Basso: festa di compleanno e poi subito in ritiro

| 24/11/2009 | 12:25
Tra 48 ore Ivan Basso spegnerà 32 candeline sulla torta. Farà festa solo fino alla mezzanotte di giovedì: il giorno dopo per Basso e tutta la Liquigas - Doimo inizierà il ritiro invernale al Passo San Pellegrino, sulle Dolomiti.
Quello attuale è un Basso con abbronzatura da recenti vacanze alle Maldive. L’ha sfoggiata anche a Verona alla “Notte degli Oscar” di Tuttobici.  A Verona ha incontrato l’enfant du pays Damiano Cunego: non c’è stato match, bensì derby del fair play.
“Molti hanno enfatizzato la rivalità tra me e Damiano - ha dichiarato Ivan, vincitore di 24 gare tra i professionisti - facendola apparire aspra. In realtà siamo nemici sono sportivamente. Negli anni scorsi abbiamo avuto obiettivi coincidenti, logico che sia emerso antagonismo, ma mai cattiveria”.
Da un mese si parla del  possibile “matrimonio” nel 2011 tra Basso e Contador nella Samruk Kazina (ex Astana) o alla Liquigas-Doimo. Attualmente la Liquigas per i Grandi Giri ha come punte Basso, Kreuziger, Pellizotti, Nibali: si rischiano equivoci tattici. Per questo motivo c’è altresì chi suggerisce a Ivan di creare una santa alleanza con Cunego alla Lampre tra 14 mesi. Ivan dribbla con arguzia il ciclomercato: “Parlo solo del 2009 e del 2010”.
Non è terminato benissimo il 2009 per l’Italia. In particolare il Campionato del Mondo è andato male e nel post-gara il manager della Lampre, Beppe Saronni, ha criticato Basso e tutta la Nazionale italiana, rea di non aver spalleggiato Cunego.
“Saronni - ammette Ivan - ha ragione: nel finale io e gli altri azzurri siamo calati”. Ivan da 3 anni sostiene i test e programma gli allenamenti al Centro Mapei Sport di Castellanza (Varese). La scorsa settimana a Castellanza c’è stata una riunione importante; protagonisti Ivan, Aldo Sassi, responsabile Mapei Sport, Alberto Volpi, neo-direttore sportivo Liquigas, Paolo Slongo, preparatore atletico del team verde-blu.
“Abbiamo serenamente analizzato risultati e gare del mio 2009 – spiega Ivan  – riflettendo molto. Io ho vinto una sola gara, il Giro del Trentino. Ciò è dovuto anche alla smania da risultato: in diversi casi, per dare un colpo di spugna al ricordo dei 24 mesi di inattività agonistica, ho anche commesso errori d’esuberanza”.
Ivan era molto atteso nella lunga cronometro delle Cinque Terre al Giro d’Italia, praticamente una doppia cronoscalata. “In quella crono il vincitore mi ha distanziato di 1’50”. Per alcuni ho preso troppo. In realtà considerando le caratteristiche della crono sono stato bravo. Non eccezionale, tuttavia bravo”.
Il corridore lombardo è arrivato quinto al Giro e quarto alla Vuelta. “Nei due Grandi Giri in salita sono andato forte quanto chi ha vinto. E’ a cronometro che ho perso del tempo prezioso, per cui d’accordo con Liquigas e Centro Mapei cercherò di migliorare ulteriormente nelle sfide a tempo”.  
Finora l’uomo di Cassano Magnago ha trionfato in una sola grande gara a tappe: il Giro d’Italia 2006. L’edizione 2010 della corsa rosa sembra fatta per lui.
“Non posso promettervi di essere maglia rosa il 30 maggio per il semplice motivo che ancora non conosco il mio programma del 2010. Mi verrà  comunicato al Passo San Pellegrino”.
Poi però si sbilancia, fornendo un indizio importante.
“So che parteciperò a due grandi Giri a tappe”.
E’  evidente che i due lunghi cimenti dovrebbero essere Giro d’Italia e Tour de France. Il Giro per amor patrio e la Grande Boucle quasi. Basso al Tour si è consacrato campione giungendo terzo nel 2004 e secondo l’anno dopo. Nel 2009 la scelta della Vuelta come secondo grande Giro è stata fatta anche in funzione del Mondiale di Mendrisio con percorso adatto a Ivan. Nel 2010 quale convenienza avrebbe Basso a spostare preparazione o obiettivi fino a settembre senza poi avere chances nel Campionato del Mondo in Australia che si preannuncia per velocisti?
La Liquigas rimarrà in ritiro fino al 4 dicembre: “La Cannondale mi ha preparato una mountain bike dotata di pneumatici chiodati: farò numeri su neve e ghiaccio. Il fuoristrada mi è sempre piaciuto e tra gli allievi ho vinto tanti ciclocross”.

da Tuttosport
a firma di Alessandro Brambilla
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