
Con il Grand Prix Cycliste de Québec 2025 comincia il grande weekend di ciclismo in terra canadese. Corridori e squadre sono arrivati in città martedì sera e in questi giorni, oltre a smaltire il jet lag, ne hanno approfittato per studiare strade e percorsi sfruttando un clima davvero piacevole, soleggiato e con circa 20°. Nata nel 2010, la classica di Quebéc è storicamente quella un po’ più facile tra le due, ma gli organizzatori, come vedremo, hanno optato per un piccolo cambiamento di percorso che potrebbe rendere la corsa ancora più aperta. Nell’albo d’oro figurano comunque corridori come Peter Sagan, vincitore due volte, Michael Matthews, ben tre e recordman di successi, e Arnaud De Lie. Lo storico degli italiani è piuttosto negativo, visto che in 13 edizioni nessuno ha mai vinto e nemmeno salito sul podio.
La corsa scatterà intorno alle 17 italiane, per concludersi alle 22, e sarà visibile sui canali di Discovery+.
PERCORSO
Come detto, il tracciato ha subito una leggere modifica, con il finale del circuito leggermente indurito rispetto al passato. L’anello si sviluppa quasi per intero all’interno del Parc des-Champs-de-Bataille, a due passi dall’affascinante centro storico. La città vecchia (Vieux-Québec) ha fattezze francesi ed europee in generale, ed è infatti l'unico insediamento americano a nord del Messico a conservare tuttora una cinta di mura, il che la rende unica nel panorama delle grandi città canadesi e nordamericane.
Il circuito misura in totale 12 km e andrà ripetuto ben 18 volte, dando la possibilità ai tifosi di gustarsi per tutta la giornata uno spettacolo davvero unico. L’unica asperità del percorso è la Côte de la Montagne (600 metri all’8,8%), che dal centro della città porta al cuore del parco e terminerà a circa 700 metri dall’arrivo. Dopo averla affrontata 18 volte (con un dislivello complessivo di 2610 metri) un po’ di selezione verrà naturalmente fuori e appare difficile, vista la vicinanza al traguardo dello strappo, si possa arrivare in volata.
I FAVORITI
Organizzatori e tifosi si augurano di rivivere una battaglia tra Tadej Pogačar (UAE Team Emirates-XRG) e Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) in stile Montmartre e Campi Elisi a Parigi. Lo sloveno, al rientro dopo il Tour, ha corso due volte in Québec, ma questa classica non l’ha mai vinta, il che è abbastanza per motivarlo a puntare al bersaglio grosso. Per il belga, invece, si tratta di uno degli ultimi appuntamenti stagionali su strada e la voglia di impreziosire il suo piccolo ma prezioso bottino di quest’anno (vittoria di tappa a Giro e Tour) è tanta.
Il re di Québec è però Michael Matthews (Jayco AlUla), visto che l’ha vinta tre volte ed è salito sul podio in ben 7 edizioni complessivamente. L’australiano sta bene dopo i problemi respiratori che lo hanno costretto a saltare il Tour, e su questa strade riesce a muoversi alla perfezione. Tra i corridori veloci fanno però paura anche Arnaud De Lie (Lotto), in formissima nelle ultime settimane, Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) e Corbin Strong (Israel-PremierTech).
Sono però tante le presenze di prestigio, come il 3° e il 4° del Tour, Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Oscar Onley (Picnic PostNL), ma anche il vincitore del Giro Simon Yates (Visma | Lease a Bike), Tim Wellens, Adam Yates, Brandon McNulty, Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates-XRG) a spalleggiare Pogačar, e poi Julian Alaphilippe (Tudor) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious).
Da tenere poi d’occhio anche Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale), Axel Laurance (Ineos Grenadiers) e Roger Adrià (Red Bull-Bora-hansgrohe), mentre tra gli italiani le migliori speranze sono riposte su Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), in Top 10 lo scorso anno, e Simone Velasco (XDS Astana).
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