Fanini: non spegnere i riflettori sulle morti dello sport

| 13/08/2009 | 14:18
Ivano Fanini torna a parlare di doping e dintorni: «Dopo la morte del 23enne Fabio Fazio e del calciatore 26enne dell’Espanol, Dany Jarque, è morto anche il 19enne ucraino Shapoval. Chiedo di far luce a 360° su queste vicende perché non è possibile che in 15 giorni muoiano 3 giovani e sani atleti. La cosa più grave è che ho la sensazione che le giustificazioni addotte per ognuna di queste tragedie siano, per ora, a mio parere incomplete e discordanti tra loro. E’ triste da dire, ma con la pericolosità dei prodotti circolanti oggi, c’è da aspettarsi che in qualche modo siano responsabili di queste morti improvvise. Sicuramente non sono la causa scatenante, come nel caso della caduta di Shapoval, ma ritengo che, seppur in modo indiretto, creino dei tali sconvolgimenti e sovraccarichi nell’organismo per cui ogni trauma o altro imprevisto, porti sempre al peggior epilogo possibile. Negli ultimi anni i morti in tutti gli sport sono centinaia e centinaia, roba da perdere il conto. Anche tra le mie squadre sono passati sei atleti che oggi non ci sono più e quindi parlo perché non voglio che queste fatti passino inosservati o vengano subito dimenticati, dopo lo scalpore di qualche giorno sui giornali. E’ ora di smetterla con questo modo di fare sport. Prima il cordoglio di tutti quando qualcuno muore ma poi la fretta di buttarsi tutto alle spalle, per continuare a fare i propri comodi».

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COMMENTI
13 agosto 2009 18:45 serbis69
Ho riflettuto a quanti corridori sono morti negli ultimi anni ed in effetti ho perso il conto. Se poi penso che alla maggior parte di corse in Italia non c'è l'antidoping e quando c'è stato qualche controllo a sorpresa e parlo anche degli anni passati, più di una volta ho sentito vociferare nell'ambiente delle squadre dilettantistiche che a certe corse dove ci sarebbero stati dei veri controlli a sorpresa, la squadra di Scinto e Citracca, pur iscritta, non si è presentata al via della gara. Tutte queste cose mi fanno veramente pensare e soprattutto preouccupare per il futuro del ciclismo....

...basta!
13 agosto 2009 19:12 dega
...e anche stavolta sono riusciti a parlare di doping!
complimenti signori, questo sicuramente è il modo migliore per "salvare il ciclismo"!

13 agosto 2009 20:15 Scientist85
Certo che Fanini pur di far parlare di sè è pronto a speculare pure sulle disgrazie, XXXXXXXX! Shapoval è morto x le conseguenze di una caduta, Fazio e Jarque sono deceduti per cause naturali che succedono spesso nella vita di tutti i giorni, queste sono tragedie che nessuno si augura e che chiunque vorrebbe evitare, con questo non voglio dire che i dirigenti sportivi delle squadre siano degli angeli, però ci vorrebbe un pò di cautela, specialmente quando si tratta di gente che è mancata improvvisamente.

13 agosto 2009 21:00 Bastian
alcune volte il tuo grande fanini sostiene argomenti infondati...non credi che sia proprio lui a voler farsi pubblicità per fama e per vedere una sua foto accanto a un maxi articolo...alcune cose saranno pure vere...ma secondo me alcune volte forza troppo la mano per mettersi in evidenza...

A TUTTI QUELLI CHE DIFENDEVANO FANINI....
13 agosto 2009 21:32 asia
Nei commenti di qualche giorno fà leggevo tutti complimenti ed elogi a Fanini...ma vi rendete conto di chi è questo e cosa fa per il ciclismo?LA DISTRUZIONE...non si può passare sopra alla morte ,al dolore delle famiglie pur di farsi noto,di farsi pubblicità...altro che amore,vita....VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E mi stupisco vengano pubblicati questi interventi...dove stiamo finendo?????da noi caro Fanini esiste l'ufficio per lavoratori...mettiti in lista per un'altro lavoro che è meglio per chi ama il ciclismo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Daccordo con i precedenti post (ma solo in parte)
13 agosto 2009 22:11 Bartoli64
Questo perchè non bisogna essere dei professori di statistica per capire come le cause di morte fra i ciclisti (siano pur essere 'naturali') siano di gran lunga superiori a quelle di qualsiasi altra comunità.
Se, infatti, si ipotizza solo un semplice rapporto fra la 'popolazione' dei ciclisti agonisti e la popolazione 'normale', si noterà subito come fra i primi la percentuale dei decessi sia - di gran lunga - superiore.
p.s. lo aveva notato anche il Giudice Guarrinello durante la sua inchiesta sul calcio.
Ma allora, mi domando, lo sport fa così male o c'è qualcos'altro sotto?

