Fiorenzuola rassicura: la Sei Giorni delle Rose ci sarà

| 16/12/2009 | 13:21
In un periodo storico in cui numerose manifestazioni sono costrette ad alzare bandiera bianca, la Sei Giorni delle Rose internazionale si presenta alle porte della nuova stagione con grandi ambizioni e progetti importanti.
Pronta a vivere, dal 15 al 20 luglio, il suo tredicesimo atto, vinta da tanti campioni nazionali, mondiali e olimpici, rappresenta un punto di riferimento non solo per gli appassionati di ciclismo e, per l'intera comunità di Fiorenzuola d'Arda è proprio il primo cittadino della località piacentina, Giovanni Compiani che presiede anche il comitato organizzatore della manifestazione, a illustrare come sarà il 2010.
“La città si sta preparando ad un anno memorabile. Dopo aver festeggiato nel 2009 gli ottant'anni di vita del nostro velodromo ci apprestiamo a festeggiare un altro anniversario eccezionale: i cento anni dalla nascita di Attilio Pavesi, la prima medaglia d'oro della storia del ciclismo italiano su strada, al quale abbiamo intitolato il nostro impianto. Dopo un anno di transizione qual'è stato il 2009, anno in cui abbiamo voluto sostenere la Sei Giorni di Cremona, stiamo allestendo un momento di grande richiamo per appassionati e non con una serie di iniziative non solo legate al ciclismo.”
La Sei Giorni come momento culturale dunque.
“Quella di Fiorenzuola è una grande manifestazione su pista a carattere internazionale, questo è motivo di orgoglio per la nostra piccola città. Oltre all'alto livello agonistico che caratterizzerà le gare alla Sei Giorni seguirà, il 21 luglio, la giornata dedicata al primo oro olimpico del ciclismo che sarà festeggiato con una serie di iniziative nella sua Caorso. Ma non è tutto. Dal 22 al 25 luglio, in omaggio ad Attilio Pavesi e a tutti gli emigranti nel Velodromo di Fiorenzuola si terrà la prima edizione del Festival Internazionale del Tango, divenuto, lo scorso 30 settembre, patrimonio dell'umanità.”
Il museo che racchiude la storia di Attilio Pavesi, da Caorso a Fiorenzuola dove corre in pista; da Los Angeles dove vince le Olimpiadi, alla Buenos Aires del tango nella quale corre la 6 giorni, emigra e vive tuttora,  è uno dei punti di orgoglio dell'impianto.
“Tra le priorità del 2010 c'è quella di arricchire ulteriormente i contenuti del museo dedicato al campione olimpico. Ci siamo già attivati per integrare il materiale presente con nuove testimonianze di quella che è anche la storia della nostra città.”
Città di Fiorenzuola che attende l'appuntamento.
“La Sei Giorni è un evento che tutti aspettano. Quest'anno per evitare la concomitanza con i campionati del mondo di calcio che sarebbe schiacciante in termini di pubblico, sarà collocata a metà luglio. E' ormai un appuntamento fisso dell'estate dei fiorenzuolani ma posso affermare tranquillamente che la manifestazione rappresenta un patrimonio dell'intera provincia di Piacenza e non solo”
Fiducia rinnovata per l'organizzazione dell'evento a Claudio Santi?
“Claudio è la Sei Giorni. Come amministrazione comunale abbiamo riposto la massima fiducia nella persona che ha ideato e fatto diventare grande la Sei Giorni e che gode del massimo appoggio e fiducia del comitato organizzatore. Farà indubbiamente le scelte giuste per far vivere alla città ancora una volta una grande Sei Giorni, manifestazione che ci ha fatto conoscere a tutto il mondo del ciclismo e che ci ha portato a fianco di grandi colossi come Monaco, Berlino, Amsterdam, Copenhagen e altre grandi capitali.”
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