Mentre si prepara all'ultimo giro di giostra - appuntamento da martedì 18 alla Sei Giorni di Gand, che disputerà in coppia con Jasper De Buyst - Elia Viviani è impegnato a disegnare in queste ore il proprio futuro.
E sono due le strade che lo vedono impegnato, non certo strade divergenti ma che possono essere percorse contemporaneamente: come ha anticipato infatti Ciro Scognamiglio su La Gazzetta dello Sport, nel consiglio federale in programma sabato 22 novembre verrà definito l’ingresso del Profeta nei quadri della Nazionale.
Per il campione veronese, che ha chiuso ufficialmente la carriera conquistando per la terza volta il titolo mondiale dell'eliminazione, si prefigura un ruolo dirigenziale più che tecnico, molto vicino alla figura del presidente federale, di sicuro non un ruolo da ct della pista perché il progetto Los Angeles 2028 è ufficialmente partito con lo staff attualmente al lavoro, confermatissimo.
La seconda strada porta alla Ineos Grenadiers: Elia è stato in Gran Bretagna nei giorni scorsi per partecipare alla festa di addio di Geraint Thomas, ha corso con il team dal 2015 al 2017 e poi dal 2022 al 2024 e per lui potrebbe esserci un ruolo nello staff che Sir Dave Brailsford sta ricostruendo, ancora da vedere se con un ruolo strettamente tecnico o da consulente a tutto campo. Un ruolo, comunque, che non sarà incompatibile con quello della nazionale.
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