Editoria: arriva in libreria una nuova opera dedicata a Coppi

| 28/04/2009 | 12:31
Nella centesima edizione del Giro d’Italia e in occasione della tappa Cuneo-Pinerolo (19 maggio 2009) Paolo Alberati dedica un ricordo speciale al ciclista che ha fatto la storia di questo sport, un racconto a tutto tondo sia del Fausto Coppi più privato che del personaggio pubblico, icona del progresso sociale ed economico dell’Italia del dopoguerra che, insieme al rivale storico Gino Bartali, ha scritto alcune delle pagine più esaltanti della Ricostruzione italiana.
Questa biografia, scritta con la confidenziale partecipazione dei figli Marina e Faustino e di molti dei protagonisti dello sport italiano di allora, seguendo l’ordine cronologico degli eventi e delle vittorie sportive, svela importanti particolari inediti della vita del campione, documentati da ricerche storiche approfondite, rare fotografie d’epoca, immagini curiose e inedite, figurine e cartoline frutto di anni di ricerche e collezionismo.
I gregari di sempre, Sandrino Carrea ed Ettore Milano, insieme agli avversari di allora, per la prima volta ricordano al lettore le vicende più importanti e private della vita del campione, compreso il suo rapporto con la seconda moglie Giulia Occhini, detta la “dama Bianca”.
Nel libro si racconta del “Coppi senza bici”, l’uomo in guerra in Africa, e poi del campione irresistibile, il primo ciclista al mondo a capire l’importanza del supporto della medicina per migliorare le prestazioni atletiche e che, in tempi non sospetti, ricorre a pratiche mediche di cui in questo libro, in prima persona, rivela ogni particolare.
Il racconto segue passo dopo passo la vita del campione, sino all’ultima battuta di caccia quando contrae la febbre malarica e a soli quarant’anni sorprende il mondo con una morte improvvisa e prematura.
Oggi più che mai diventa significativo ricordare un uomo che ha saputo portare il prestigio dell’Italia all’estero, che ha incarnato il mito di un paese che non si arrende, ma che lotta e vince e ritrova la sua identità.
Il 2 gennaio del 2010 ricorrerà il cinquantesimo anniversario della scomparsa del grande campione, primo al mondo a riuscire nell’impresa di compiere la storica doppietta Giro-Tour, replicata addirittura nel ’49 e nel ’52, conosciuto come “l’uomo solo al comando” da quando nella tappa Cuneo-Pinerolo del ’49 riuscì a portare a termine una fuga leggendaria di 190 chilometri, relegando Bartali al secondo posto con 14 minuti di ritardo. Dal 1940 detiene il record (ancora imbattuto) di più giovane vincitore del Giro d’Italia (ventun’anni non compiuti), poi ribadito con altre quattro vittorie (1947 - 1949 - 1952 - 1953), due Tour de France vinti, nel 1949 e nel 1952. Suo anche il record dell’ora (45,872 i chilometri percorsi) stabilito nel 1942.
 
Paolo Alberati, nato a Perugia nel 1973, è giunto alla realizzazione di questo libro attraverso un percorso singolare e ricco di esperienze. Ciclista professionista corre il Giro d’Italia dove incontra personalmente Bartali. Così Alberati ripercorre in allenamento le stesse strade e studia al contempo la biografia del grande corridore venendo a conoscenza di storie affascinanti che danno vita al suo primo libro Gino Bartali, mille diavoli in corpo (Giunti 2006).
Come lui stesso sostiene non si può essere appassionati di Bartali senza essere tifosi innamorati di Coppi: e così, sulla scia di quella prima pubblicazione, nasce questo libro su Fausto Coppi.
 
Fausto Coppi
Un uomo solo al comando

di Paolo Alberati

Giunti Editore
pagine  192
€ 16,50
in libreria dal 29 aprile
Copyright © TBW
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