
“Black and White”: bianco e nero, i colori dei telai delle due biciclette, i colori della pelle dei due uomini, i colori delle montagne che circondano il Lago di Losanna, i colori di un’anima senza sfumature, forse la stessa incapacità di accogliere sfumature, o bianco o nero, o di qua o di là, schierati, opposti, oppure, invece, proprio il bisogno, la necessità, l’urgenza, l’esigenza di conciliare, affiancare, fraternizzare, uomini e biciclette, le biciclette sono a scatto fisso, abbiamo voluto la bicicletta e allora pedaliamo. La foto di Yulia Raneva, russa di San Pietroburgo, è a colori.
“Precious Cargo”: carico prezioso, quello che sbilancia la bicicletta a sinistra, due cani, due cani passeggeri, a spasso per le vie di Firenze, magari era da tanto tempo che ne sentivano parlare e avevano proprio la voglia, o almeno la curiosità, di esplorare il centro cittadino, il borgo storico, i palazzi rinascimentali, il selciato stradale, le vetrine di negozi e botteghe, o semplicemente altre biciclette e altri preziosi carichi, qui una ciclista impegnata a dribblare passanti e turisti. La foto di Greg Bolger, canadese, è in bianco e nero, il bianco che più candido non si può, della pelliccia dei cani, il nero a cominciare da quello dei copertoni.
“Black and White” e “Precious Cargo” sono due delle fotografie che hanno vinto l’edizione 2024 del concorso internazionale “24 Scatti Bike”, organizzato dall’associazione Aeneis 2000, la sede a San Vito dei Normanni (Brindisi) con esposizioni itineranti, la prossima nel Museo civico di Bracciano (Roma) durante la Festa del Turismo Lento, da venerdì 3 a domenica 5 ottobre (l’inaugurazione venerdì 3 alle 18). In questa occasione i 24 scatti saranno dedicati all’Africa, anche in coincidenza (dalle 18.30 nel Chiostro degli Agostiniani) con la presentazione di “Strade nere” (Ediciclo), in cui Marco Pastonesi racconta 100 storie di ciclismo africano e in Africa, accompagnato da Gian Michele Montanaro alle percussioni e al canto.
“24 Scatti Bike” è nato una quindicina di anni fa: “Fatale l’incontro con Eben Weiss, autore del libro ‘Snob Bike’, manifesto per un nuovo ordine universale della bicicletta – racconta Vincenzo De Leonardis dell’associazione Aeneis 2000, giornalista, organizzatore e curatore di mostre -. Scese dall’aereo, ritirò la bici pieghevole, pronto a esplorare il paese dei nonni materni, sorpreso per l’accoglienza, l’ospitalità, i luoghi, l’atmosfera. Weiss, blogger sul ‘New York Times’, ha catalogato il mondo di chi va in bici, analizzando mezzo e pratica. Chi per sport e chi per arte, conformismo ed eccentricità, sopravvivenza e stile di vita, oppure soltanto per essere… snob. La bici in Puglia era considerato il mezzo dei poveri, il più semplice, il più economico, il più popolare. Oggi invece ha assunto mille diverse sfumature”. Una bici, comunque, può cambiare la vita: “A me è successo proprio così – spiega De Leonardis -. La bici diventa l’espressione del proprio carattere”. Anche attraverso una foto.
La Festa del Turismo Lento è un progetto dell’associazione Ti con Zero ETS / Cammino dei Vulcani, con la collaborazione del Museo civico e della Biblioteca civica e il patrocinio del Comune di Bracciano, Parco regionale naturale Bracciano-Martignano, Parco regionale naturale Marturanum, Parco regionale naturale di Veio, Consorzio del lago di Bracciano, e il contributo di tante associazioni del territorio. Il programma completo si può consultare sul link https://www.camminodeivulcani.it/index.php/2025/09/22/festa-del-turismo-lento-calendario
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