immortalità mediatica e a questa immortalità il Ballero era evidentemente destinato.

Ora si scateneranno le dediche, le commemorazioni, i premi a lui dedicati. Credo che per Ballerini solo una cosa si possa fare: una scuola di ciclismo che insegni e porti avanti i sui valori e i suoi insegnamenti, di atleta e di uomo. Credo che, pur nella sua pochezza di fronte ad una vita spezzata, sia una delle cose da fare per dare un senso alla sua morte.

Un pensiero a tutti i familiari, che il dolore conceda loro di portare comunque avanti con fierezza il pensiero del loro Commissario Gentiluomo.

alberto rosa



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