
Jay VINE. 10 e lode. L’ennesimo salto sul podio del canguro di casa Uae Emirates, che in questa Vuelta porta a due i successi personali, tre se consideriamo la cronosquadre, la quarta in carriera alla Vuelta, che è chiaramente il suo terreno di caccia. Per il team emiratino sono invece quattro le tappe e 77 le vittorie stagionali. Per il 29enne corridore australiano trattasi di quinta vittoria in terra di Spagna su 11 conquistate in carriera. Ha la maglia di miglior scalatore della corsa e lo dimostra anche oggi: entra nella fuga, fa selezione, si libera di Castrillo, l’ultimo a resistergli, e arriva tutto solo sul traguardo. Soddisfatto il baffuto corridore Uae, soddisfatto e sereno: non potrebbe essere altrimenti.
Pablo CASTRILLO. 8. Il 24enne corridore spagnolo fin qui non aveva dato segni tangibili della sua presenza. Lasciata la Kern Pharma, in questa stagione non aveva mantenuto le promesse, ma oggi mette in mostra una tappa da vero gladiatore. In questa Vuelta già tre piazzamenti di valore, per gridare a tutti: occhio, ci sono!
Javier ROMO. 7,5. Oggi molto attivi i Movistar e il 24enne spagnolo completa il podio con Castrillo.
Archie RYAN. 7. L’australiano d’Irlanda finisce lì, a un passo dal podio, ma la sua corsa è da applausi.
Tom PIDCOCK. 7,5. Solido e reattivo. Quando la corsa esplode lui è lì con i dinamitardi.
Giulio CICCONE. 6,5. Soffre tantissimo oggi e a un certo punto è costretto a lasciare il gruppetto dei migliori. Cerca di rifiatare, cerca di ritrovare il suo passo e alla fine torna sotto e medica una situazione complessa.
Matteo JORGENSON. 8. È l’uomo ombra di Vingegaard, ma si fa vedere benissimo.
Jay HINDLEY. 6,5. Vale quello che ho detto per Ciccone, e con Giulio torna nel vivo della corsa.
Junior LECERIF. 7. Il 22enne di Halle sta sostituendo alla grande Mikel Landa. È lui a fare classifica in questa Vuelta per la Soudal, ed è lui una delle sorprese più belle. Oggi guadagna tre posizioni, anche se è ancora quattordicesimo.
Joao ALMEIDA. 8. Fa lavorare la squadra, poi è l’unico che ci prova, con un paio di accelerazioni potenti, cose che il portoghese in passato non ha mai fatto. Corre da leader e non ha timore a farlo. Quando si muove fa male, molto male, ma Vingegaard, Riccitello, Jorgenson e un grande Pidcock non lo mollano di un metro. Ma gli va riconosciuto il fatto che almeno ci ha provato.
Jonas VINGEGAARD. 8. Corre con assoluta calma, con grande lucidità, senza sprecare energie fisiche e nervose. Controlla e torna in rosso.
Matthew RICCITELLO. 7. Il 23enne statunitense corre con attenzione. Non dà mai l’idea di poter spaccare il mondo, ma nemmeno quella di cedere da un momento all’altro. Solido.
Giulio PELLIZZARI. 6,5. Non molla mai il suo capitano Hindley: dove va l’australiano c’è il marchigiano. Hindley torna sotto nel gruppetto Vingegaard e Almeida? C’è anche Giulio.
Felix GALL. 5. Tappa di rapporto, non dura ma spezzagambe e per una volta l’austriaco non si spezza, ma si piega.
Egan BERNAL. 5. Il colombiano ha perso la sicurezza e la brillantezza dei primi giorni. Ci mette anche oggi tanto cuore, ma le gambe non sono più quelle di un tempo.
Lorenzo FORTUNATO. 5,5. Sa che deve faticare, sa che c’è da sputare l’anima, ma il corridore della XDS Astana non ha paura di lottare, fino alla fine.
Nicola CONCI. 6,5. Il 28enne trentino della XDS Astana resta davanti con altri otto compagni di avventura, prima che la corsa esploda.
Julien BERNARD. 6,5. Il 33enne corridore della Lidl-Trek ha il merito di restare nel vivo della corsa con otto compagni di avventura. Con lui Jay Vine (UAE Team Emirates-XRG) con Pablo Castrillo e Javier Romo (Movistar), Archie Ryan (EF Education-EasyPost) e Alec Segaert (Lotto), Xabier Mikel Azparren (Q36.5) e Nicola Conci (XDS Astana) oltre a Abel Balderstone (Caja Rural-Seguros RGA). È da questa azione, da questo gruppetto, che nasce l’azione finale di Vine.
Matteo SOBRERO. 6,5. Non è stato facile andare via, ci sono voluti molti scatti, parecchie accelerazioni, diversi chilometri. Ad un certo punto, però, un gruppetto assortito si è formato. Con il 28enne piemontese della Red Bull, il compagno di squadra Ben Zwiehoff, e con loro Mikkel Bjerg e Jay Vine (UAE Team Emirates-XRG), Julien Bernard (Lidl-Trek), Orluis Aular, Pablo Castrillo e Javier Romo (Movistar), Louis Vervaeke (Soudal-QuickStep) e Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Bruno Armirail e Johannes Staune-Mittet (Decathlon AG2R La Mondiale), Xabier Mikel Azparren e David Gonzalez (Q36.5), Harold Tejada, Nicola Conci e Fausto Masnada (XDS Astana), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Abel Balderstone, Joel Nicolau e Jakub Otruba (Caja Rural-Seguros RGA), Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels), Gijs Leemreize e Kevin Vermaerke (PicNic PostNL), Lars Craps e Alec Segaert (Lotto) oltre a Pier-André Côté (Israel-PremierTech). Su questi, in un secondo momento, si porteranno altri tre corridori: Junior Lecerf (Soudal-QuickStep), Sean Quinn e Archie Ryan (EF Education-EasyPost), sono in 30. Un bel gruppotto, che poi, chiaramente, si assottiglierà.