Di Luca: farò ricorso al Tas. E la mia carriera non finisce qui

| 01/02/2010 | 17:10
Danilo Di Luca non accetta la squalifica e soprattutto non si rassegna al lungo stop: «Non finisce qui, c'e' ancora da lottare e io vado avanti. Adesso faremo ricorso al Tas. Per ora abbiamo solo il dispositivo, aspettiamo le motivazioni per valutare appieno la sentenza. Posso solo ribadire che io non ho assunto alcuna sostanza e che non mi aspettavo questa squalifica. Comunque non sarà l'addio alle corse, ho ancora molto da dare e sono convinto di poter tornare anche prima dei due anni». La squalifica scadrà il 21 luglio 2011.
‘’Noi crediamo nell’innocenza del nostro assistito - ha spiegato l’avvocato De Toni - Per questo motivo siamo pronti ad impugnare la sentenza e a fare ricorso al Tas: la verita’ va ripristinata. Noi contestiamo non solo il metodo utilizzato dal laboratorio di Chatenay Malabry, ma anche le procedure. Ora chiederemo al Tas di anticipare l’udienza, perche’ la speranza e’ che il tribunale di Losanna possa ribaltare questa squalifica e permettere a Di Luca di tornare a correre gia’ quest’anno’’.
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COMMENTI
Ah, Di Luca...
1 febbraio 2010 18:28 DarkSide
...è tutto inutile, e lo sai anche tu...
Una volta "fatto fuori", innocente o colpevole, non si torna indietro. A meno che tu non sia un povero sfigato senza nome/palmares, non c'è possibilità di riuscita.

ridicoli
1 febbraio 2010 18:39 scatto
fanno ricorso per contestare i metodi si aggrappano a tutto come quando si viene scarcerati per cavilli burocratici ma non per non aver commesso il fatto mi sta sembrando tutto ridicolo e tutto a danno del ciclismo.

...............
1 febbraio 2010 18:57 luca65
le procedure i cavilli.....per favore lascia stare .

vi hanno beccati? tornate a casa....ed i team manager per favore non faccian contratti a chi ha barato....ci state rovinando il CICLISMO.


ahahaha
1 febbraio 2010 22:13 overend
si si tranquillo di luca, adesso impara a stare in silenzio. sconta la pena , nessuno sentirà la tua mancanza.

a tutti voi che scrivete
2 febbraio 2010 08:06 fbandini
Prendete 100 corridori e fategli fare il Giro. 99 di questi fateli andare a "pane ed acqua", ad 1 permettetegli di prendere tutto ciò che vuole (cera, anabolizzanti e compagna bella). Sapete come finisce il Giro? Vince il dopato, ovvio. Ma questo, che si dopa con quelle sostanze lì, vince il Giro con tre ore di vantaggio sul migliore dei puliti. Non arriva secondo a una manciata di secondi!! Sveglia, gente! I loro ricorsi non sono altro che le urla dei condannati. Non sono altro che le grida di rabbia di chi viene sorpreso a barare in un mondo di bari. Un abbraccio a tutti i corridori condannati. Con la speranza che chi legge un giorno capirà che i mulini a vento non possono essere combattuti.

Il colmo
2 febbraio 2010 08:12 Ruggero
Il ridicolo è che parla un corridore che sono anni che fa lo slalom fra un'accusa e l'altra.
Saranno tutti errori ????
Mah.

2 febbraio 2010 10:21 corvo
Mi dispiace Danilo, sto giro ti hanno trombato........

Verissimo
2 febbraio 2010 10:31 Ruggero
Sono assolutamente d'accordo con ciò che sostiene fbandini

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