
Marco Pastonesi, firma d'eccellenza di tuttobiciweb ed ex giornalista sportivo della Gazzetta dello Sport, torna in libreria per Ediciclo Editore con Strade nere (in libreria dal 12 settembre, collana Miti dello sport), un libro che raccoglie cento storie, curiose, inedite, dimenticate, di ciclismo in Africa e di ciclisti africani. Il libro perfetto per prepararsi ai prossimi Mondiali di ciclismo in Rwanda, che si terranno a Kigali e dintorni dal 21 al 28 settembre.
Il progetto nasce da un viaggio dell’autore nel 2006 in Burkina Faso per seguire il Tour du Faso. Da allora, Pastonesi ha continuato a coltivare storie e incontri, tra passato e presente: dai campioni Bottecchia, Bartali e Coppi che correvano in Africa, fino ad Alessio Gasparini, primo corridore italiano ingaggiato da una squadra ruandese; da Dino Giuseppin, ex corridore diventato leggenda in Zambia, fino a Biniam Girmay, il primo ciclista africano a vincere una classica europea di massimo livello.
Sono storie che attraversano epoche e continenti, passando dall'esplorazione all'agonismo, dal razzismo alla solidarietà, raccontate con uno sguardo umano e, talvolta, divertito. C’è Abdel-Kader Zaaf che al Tour de France 1950, invece dell’acqua, bevve cognac e si addormentò, c’è Ali Neffati, tunisino al via del Tour 1913 con il fez, ci sono le pedalate di Adrien Niyonshuti, simbolo della rinascita ciclistica ruandese.
Negli anni, Pastonesi ha seguito da vicino quattro edizioni del Tour du Rwanda e ha pedalato in Sudafrica e nei Paesi dell’Africa equatoriale. Da queste esperienze, intrecciate a un intenso lavoro di ricerca storica e a una scrittura capace di cogliere la dimensione umana dello sport, nasce Strade nere: un racconto corale che restituisce il volto inedito del ciclismo africano, dalle strade polverose del continente fino al palcoscenico dei Mondiali
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