
Soderqvist è una dei tanti talenti che proviene dalla MTB. Svedese di Sunsdvall città di quasi 50 000 abitanti della provincia del Medelpad, 22 anni della Lidl Trek Future Racing, il nordico poi ha scelto di correre su strada perché gli sembrava più entusiasmante.
"L'anno scorso avevo iniziato bene la stagione, con alcuni buoni risultati in MTB in Grecia e sentivo di aver fatto un passo avanti con l'allenamento invernale-racconta Jakob-. Quest'anno invece mi sono subito concentrato sulle corse in gruppo e ho ottenuto la mia prima vittoria nella cronosquadre alla Vuelta Valenciana. Dopo quella gara, ho visto che il mio potenziale creceva per puntare decisamente ad una carriera su strada rispetto a prima. Il mio obiettivo è stato più quello di divertirmi che di assicurarmi un futuro in questo sport ma dopo questa vittoria credo propdio che la mia decisione sia cambiata. Ringrazio la mia federazione per la fiducia accordatami".
Jakob Soderqvist, che a questo punto passerà professionista nella Lidl Trek maggiore dal prossimo anno, è un corridore che ama affrontare le salite di 30 minuti, una cosa piuttosto insolita per un ragazzo di oltre 80 chilogrammi. Il suo punto debole sono le volata affollate che spesso e volentieri evita mettendosi a disposizione dei compagni di squadra più veloci di lui. Il cronometro è il suo punto di forza come dimostra l'argento mondiale dello scorso anno a Zurigo dietro lo spagnolo Ivan Romeo e il secondo posto agli europei del Limburgo dietro il belga Marc Segaert.
E' la prima volta che uno svedese vince il titolo iridato a cronometro under 23 che fu istituita nel 1996, allora ad imporsi fu l'azzurro Gianluca Sironi davanti a Sgambelluri e al tedesco Kloden.
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