Per Uci e Ernst&Young il ciclismo sta bene. Ma...

| 02/07/2009 | 21:05
Ogni anno, lo studio Ernst & Young (E&Y) fornisce all’Uci un rapporto sulla situazione economica del gruppo professionistico : un documento che si basa soprattutto su indicatori quali l’evoluzione del budget delle singole squadre e quella dei salari dei corridori.
Il rapporto stilato dalla E&Y è realizzato nel quadro del mandato di supervisione delle squadre professionistiche che è stato conferito dalla stessa UCI.

Ecco al riguardo il comunicatoemesso dall’Uci:
Lo studio si basa sull’analisi di dati raccolti dal 2003 al 2009 e in particolare dal 2005 in poi, quando è stato introdotto il ProTour. In questo periodo il budget delle formazioni professionistiche (ProTour e Professional) è passato da 160 milioni di euro nel 2003 ai 235 del 2009, con un aumento del 46%.
Per i team ProTour la cifra è passata da 140 a 182 milioni di euro, con un incremento del 30%, mentre è ancora maggiore per quel che riguarda le squadre Professional (da 22 a 52 milioni di eruo).
Un aumento costante, quindi, a fronte di una diminuzione delle formazioni ProTour e di un controllo sempre più rigoroso che porta alla concessione delle licenze ProTour o allo status di Professional Team. In totale, il numero delle formazioni censite dall’Uci (comprese le Continental) è passato da 126 nel 2003 a 172 quest’anno.

Il rapporto della E&Y dimostra che l’innalzamento dei budget vale per tutti : il più piccolo budget di ProTour era nel 2003 di 673'000 Euro ed è oggi di 3,7 milioni di euro. Per i Team Professional il passaggio è stato da 438'000 a 920'000 Euro.
I corridori sono tra i priincipali beneficiari della diminuzione progressiva delle squadre dalle possibilità economiche non ben definite, mentre aumentano le società con una struttura solida, soprattutto dal punto di vista finanziario.
Altra constatazione interessante : l’aumento dei budget dei team di ProTour non ha condizionato quelli delle formazioni Professiional.

Il salario medio di un corridore è passato dai 70'000 euro del 2002 ai 136'000 di oggi, media tra i 60.000 medi di un corridore di team Professional  e i 190.000 di un atleta di team ProTour.
Questo significa che i corridori guadagnano bene o molto bene e che la percentuale di coloro che sono in precaria situazione economica è irrisoria.

Crescono quindi gli stipendi e, neoprofessionisti a parte, non c’è più alcun corridore di queste due categorie che guadagni il minimo sindacale, mentre quattro anni fa metà del gruppo era fermo a questa soglia. Questo risultato è figlio anche dell’accordo raggiunto e fortemente voluto da AIGCP e CPA.
Il rapporto in questione, quindi, fornisce l’immagine di un ciclismo in buona salute, anche grazie alla riforma voluta dall’Uci, che va nel senso della cancellazione di ogni disparità. Il ciclismo sembra essere poco toccato dalla crisi economica mondiale, anche se l’Uci resta quanto mai vigile sull’evoluzione della situazione globale.

Jonathan Vaughters, presidente della AIGCP, ha accolto con favore questo rappoirto : «Fa piacere constatare i progressi compiuti negli ultimi dieci anni. Il ciclismo resta lo sport che offre il miglior ritorno agli investitori e in futuro dovremo essere capaci di attirare ancora maggior pubblico e sponsor. È necessario proseguire su questa strada».

Cédric Vasseur, presidente del CPA, aggiunge: «Questo rapporto mi conforta. I corriidori evidentemente hanno raccolto i frutti delle loro battaglie. E sono fiducioso anche per il futuro, in una evoluzione verso l’alto degli stipendi più deboli : per questo vogliamo negoziare con le parti in causa un aumento dello stipendio minimo».

Nota : Fin qui  il comunicato dell’Uci. Ma gli uomini di Aigle e quelli della Ernst & Young hanno sottovalutato l’Italia. Volete che nel paese nel quale nessuno perde mai le elezioni («rispetto alle regionali del 1934 o alle circiscrizionali del 1960 abbiamo tenuto bene» è la frase più pronunciata dalle nostre parti) qualcuno si faccia incantare dai dati sciorinati in questo comunicato ? Troppo facile fare i paragoni fare l 2003 e il 2009, quando addirittura c’è di mezzo una decisione epocale, allo stato dei fatti, come la nascita del ProTour. Nessun dato, nessun confronto fra 2008 e 2009, nessuna considerazione sugli sponsor che – a tutti i livelli – stanno giocando al ribasso e mettendo in difficoltà molti team manager, nessun riferimento ai tanti, troppi sponsor che in questi anni hanno lasciato il ciclismo. Troppo comodo, concedetecelo, anche definire infinitesimale la percentuale di squadre in difficoltà : i 23 corridori della Amica Chips (che proprio dalla Ernst & Young aveva avuto il benestare per iniziare la sua avventura tra i Professional Team) sono tutt’altro che un’entità infinitesimale. E se è vero che i corridori guadagnano di più, è anche vero che il numero di corridori per ogni singola squadra cala decisamente anno dopo anno.
E ancora troppo comodo è citare solo di passaggio l’aumento delle formazioni Continental, senza fare alcun riferimento agli stipendi di questi corridori, alle condizioni economiche di queste società e alla loro solvibilità. Troppo comodo nascondersi dietro ad un numero – 172 – che suona bene ma in certi casi suona anche a vuoto.
E infine, nessun riferimento al numero sempre crescente, quello sì, di corse che spariscono dal calendario internazionale, in molti casi stroncate proprio dalla nascita del ProTour.
A noi, da questo rapporto, sarebbe piaciuto sapere altro. Ma evidentemente all’Uci e alla Ernst&Young non la pensano allo stesso modo. E sicuramente rispetto al 1903 – tanto per restare in tema di Tour – il ciclismo di oggi è più ricco. Contenti loro…
Paolo Broggi

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COMMENTI
magari!!!!
3 luglio 2009 09:56 verita
Per tutti quelli che leggeranno quest'articolo: per quanto riguarda i corridori italiani posso con assoluta certezza che il contratto minimo nelle squadre professional e' dal 2009 27,500 euro e l'80 % dei corridori guadagna quella cifra magari solo avvicinarsi ai 60000 medi dichiarati nell'articolo!!!! nelle protour la media si aggira ai 50/60 mila euro!! All'estero so che gli stipendi sono mediamente piu' alti del 30%!
p.s. ovviamente diluca petacchi basso ecc. guadagnano molto di piu'!

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