
Sorride Tadej Pogacar e si diverte, quando sulle strade di Kigali incontra i ragazzi e i bambini che lo chiamano. Le strade sono buone e i colori e il calore della gente rendono i suoi allenamenti divertenti e la voglia di vincere domenica cresce sempre di più.
«Posso dire che qui ho fatto gli allenamenti più belli dell’anno – ha detto Pogacar durante la sua conferenza stampa – La gente è cordiale e tutti ti sorridono. Sì mi sto veramente divertendo».
Il campione sloveno domenica scorsa era arrivato ai piedi del podio nella cronometro iridata, superato anche da Remco Evenepoel, che come un proiettile è andato verso il traguardo. Dopo lo shock iniziale ora tutto è passato e Pogacar non vede l’ora di partire per la prova in linea dei campionati del Mondo.
«Siamo a 1.500 metri di quota e l’altitudine la sentiamo. Sono contento di essere arrivato qui con un po’ di giorni di anticipo per le gare. È positivo potersi allenare sul circuito, così puoi capire con cosa hai a che fare».
Kigali è in festa, ci sono i corridori africani che stanno vivendo il loro sogno e poi ci sono i fuoriclasse come Tadej Pogacar che potrebbe riconfermarsi campione del mondo. «C’è già tanta gente lungo le strade. Martedì e mercoledì ho fatto uno degli allenamenti più divertenti di tutto l’anno. Fa caldo e per fortuna non è ancora umido, ma potrebbe diventarlo. In bici è tutto un po’ diverso. La qualità dell’aria in città non è delle migliori, ma appena esci dalla città migliora e non c’è neanche traffico».
Il campione sloveno si sente bene e vuole fare bene ed è pronto a battere tutti i suoi avversari, potendo contare anche su una squadra molto forte, con Roglic, Mohoric e il suo compagno di squadra in UAE Emirates Novak.
«Mi aspetto molto dalle mie gambe domenica. Abbiamo una squadra forte, quindi possiamo essere considerati tra i principali favoriti. Una cosa che mi ha colpito molto mentre mi allenavo su queste strade, è stata la gente del posto in bici. Ho incontrato tantissima gente in bici, tutte bici semplici, ma pedalavano. Con queste persone puoi formare una squadra forte. Se dovessimo perdere qualcuno dei nostri, potremmo magari reclutare una persona del posto...».