
Vito Ditano ha scritto pagine bellissime nella storia della Cicli Guerciotti e del Gruppo Sportivo attualmente denominato Fas Airport Services-Guerciotti-Premac. Vito ora è lassù in cielo e continua a incitare i ragazzi del team di Paolo Guerciotti. Non verranno dimenticate le maglie da Campione del Mondo che Di Tano ha conquistato nel 1979 a Saccolongo (Padova) e a Lembeek (Belgio) nel 1986.
Il presidente del Museo del Ghisallo, Antonio Molteni e Carola Gentilini che ricopre la carica di direttore hanno voluto ricordare la figura di Vito Ditano uomo e atleta. All’incontro presso l’auditorium del Museo, con la conduzione di Alessandro Brambilla, hanno partecipato Sara, Maria Grazia e Alessandro, figli di Vito, e la famiglia Guerciotti. All’evento sono intervenuti amici di Vito e della Cicli Guerciotti, e naturalmente anche dei campioni.
Vito Ditano, classe 1954, è approdato alla squadra Al Hof-Guerciotti (era così denominata) nel gennaio 1978. Proveniva dalla Fiorella Mocassini. “Me lo presentò Pagni, patron della Fiorella – ha spiegato Paolo Guerciotti al pubblico del Ghisallo – e decisi d’inserirlo in squadra. Nel gennaio 1978 Vito arrivò 5° al Mondiale di Amorebieta; fu l’inizio di una serie di grandi risultati”.
Va sottolineato che Vito ha corso per 13 stagioni nel team di patron Guerciotti, fino al febbraio 1990. Nel post-carriera agonistica, dopo un periodo da commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclocross, è tornato alla squadra di Guerciotti (a lungo denominata “Selle Italia-Guerciotti”) per fare il direttore sportivo. Da ds sono state 25 le sue stagioni nel team di milanese. L’ultima da ds è stata la 2023-24, il primo inverno con denominazione Fas Airport Services-Guerciotti-Premac.
Naturalmente quando si parla di Vito Ditano 2 volte Campione del Mondo e vincitore di 6 titoli italiani, i numeri possono passare in 2° piano: l’uomo ha superato il campione. “Effettivamente – ha ammesso Paolo Guerciotti – Vito è diventato come un mio fratello per me”. Alessandro e Micaela (“Miki”), figli di Paolo Guerciotti, hanno raccontato le loro esperienze prima da studenti poi di giovani dirigenti d’azienda e team accanto a Vito Ditano. I figli del bi-Campione del Mondo, Sara, Maria Grazia e Alessandro, hanno proposto una serie di aneddoti. Maria Grazia ha tracciato il profilo di papà Vito con eleganza. Alessandro Di tano, ora 42enne, è stato corridore della Selle Italia-Guerciotti con svariate vittorie compreso il Campionato lombardo elite.
Gibi Baronchelli, presente al Museo del Ghisallo, è stato pure testimonial Guerciotti. Gibi da professionista ha gareggiato su bici Guerciotti nel 1979, l’anno di appartenenza alla Magniflex-Famcucine. Baronchelli è di Arzago d’Adda per molti anni ha avuto Ditano, di Arcene, vicino di casa. “Io e Vito ci allenavamo frequentemente insieme – spiega Baronchelli – e vi assicuro che spesso è stato lui a dare consigli a me. Vito mi ha insegnato ad esempio ad avere più cambiamenti di ritmo in gara. Grazie ai suoi consigli nella stagione 1980, la migliore per me, ho vinto 20 gare in linea”. Ci sono stati anche interventi dei giornalisti Andrea De Luca (Rai) e Nino Minoliti (La Gazzetta dello Sport), di Stefano Pedrinazzi (presidente Comitato Lombardo FCI). Al Ghisallo hanno avuto spazio pure Gioele Bertolini e Sara Casasola, corridori che grazie ai consigli di Vito durante l’appartenenza alla squadra crossistica Guerciotti hanno migliorato il proprio bagaglio.
Damiano Grego al Mondiale di Lembeek ’86 giunse 5°. “Ero un avversario di Vito – fa notare il crossista vicentino – però con la sua famiglia avevo un rapporto stupendo. In una gara a Mogliano Veneto nel 1987 io ero al comando e Vito m’inseguiva. Suo figlio Alessandro mi incitò, dicendomi di insistere perché suo padre era in rimonta. Incredibile, Alessandro Ditano mi esortò a vincere davanti a papà. E io vinsi”. Vito aveva un sogno: “Da ds – ha aggiunto Alessandro Guerciotti – Vito sperava di vincere Campionato del Mondo e Campionato d’Europa. Ci siamo riusciti grazie a Mattia Agostinacchio nella stagione invernale 2024-25. Vito non era già più il nostro ds, si stava curando. Però è merito suo se abbiamo ingaggiato Mattia Agostinacchio. E se la nostra squadra continua in generale ad ottenere grandi risultati nel cross il merito è di Vito Ditano: ha seminato bene”.
La bici di Vito vincitore nel Mondiale di Lembeek 1986 verrà esposta al Museo del Ghisallo. Gli sportivi che saliranno alla Madonna del Ghisallo potranno ammirare anche la Guerciotti con cui Mattia Agostinacchio ha trionfato nel Mondiale Juniores 2025. “Per i nostri corridori della Fas Airport Services Guerciotti Premac – annuncia Micaela Guerciotti – abbiamo preparato un nuovo modello di bici. E’ la “Vito”, in onore di Vito Ditano, verrà utilizzata nella stagione 2025-26”.
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