Tragedia nel ciclismo femminile: muore Zinaida Stahurskaia

| 26/06/2009 | 10:14
Zinaida Stahurskaia, 38 anni originaria di Vitebk, campionessa del mondo a Plouay (Fra) nel 2000 e vincitrice del Tour de France 2002 in maglia Chirio Forno d'Asolo è deceduta ieri pomeriggio in allenamento mentre rifiniva la preparazione in vista del campionato nazionale in programma domani a Minsk. La fine della campionessa bielorussa è stata a dir poco orribile.
      Erano circa le 15 circa quando Zina, ad una ventina di km da Minsk, stava pedalando dietro macchina. All'improvviso dall'opposto senso di marcia una jeep ha invaso la corsia. Accortosi del pericolo la persona che guidava l'auto nella cui scia si trovava Zinaida, è riuscito ad evitare l'impatto, ma la povera Stahurskaia che pedalava a testa bassa è stata centrata frontalmente ed in pieno dalla grossa autovettura. La scena che si è presentata ai primi soccorritori è stata terribile.
      La notizia è rimbalzata immediatamente nell'ambiente mondiale del ciclismo femminile. Nonostante la sua carriera fosse stata segnata da una lunga squalifica per doping terminata nel giugno 2007, il team manager Franco Chirio dalla Lituania la ricorda così: "Con noi aveva vissuto un periodo di grazia. Vestì la maglia gialloverde nelle stagioni 2002, 2003 e 2004. Il primo anno vinse 11 gare e subito il Tour dove conquistò anche la maglia del Gpm e della Combinata, finendo seconda al Giro di Toscana e del Trentino come al Giro d'Italia da dove però s'impose nella classifica a punti ed in quella del Gpm. Alla Chirio Forno d'Asolo ha regalato 28 vittorie e quasi tutte di grande caratura e prestigio. Per come interpretava la gara e come correva, mai fuori dalla prime 4-5 posizioni, praticamente faceva squadra da sola, non perché ora non è più con noi, per me è stata la più forte di tutti i tempi".
      Oltre che per il team piemontese-veneto Zinaida Stahurskaia aveva corso in Italia per l'AccaDueO, Fanini, Gas, Bianchi Aliverti e Fenix di Prato.
      Aveva vissuto parecchi anni in Toscana, tra Prato e Pistoia. Nel nel 2005 arrivò la squalifica di 2 anni per doping: venne trovata positiva il 16 luglio(anabolizzanti) dopo la vittoria a Cento (Fe) nel Gp Carnevale d'Europa, e successivamente fallì altri due test: il 31 luglio al Giro di S.Marino e il 7 agosto al Giro del Bochum. Trovate tracce di anabolizzanti (stanozololo) e testosterone. Non fu il primo stop. Nel 2001 quando vinse il Giro d'Italia Lady poi tolto, scontò quattro mesi di sospensione per positività a un prodotto diuretico non consentito riscontrato proprio durante una tappa del Giro d'Italia. Stahurskaia ammise di aver assunto il prodotto per dieci giorni per perdere peso, ma senza sapere che comparisse nella lista dei farmaci interdetti dall'Uci. Anche per le squalifiche subite e le vicende in cui era rimasta coinvolta Stahurskaya non ha più trovato una società disposta a tesserarla in Italia. Il 5 dicembre del 2006 a seguito di una perquisizione da parte dei Nas nella propria abitazione le erano stati trovati anabolizzanti e prodotti vietati.
      A suo carico dalla Procura di Pistoia era stato aperto un fascicolo per ricettazione. Era al centro di un traffico di sostanze dopanti tra Pistoia e la Russia che alimentava il mercato nero tra Dilettanti, Cicloamatori e Professionisti del pedale. Si giustificò sostenendo che erano medicinali per i propri cani.
      Sposata all'ex convivente, lo scorso anno era stata notata col numero sulla schiena ad una competizione cicloamatoriale disputata a Casalguidi in provincia di Pistoia. Sulle strade toscane l'avevano vista allenarsi per preparare il mondiale di Varese.

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COMMENTI
Onore alla più forte
26 giugno 2009 10:34 lgtoscano
Leviamoci il capello per questa grande campionessa, ho avuto il piacere di conoscerla......lei era veramente grande, fisico ecezzionale da atleta, da vera ciclista come pochissime nell'ambito femminile.
Credo che tutti quegli errori che ha fatto sono dovuti solo per le brutte compagnie che ha avuto, compagni e direttori sportivi che la hanno usata per propri interessi, ma lei era una vera CAMPIONESSA, troppo sola....... buona e si fidava di questi personaggi ambigui.

CIAO BIONDA
26 giugno 2009 11:58 stebar
In gruppo sentiremo la tua mancanza
ci mancheranno i tuoi nomignoli che avevi dato a tutti
e soprattutto un sorriso che non negami mai a nessuno.
Faccio le mie sentite condoglianze alla famiglia e al compagno.
Ciao da un amico di allenamento.

condoglianze....
26 giugno 2009 12:46 Dmz
le più sentite condoglianze,da parte di tutti gli amici del mondo ciclistico,e da parte della F.C.I.

ciao Zina
26 giugno 2009 17:04 roger
Come tutti aveva fatto degli errori, ma era una grande donna oltre atleta. Mi ricordo quando vinse il Mondiale che correva con Brunello Fanini, e la sua dedica fu per Michela anche lei scomparsa in un incidente stradale al culmine della sua carriera. Era una persona fantastica e sensibile che mancherà a tutti. Purtroppo ha una figlia di 20 che resterà sola, a lei vanno le mie preghiere e tutto il mio cordoglio.

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