Juniores. For3 al lavoro aspettando Carnevale...

| 28/01/2010 | 21:08
“Nonostante il gran freddo si esce lo stesso in bicicletta quando gli impegni dello studio lo consentono. Andiamo sulle strade della Val Brembana e quelle del Lago d’Iseo e cerchiamo di portare avanti la preparazione al meglio. Per adesso tutto prosegue bene, diciamo che in realtà la squadra non ha ancora cominciato a lavorare come si deve. Intensificheremo la preparazione a febbraio e a questo proposito con Antonio Bevilacqua abbiamo confermato il ritiro di cinque giorni dal 13 al 17 febbraio a Salò, sul Lago di Garda. Abbiamo scelto queste date in quanto i ragazzi sono a casa per Carnevale il 13 e 14, e in pratica perdono solo un giorno di scuola.Così facendo si riesce ad organizzare un ritiro di cinque giorni che è importante nell’economia della preparazione”.
A fare il punto della situazione in casa del team bergamasco For 3 Semperlux Astro è il direttore sportivo Diego Ferrari. La società che gareggia nella categoria juniores, fa parte del gruppo dell’Uc Bergamasca Colpack De Nardi ed è abbinata all’abruzzese Polisportiva Bevilacqua Sport.
Diego Ferrari, cremonese classe 1970 professionista dal 1997 al 2002, è tra i diesse uno dei più indicati per fare il punto della situazione del panorama della categoria juniores.
“Sicuramente le cose sono cambiate negli ultimi anni. Adesso ci sono squadre juniores molto professionali, oserei dire anche troppo per la categoria. Ho fatto due anni in ammiraglia alla Gavardo, tra i dilettanti, e adesso che sono tra gli juniores vedo ragazzi che vengono trattati, in tutti i sensi, come quelli della categoria superiore: vengono serviti e riveriti come si dice  e non sono molto d’accordo su questo. Quando ero junior io alla fine degli anni ’80 le cose non stavano così e, secondo me, era meglio. Oggi ci sono team che hanno solo una formazione juniores e spendono fior di soldi per la squadra. E’ eccessivo e soprattutto si rischia di rovinare i ragazzi perché poi arrivano nelle categorie superiori e spesso devono fare un passo indietro. Io sono convinto che in questa categoria bisogna prima di tutto pensare a far crescere i corridori e non a “viziarli” tra virgolette. Ad esempio si fa un gran parlare dell’uso o meno della radiolina tra i professionisti, ecco secondo me la radiolina sarebbe importantissima tra gli juniores. E’ in questa categoria che c’è bisogno di maggiore insegnamento, arrivano corridori che tra gli allievi non si trovavano
davanti a certe problematiche ed è allora che deve intervenire il direttore sportivo. E’ in corsa che bisogna spiegare ai ragazzi come muoversi nel gruppo, come è importante spesso stare davanti o magari dietro per aiutare un compagno. Come comportarsi al cospetto di una foratura e via dicendo. Ecco, secondo me bisognerebbe curare di più queste cose, che altri particolari spesso superflui”.

Valerio Zeccato

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