VINI ZABU' CASE, TEN SUSPECTS INVESTIGATED BY PISTOIA PROSECUTOR: PRELIMINARY HEARING ON MONDAY

JUSTICE | 23/09/2025 | 14:44
di Paolo Broggi

Cycling is preparing, albeit reluctantly, to return to courtrooms: the Pistoia Prosecutor's Office has concluded investigations that have focused on the professional cycling team Vini Zabù for over three years. At the conclusion of this complex investigation, entrusted to the Carabinieri's NAS in Florence, the preliminary hearing has been scheduled for Monday, September 29 at the Pistoia Tribunal.


The investigations began in March 2021, shortly after cyclist Matteo De Bonis tested positive in an out-of-competition anti-doping control conducted by the Italian Agency on behalf of the UCI.


While sports justice sanctioned the rider with a three-year suspension and the team with 30 days of suspension as this was the second positive case in a few weeks, the judicial investigation launched a broader operation that also involved team manager Angelo Citracca and sports director Luca Scinto, both under investigation. For De Bonis, the main accusation is the use of doping substances; for Citracca and Scinto, the alleged crimes involve aiding and abetting and managing doping-related practices, as well as conduct related to the so-called "pay-to-race" system.

But that's not all, because in the following weeks, the carabinieri received a confidential report from the Swiss anti-doping agency, Stiftung Antidoping Schweiz, arising from reports submitted through the whistleblowing platform: these reports spoke not only of prohibited substances but also of a system involving psychological pressure, harassment, and improper financial demands on athletes.

The collected testimonies were confirmed during the investigations: an organized mechanism emerged for recruiting riders who were without contracts or considered to have insufficient technical levels. Athletes were registered through a shell company based in Ireland, but only on the condition that they advance money or commit to returning part of their salaries. In some cases, as documented in the files, athletes were provided, always for a fee, with a professional license obtained through corrupt methods from compliant foreign federations, simulating residency transfers that never actually occurred.

From the documents, it emerges clearly that the "pay-to-race" was not an isolated episode, but a system designed to fuel two parallel drifts: on one side, the entry into professionalism of athletes lacking the necessary qualities, who were then forced to resort to doping to maintain competitive levels; on the other, the so-called "financial doping", with companies that, despite lacking resources for real contracts, managed to guarantee visibility and access to sponsorships. Crucial during the investigations was the collaboration provided by the International Cycling Union, which made available data and evidence to reconstruct the case.

A total of ten people have been charged by the Prosecutor's Office: seven athletes and a sports director for doping-related charges, three individuals for the crime of extortion in connection with the "pay-to-race" system.


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COMMENTI
Sconto e Citracca
23 settembre 2025 15:09 Miguelon
Cosa fanno ora? A chi si rivolgono con l'attuale attività?

Purtroppo
23 settembre 2025 15:36 Bullet
Poi ci si chiede perché gli sponsor in Italia hanno paura ad investire nel ciclismo e molti quando lo dici non ci credono. In questo contesto si continua a non farsi una bella immagine.

Aggiungo
23 settembre 2025 15:40 Bullet
Ovviamente paura che parte dai fatti del passato che hanno segnato il nostro ciclismo.

SE C'E
23 settembre 2025 16:49 Line
chi paga per fare uno degli sport più duri , in più poi aggrapparsi al doping , direi che e meglio spendere quei soldi per farsi curare da un buon psicologo per quando si e grandiiiiiiiiiiiiii

Siamo un stato garantista però?!
23 settembre 2025 18:10 Roxy77
Per ora si tratta di un rinvio a giudizio, deve ancora iniziare il dibattimento per cui attendiamo...ma è pur vero che per un rinvio a giudizio significa che a monte c'è un indagine della PG e pertanto ci sono elementi indizziari......e già questo basterebbe a mio avviso per non dare in mano agli indagati (perché questa è la loro veste) il nostro futuro....invece ....

Roxy77
23 settembre 2025 18:43 Eli2001
in pratica per te rinvio a giudizio significa condanna in terzo grado

Che dire..
23 settembre 2025 19:02 Maldigambe
Come nazione il movimento è in crisi da anni, come squadre pure, forse questo è uno degli ultimi colpi per annientarlo del tutto...
( il Giro d Italia che molti snobbano...)
Uhmm....

Siamo i piu esperti in queste pratiche o siamo i peggiori a sapersi nascondere?

PICCOLO RIPASSO DI GIURISPRUDENZA
23 settembre 2025 19:04 paciacca
COSA E' L'UDIENZA PRELIMINARE
L'udienza preliminare è una fase centrale del processo penale italiano, successiva alle indagini preliminari e precedente al dibattimento, in cui il Giudice dell'Udienza Preliminare (GUP) valuta se ci siano sufficienti prove per sostenere l'accusa e quindi rinviare l'imputato a giudizio, oppure se pronunciare una sentenza di non luogo a procedere perché l'accusa è infondata o le indagini sono carenti. Il suo scopo è "filtrare" i casi che non hanno fondamento, evitando processi inutili e garantendo che solo i casi supportati da prove solide arrivino al dibattimento

QUANDO ENTRA IN GIOCO LA DIFESA
La difesa entra in gioco nell'udienza preliminare per contestare la richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero (PM), presentando argomentazioni e documenti a sostegno della non sussistenza di una valida accusa. È anche l'occasione per proporre riti alternativi come il patteggiamento o il giudizio abbreviato, che non potranno più essere richiesti dopo. Il ruolo della difesa è quello di spiegare al Giudice per l'Udienza Preliminare (GUP) perché il proprio assistito non dovrebbe essere rinviato a giudizio e deve essere prosciolto.
Concludendo io direi di apsettare ad esprimere giudizi affrettati.


Oppure
23 settembre 2025 19:04 Maldigambe
Non abbiamo gli amici giusti?

Siamo in Italia
23 settembre 2025 20:05 blardone
Per fare pubblicità dobbiamo colpire chi da fastidio ... Queste cose esistono da decenni e in tutti gli sport ... Però andiamo a colpire una pecora e lasciamo in giro il gregge ... Forza Luca e Angelo ... C e troppa invidia in Italia ..Blardone Andrea

ricordo
23 settembre 2025 21:36 Cappellaiomatto
le varie positività di corridori delle squadre di Citracca e Scinto nel periodo 2012-2016,alcune clamorose e che fecero scalpore,su tutte Di Luca al Giro 2013,che fu crocefisso da tutta la stampa, che invece prendevano come buon esempio l'allora suo compagno Santambrogio,che in effetti fece un grandissimo Giro , chiuso al 9 posto e vincendo la tappa di Bardonecchia... peccato che poco dopo , finito il Giro, risultò positivo pure lui.,.poi vennero beccati anche Rabottini,un panamense però la cosa strana era che la squadra veniva sempre invitata al Giro,spesso e volentieri a spese delle squadre di Gianni Savio,che se non fosse che poi iniziarono a vincere la coppa Italia,che regalava l' invito ,era sempre i primi esclusi...mi sono sempre chiesto quali erano i santi in paradiso e i rapporti tra Rcs e le squadre di Citracca e Scinto....

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