Libri. Titta Pasinetti, un inviato davvero speciale

| 27/06/2009 | 08:59
Titta Pasinetti è un inviato molto speciale. Che manca tanto a noi e al ciclismo. Perché ha scritto di tanto, forse di tutto, ma per le due ruote ha sempre avuto un amore speciale. E questo libro,c è una piccola antologia degli articoli scritti per il Giornale da Titta Pasinetti.
Apre la sezione “Gli amici ricordano Titta”, con gli articoli che Cristiano Gatti sul Giornale e Marco Brizzi e Gigi Riva sull’Eco di Bergamo, gli dedicarono quando ci lasciò il 12 aprile 2003.
Poi i “pezzi” di Titta: calcio, cronaca, personaggi, Olimpiadi, Festival di Sanremo, ma soprattutto ciclismo.
Chiappucci, Bartali, Bugno, Martini, Pantani, Obree, Indurain e tanti altri, Giro e Tour e grandi classiche del Nord, fino al doping, che Titta portò nel 1994 sulla prima pagina del Giornale.
E il calcio: Capello, Buffon, Galeone, Maldini, Ferlaino che fa crollare il Napoli, l’”ubiquo” Matarrese, e ancora il Festival di Sanremo con Chiambretti, Patty Pravo e la Marini, il ritorno di De Mita in politica (quello del 1996…), la Porto Cervo della p.r. Santanchè e le Universiadi di Nebiolo, la cronaca milanese con il barbone artista e i giri notturni nel parco.
Fino all’ultimo articolo, del novembre 2002: una lettera al Direttore in cui, dalla “prima” del Giornale, racconta il suo male e le “false illusioni”  della lotta al cancro.

“Ci vorrebbe un giornale che parla toscano, quel fiorentino dolce, scanzonato ma lieve, che pare sfiorare le cose, che dipinge anche le più cupe con l’acquerello. Perché Nonno Alfredo dice con le pause, i silenzi, i discorsi a due voci, con l’intensità e la rarefazione delle parole. Dalla sua anedottica esce tutto chiarissimo, proprio come dai racconti di un nonno, che insegna senza voler insegnare.”
(da un articolo di Titta Pasinetti su Alfredo Martini, Il Giornale, 8 settembre 1992)

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