Lampre, con Rabottini e Wackermann è già futuro

| 07/12/2009 | 09:18
Dal primo al quattro dicembre, la Lampre-Vini Farnese si è radunata per preparare la stagione 2010. Una squadra completamente nurinnovataova con tanti nuovi volti ma soprattutto un progetto che scommette sui giovani. Quattro neopro faranno parte del gruppo blu-fuscia: Enrico Magazzini, Diego Ulissi, Alfredo Balloni e Adriano Malori.
Grande l’entusiasmo di Alfredo Balloni, il più giovane del gruppo.
“L’avventura è veramente iniziata e ho veramente trovato una bella organizzazione. Non ti fanno mancare di niente. Non ero abituato a questo. Adesso devo giusto pensare a pedalare.”
Allenarsi intensivamente in vista di un programma intenso.
“Inizierò in Portogallo poi faro l’Insubria e la gara in Lugano prima di correre il Giro del Friuli e l’Eroica. Poi andrò al Nord per fare tutta la prima parte della campagna. Prendo questa opportunità come un test, non come un obbiettivo. Parlando con il diesse Copeland, mi ha detto che per un giovane, è un programma molto impegnativo. Mi ha chiesto se questa programma mi piaceva. Ho riposto di sì, con il sorriso sulle labbra” spiega il laziale, nato il 20 settembre 1989.
In camera con Manuele Mori, il forte cronoman ha avuto l’opportunità di ricevere tanti consigli.
“Quando parlo con Manuele, sento la sua esperienza. Mi ha dato tanti consigli, per esempio su come affrontare le giornate fredde. Poi, in generale, ho avuto la fortuna di poter familiarizzare con i compagni. 4  bn bel gruppo.”
Al suo fianco, Adriano Malori che arriva dalla Bottoli ma non si trova in un ambiente sconosciuto. Un stage con diverse gare divise tra agosto e ottobre: un bel modo per già conoscere la Lampre.
“Ho trascorso 4 giorni intensi nei quali ho provato belle sensazioni. Ho potuto stilare il mio programma di gara: inizierò a Donoratico. Lo stage in agosto e ottobre mi ha aiutato perché conoscevo già compagni e lo staff. Ma ho ritrovato un bel ambiente, ideale per maturare e sfoderare in questo bellissimo sport. In stanza con Grendene, uno dei miei vecchi compagni alla Bottoli, abbiamo avuto modo di parlare e chiacchierare. Io mi sono dato l’obbiettivo di fare bene e farò tutto per riuscirci. Perciò mi preparo già al meglio.”
Al fianco dei 25 corridori della squadra diretta da Giuseppe Saronni, c’erano due promesse delle ciclismo italiano che hanno avuto l’opportunità di conoscere l’ambiente di una squadra professionista: il campione nazionale Under 23 Mattia Rabottini e il campione europeo juniores Luca Wackermann.
Per Mattia Rabottini, passista scalatore, l’opportunità di poter partecipare al primo ritiro della Lampre era importante.
“A luglio dovrei passare professionista con la squadra di Saronni. Dunque per me questa era un opportunità importante per conoscere i miei futuri compagni. Ho firmato un accordo con Saronni per due anni, grazie ai fratelli Carera. Il progetto di scommettere sui giovani, voluto da Saronni, mi è piaciuto subito. Qui sono sicuro: troverò un ambiente dove maturare con tranquillità e calma. Potrò acquistare esperienza e crescere.”
Il corridore pescarese preparerà adesso i suoi sei primi mesi con i dilettanti ma pensa già in blu-fuscia.
“Faro 6 mesi con il VC Aran. Punterò a vincere il più possibile. Io amo i percorsi duri e ho tanti stimoli per fare bene. So che devo migliorare ancora ma il morale è altissimo. Durante questi quattro giorni, ho avuto la fortuna di poter conoscere questo gruppo nel quale si trovano molti campioni. Tutti mi hanno fatto sentire a casa.”
Appassionato di giochi alla playstation e della compagnia dei suoi amici, Mattia Rabottini ha avuto la fortuna di essere in stanza con un altro abruzzese durante questo ritiro: Alessandro Spezialetti.
“Lui è un vecchio e io un giovane. Alessandro è una bravissima persona. C’è tanto da imparare da Spezialetti e dalla sua esperienza. Mi ha fatto da guida in questi quattro giorni. Con Spezialetti, abbiamo parlato tanto. Mi ha dato tanti consigli da seguire per fronteggiare al meglio la stagione e il passaggio al professionismo” conclude Mattia Rabottini.
Corridore completo, Luca Wackermann, nato il 13 marzo 1992, ha vissuto un sogno durante tre giorni.
“Mi ha fatto molto piacere di poter conoscere l’ambiente di una squadra pro. Sono rimasto stupìto da tutto. All’interno della squadra, trovi corridori che si rispettano, che scherzano ma quando c’è da lavorare, allora lavorano. Mi hanno subito ribattezzato “Il giovane”. Manuele Mori è quello che crea più l’atmosfera, ma tutti mi hanno accolto benissimo. E ho legato subtio con Enrico Magazzini e Alessandro Petacchi” spiega il ragazzo.
Già sotto contratto con i fratelli Carera, il corridore di Rho avrebbe voluto restare di più nel ritiro blu-fuscia: “Ho dovuto andare via per la scuola. Devo finirla. È importante di avere il diploma” rivela il giovane corridore che ama i fratelli Scleck “perché io e mio fratello abbiamo le stesse loro caratteristiche”.
Per il forte juniores esiste già un precontratto in vista di un futuro in blu-fuscia esiste?
“Preferisco di non rispondere alla domanda. Mi concentro sulla mia stagione e sul mio diploma” conclude il ragazzo.

Jerome Christiaens
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COMMENTI
Veramente strano
7 dicembre 2009 19:11 lgtoscano
Veramente strano che un atleta come Rabottini non sia riuscito a passare professionista, credo che sia per il fatto che è dalle parte di Pescara, e sappiamo tutti il perchè.

7 dicembre 2009 21:08 Scientist85
Beh... non è che abbia fatto poi tanto....
Ha vinto l'Italiano dominandolo ( a sorpresa) e una tappa al Nettarine sullo stesso percorso... ma sia prima che dopo non è che si sia visto poi troppo nei primi 5...l'italiano non si vince mai x caso, però non mi sembra che sia stato molto costante il ragazzo... vediamo l'anno prossimo se si riconferma, ma se ha già il contratto firmato (come tutti quelli nelle sue condizioni) è facile che tirerà i remi in barca.....
Sconcertante il fatto che lo junior Wackermann, benchè predestinato, abbia già il procuratore....se la natura ti ha fatto forte, non avrai bisogno di un procuratore x cercarti la squadra, verranno loro da sole....e impara da te a siglare accordi e a pagare le tasse, sennò a 35 anni, quando finisce la carriera, poi ti ritrovi perduto...

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