Il Mattino di Padova. Di Luca indagato dal pm Roberti

| 27/11/2009 | 18:28
Adesso cominciano i guai seri per Danilo Di Luca, secondo al Giro d’Italia 2009 e maglia rosa al 90º Giro del 2007. Il suo nominativo è finito nel registro degli indagati della procura di Padova: l’accusa è di violazione della legge che vieta l’impiego di sostanze dopanti nell’attività sportiva.
In occasione dell’ultimo Giro il trentaduenne ciclista pescarese, noto come «il killer di Spoltore», fu trovato positivo a un controllo effettuato il 20 maggio a Moncalieri, dopo la tappa di Arenzano, e in quello del 28 maggio a Silvi Marina, dopo la tappa di Benevento.
Positivo al Cera, un’eritropoietina ricombinante sintetica di terza generazione la cui denominazione commerciale è «Mircera», inventato e realizzato dalla casa farmaceutica Roche per contrastare gravi forme di anemia. Tuttavia il farmaco ben presto è dilagato nell’ambiente ciclistico perché si tratta di un tipo di ormone che, aumentando il numero dei globuli rossi nel sangue, fa crescere la capacità di trasportare ossigeno, moltiplicando la prestazione atletica. Per un ciclista è come aver un motore turbo dentro il proprio corpo. Senza sentire fatica.
E come mai il caso Di Luca è finito sul tavolo del pm Roberti? La procura antidoping del Coni ha trasmesso i dati alla procura ordinaria di Roma che, per legge, è competente in caso di illecito sportivo, salvo poi demandare il procedimento alla procura della Repubblica competente sul territorio nazionale. A Padova il pm Roberti sta da tempo svolgendo accertamenti sull’importazione di Cera dai Balcani.
Il sospetto è che il Cera impiegato sia da Di Luca che da Riccardo Riccò - ventiseienne modenese, squalificato per doping al Tour 2008, che dal 18 marzo 2010 ricomincerà a correre) - abbia la stessa fonte, ovvero Aleksandar Nikacevic, il trentunenne ex commissario tecnico della nazionale serba di ciclismo under 23, direttore sportivo della Futura di Tombolo, arrestato nel luglio scorso. Nei giorni scorsi Di Luca è stato visto nel Palazzo di giustizia di Padova accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Ernesto De Toni.

da Il Mattino di Padova
a firma di Cristina Genesin
Copyright © TBW
COMMENTI
27 novembre 2009 19:26 bloom
E' giusto che gli comincino i guai perché se aveva ascoltato Ivano Fanini, confessando e pensando a salvare il ciclismo da questa piaga, come ho già commentato nella notizia di Rebellin, a quest'ora aveva recuperato la sua immagine. Invece niente ed allora si merita quello che gli sta succedendo. Comunque io credo che la sua carriera sia ormai finita anche se c’è Saronni che l’aspetta. Quindi farebbe bene ad uscire dall’omertà, confessare le verità di tutti gli appartenenti al ciclismo, studiare nuove regole che prevedano la radiazione, iniziando proprio da lui stesso.
Questa è l’unica soluzione che limiterebbe i danni e lo farebbe diventare un leader magari insieme a Rebellin, non per le vittorie ma per la guerra al doping.

x bloom...
27 novembre 2009 19:47 trentiguido
Ti avevo risposto già sul tuo precedente commento.....e qui vedo proprio che sei molto confuso. Sarà perchè è venerdì?......x me sono stati punti da un ape!!!!aaa

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


La Unibet Rose Rockets non vuole lasciare nulla al caso e per far sì che la prossima stagione sia ancora più ricca di vittorie e inviti a corse di primissimo piano ha deciso di affidarsi per il 2026 a...


C’è tanta storia nella Bologna-Raticosa una delle corse più anziane del calendario italiano dei dilettanti. Nasce nel 1931 e muore nel 2013. A promuoverla fu il Velo Sport Reno 1908 presieduto da Zoni che in un secondo tempo passò nelle...


È un appuntamento che racconta il ciclismo veronese da ben trentuno anni: quella che vedete è la copertina dell’almanacco 2025 del ciclismo veronese edizione numero 31. Racconta l'autore Luciano Purgato: «Quest’anno abbiamo voluto premiare la tenacia di Debora Silvestri (Laboral Kutxa...


“I coperchini. Anche qui il nome è locale. Sono i tappi a corona delle bibite, detti anche tappini o tollini a Milano, grette a Genova, fino a un misterioso sinàlcol a Parma, ma chissà in quanti altri modi li avranno...


Dopo la drammatica caduta al Giro di Polonia dalla quale per fortuna si è ristabilito dopo le non poche apprensioni tornando a salire nuovamente in bicicletta, non poteva che essere assegnato a Filippo Baroncini il 21° Premio Coraggio e Avanti,...


L’aggiornamento dei direttori di corsa dell’Emilia-Romagna, tenutosi a Bologna presso la sede della “BCC Emilbanca”, è certamente uno di quegli appuntamenti che lasciano soddisfatti per organizzazione, concretezza, serietà dei temi e qualità dei relatori, senza segni di polemica tranne...


Tanto sole ma anche tanto freddo hanno accompagnato la 4a edizione di Turin International Cyclocross. Al Velodromo Francone di San Francesco al Campo si è corsa la 2a  prova del Selle Smp Master Cross a cui hanno partecipato quasi 450...


Le maglie iridate degli junior Alessio Magagnotti e di Agata Campana, quelle tricolori di Giorgia Nervo, Maya Ferrante, Nicole Azzetti e Chiara Mattei. Il ciclismo trentino ha vissuto un 2025 esaltante, dando seguito a una tradizione radicata sul territorio: i...


«Un secolo di Forti e Veloci». È questo il titolo del libro celebrativo dei cento anni del Club Ciclistico Forti e Veloci, che ha chiamato a raccolta all’auditorium Sant’Orsola di Cirè di Pergine Valsugana tutti i propri atleti ed ex...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024