
Una serata di festa e orgoglio sportivo quella di ieri presso Auto Vighini a Legnago, dove è stato celebrato il talento di Alessio Magagnotti, reduce dai Mondiali Juniores su pista disputati ad Apeldoorn, in Olanda.
Oro nell’inseguimento a squadre, oro nell’inseguimento individuale e bronzo nel chilometro da fermo: queste le medaglie conquistate dall'atleta trentino, che riportano la nostra società sul tetto del mondo, a distanza di anni dalle imprese di Davide Rebellin.
Durante la serata, che ha celebrato anche il bronzo nella velocità juniores ai campionati europei su pista centrato in Portogallo da Thomas Melotto, l'assegnazione della presidenza onoraria a Gianni Bertoldo e la nascita del primo fan club dedicato a Magagnotti, il general manager Enrico Mantovanelli ha espresso tutta la soddisfazione del team: "Ci sembrava impossibile, ma dopo Davide Rebellin siamo tornati a vestire la maglia iridata. Quest'anno portando a casa addirittura due ori consecutivi. Alessio ha vinto ben due titoli portando la nostra società sul tetto del mondo, siamo orgogliosi perché è stato fatto qualcosa di unico. Il nostro sodalizio ha una storia lunghissima e continua a far parlare di sé. Grazie alla famiglia Vighini per l'ospitalità e a tutte le persone che vogliono bene a questo atleta".
A sua volta, Alessio Magagnotti ha voluto condividere le emozioni vissute in maglia azzurra: "Ho centrato due ori frutto di grande lavoro, soprattutto nel quartetto. Abbiamo lavorato molto per trovare il feeling tra compagni, non mi aspettavo di centrare il primo posto anche nell'individuale. Sono felicissimo, è andata meglio dello scorso anno, ho portato a casa anche un bronzo nel chilometro da fermo che dà grande soddisfazione anche perché non ero al massimo delle condizioni fisiche. Queste medaglie le voglio dedicare a tutta la squadra e alle persone che lavorano dietro le quinte per metterci nelle migliori condizioni e al commissario tecnico Salvoldi. L'anno prossimo mi aspetta una nuova categoria, cercherò di imparare e togliermi qualche soddisfazione".
La serata di Legnago è stata l’occasione per rinsaldare il legame tra sport, territorio e comunità, con tanti appassionati accorsi per applaudire un giovane che, con impegno e talento, sta già scrivendo pagine memorabili della storia ciclistica italiana.
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