
L'anno scorso l'evento si chiamava "Stelvio X 6 = 8848 metri per la Vita" ed è riuscito a raccogliere circa 20mila euro. Quest'anno si è chiamato "PedalAyuda Hearts in Action - Everesting per la vita 2025" e di euro ne ha raccolti 27mila: 17 per acquistare una Suzuki dal concessionario Ambrosini a Montagna di Valtellina, un'auto destinata all'associazione Siro Mauro che presta cure palliative e assistenza psicologica a pazienti oncologici e loro famiglie; 10 per lo stesso reparto oncologico dell'ospedale di Sondrio diretto da dottor Claudio Barbonetti beneficiario dello scorso anno, per contribuire alla costruzione di una più confortevole stanza d'isolamento per pazienti sottoposti a medicina nucleare.
Il filo conduttore è sempre lei, Sarah Palfrader: parrucchiera nel centro storico di Bormio, con una parte consistente della propria vita votata all'aiutare chi combatte i tumori, da quando nel 2023 da un tumore è guarita lei. E come mettere in pratica questa vocazione, se non attraverso lo strumento che lei padroneggia meglio oltre a forbici e affini? La bicicletta. Campionessa del Mondo tra le cicloamatrici nel 2004 e tuttora in grado di andare a podio nelle granfondo, per il secondo anno consecutivo (e non sarà certo l'ultimo, anzi!) Sarah ha deciso di lanciarsi in un Everesting sullo Stelvio per raccogliere fondi.
Il rinnovato nome dell'iniziativa, PedalAyuda, viene dall'associazione Ayuda Directo, con la quale Sarah fece volontariato in Ecuador subito dopo essere guarita, e dalla quale riceve aiuto concreto nel raccogliere il denaro. Il "campo base" del suo Everesting, sede di partenza, transito e approdo per ciascuna delle 6 tornate su e giù per lo Stelvio, stavolta non è stata la piazzetta centrale della località valtellinese, bensì il Golf Club Bormio diretto da Luca Caspani.
Lunedì 4 agosto, mentre Sarah e i suoi intrepidi compagni di viaggio affrontavano i sei saliscendi tra freddo e piovaschi dal primissimo mattino (2 di notte) alla sera, nella struttura golfistica si svolgeva un intrattenimento variegato e di qualità per centinaia di persone: il dj set di Sisco Fly, la colonna sonora strumentale di Dado (alla chitarra) e Vincent (al sax), gli stand di cibo e bevande, dai salumi e formaggi messi a disposizione dalla Sceleira fino alle degustazioni di vini by Luca Faccinelli; sessioni di yoga, pilates e altre discipline di wellness e attività fisica all'aperto a cura di The Shealth, senza dimenticare il tai-chi a cura di Alberto Confortola, maestro della stessa Sarah; immancabili i laboratori per bimbi e ragazzi, dalla preparazione delle pizzette alla lavorazione del legno, passando per disegni e pittura, con la realizzazione di una gigantografia di Sarah decorata da tanti avventori dell'evento con firme e dediche; last but not least, gli stand di Aido, Avis, la stessa associazione Siro Mauro principale beneficiaria dell'iniziativa, e le consulenze del nutrizionista Nicola Cantoni.
Altro fattore d'intrattenimento è stato il Tototempo: chi azzeccava i tempi di ciascuna salita vinceva buoni per 2 persone per ristoranti e weekend in hotel. Già, le salite… A pedalare con Sarah c'erano i consueti angeli custodi: Michele Antonioli e Daniele Schena alias Stelvioman. C'erano altri due ottimi agonisti: Clemente Pozzi e Marco Rainolter, grande amico di Alberto Dei Cas, per tutti Bociàt, fratello dello Stefano Dei Cas massaggiatore con esperienza trentennale pure nel professionismo; Bociàt è venuto a mancare a fine anno scorso per colpa di un tumore, e a lui era dedicata quest'anno l'iniziativa. Contrariamente all'edizione inaugurale non ha potuto partecipare Monica Trinca Colonel, alle prese con recenti infortuni, in compenso c'era un altro corridore valtellinese doc come Alessio Martinelli della VF Bardiani Csf Faizanè, che ha accompagnato Sarah & friends per una tornata. Non è l'unico ad aver accompagnato il quintetto pedalatore per "solo" un giro: presente pure Justine Mattera, divenuta in questi anni un volto del mondo bike.
Tra il pubblico al golf club c'erano altri esponenti valtellinesi di diversi sport, come la sky e mountain runner Elisa Desco, la plurimedagliata pattinatrice di short-track Martina Valcepina e il discesista Pietro Zazzi, che per contribuire alla raccolta fondi ha messo all'asta una sua tuta da sci. Questo meccanismo del "merchandising benefico" in aggiunta alle donazioni (pervenute sia sul posto il 4 agosto che in separate e private sedi prima e dopo quella data) è stato un fattore decisivo di questa edizione dell'iniziativa di Sarah: Stelvio Collection e Valore Monton hanno realizzato 6 diverse maglie, una per ogni "su e giù" di Sarah dallo Stelvio. Prodotte in serie e messe a disposizione per l'acquisto al pubblico, hanno contribuito alla raccolta fondi insieme alle deliziose mascotte dell'evento: le zebre peluche Zoe, fornite da Trudi. La stessa Sarah, inoltre, nei mesi scorsi con l'aiuto di diverse persone a lei vicine è riuscita a farsi autografare una propria maglia da bici da corridori della UAE, atlete della Liv AlUla Jayco, campioni di ieri e di oggi: anche lì, asta e denaro prezioso per la nobile causa.
Il ciclismo declinato nella forma più profonda di passione personale e mezzo non solo per compiere imprese su due ruote ma anche per fare del bene concreto. Il tutto, peraltro, incastonato all'interno del programma ufficiale di eventi per il Bicentenario della strada dello Stelvio. La chiosa la lasciamo direttamente alle parole di Sarah: «Ringrazio ogni singola persona ed ente citato nell'articolo, inoltre voglio ringraziare Webby e Unione Sportiva Bormiese che si sono occupate della comunicazione; mio fratello Simon, fotografo sportivo che si è dedicato alle foto del mio evento, e il cui figlio, mio nipote Josef, corre negli Allievi della Busto Garolfo e non mi fa mai mancare il suo apporto; ringrazio immensamente il mio super team al femminile, Anna-Ivana-Monica-Donatella (Doni) e ringrazio tutta la comunità di Bormio, che si è attivata coi più piccoli e grandi gesti a propria disposizione per contribuire all'Everesting e soprattutto al suo scopo. Ciascuno è stato una gocciolina che ha composto un meraviglioso lago di montagna!»
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