Ho già 2 commenti.....
13 agosto 2009 22:39 trentiguido
Ora non mi ricordo bene le frasi esatte, ma sicuramente oltre a dire VERGOGNA Fanini che nemmeno davanti a delle disgrazie hai rispetto per le famiglie, ho la conferma che forse non si ricorda cosa i suoi corridori "puliti" portano scritto sulla maglia!!!! La rilegga e rifletta ora non mi fà più rabbia leggere i suoi commenti mi fà compassione!!! VERGOGNA!!!!!!!

che.. coraggio
13 agosto 2009 23:00 claudino
ma che fegato puo avere...questo essere nn ho parole

fanini
13 agosto 2009 23:27 LORY
ma basta!!! e' vergognoso!!!
siete delle persone malate! siete sciacalli che speculate sulle disgrazie!!
basta!!!!!! vergognatevi...

il mondo alla rovescia
14 agosto 2009 11:00 supercar
Povero Fanini. Secondo me il tuo impegno ed il tuo coraggio è inutile perchè questo ambiente ragiona al contrario. Chi si ribella di fronte a queste tragedie assurde viene bastonato. Sembra quasi che la gente voglia mantenere il marcio che c'è nel ciclismo. Sono tutti pronti a trovare giustificazioni "naturali" per una morte a 20 anni di infarto o altro, in soggetti supercontrollati fisicamente e che hanno idoneità a fare i professionisti. Vi sembra normale? o c'è una sorta di criminalità intellettuale nel dire: vabbè doveva succedere! Era il suo destino! Qui gli unici a speculare veramente, inteso come guadagnare a fare soldi, sono i dirigenti che continuano a far finta di niente. Che speculazione sarebbe quella di Fanini, di prendersi tutti questi insulti! Bah! riflettete su questo e vederete che anche voi darete ragione a Fanini, soprattutto se i morti fossero vostri cari.

14 agosto 2009 15:16 pickett
Cos'avrà detto Fanini di così terribile e vergognoso,non sono proprio riuscito a capirlo;mi sembra invece che ci sia gente che non aspetta altro che leggere una sua dichiarazione per saltargli addosso.

per scientist85 e asia
17 agosto 2009 18:41 roger
Scientist85 ma quali cause naturali? Ti pare che morire a 20 anni, oltretutto un atleta controllato a livello medico si possa archiviare con la frase cause naturali? Ma se fosse tuo fratello accetteresti così passivamente la chiusura del caso? E allora è giusto quello che dice Fanini, non è possibile accettare tutto con facilità. ASIA e gli altri blogger che date addosso all’unica voce contraria alla massa e che vuole veramente bene al ciclismo, vi dovreste vergognare!

Fanini e la pubblicità
17 agosto 2009 18:47 serbis69
Fanini è il patron del team più vecchio in attività e nel quale sono passati oltre 4.000 atleti di tutte le categorie, allora dobbiamo solo elogiarlo, tanto più che non ha paura di parlare e dice la verità che fa male ma che è costruttiva. E allora non ha alcun bisogno di farsi pubblicità, come alcuni hanno scritto. Questa motivazione l'ho sentita dire molte volte anche in passato da parte di corridori trovati dopati e che lui accusava. Ma è sempre la solita scusa di chi non sa cosa rispondere alle sue giuste parole.

per claudino
18 agosto 2009 16:11 libero2
Sei tu e gli altri commentatori contro Fanini ad avere coraggio nel farlo perchè contrastare uno dei pochi che lotta contro il doping. Questo significa voler continuare a mantenere tutto com'è e quindi continuando a vedere le morti assurde che accadono e gli atleti dopati. Allora fate una bella riflessione e cambiate parere. Forza fanini, vai avanti così!

nuovo blogger
19 agosto 2009 15:28 marcopolo
Sono un appassionato di ciclismo e spesso leggo il vostro sito. Ultimamente mi ha molto colpito questa notizia e la replica di Paolo Broggi e per questo mi sono appositamente registrato. Mi dispiace per i pochi blogger contrari a Fanini perchè si sbagliano profondamente o perchè forse sono vicini alla squadra dove sono morti i due atleti. Tuttavia Fanini ha ragione quando dice che bisogna indagare a fondo e non lasciarsi cadere tutto alle spalle.
Sono veramente troppi i morti nel ciclismo ed i casi di doping continuamente scoperti. Credo anch’io che Fanini non parlerebbe se non succedessero le tragedie o i casi che sono sulle cronache ogni giorno. Da quello che ho letto, lui sostiene che sono ancora pochi quelli che vengono alla luce e quindi figurarsi se saltasse fuori ancora altri brutti fatti.

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