
Tom Pidcock si prende la terza tappa della Arctic Race of Norway 2025, la Husøy-Målselv di 182 chilometri. Reduce dalla conquista del titolo europeo di mountain bike a Melgaco (Portogallo), il britannico è tornato a alzare le braccia al cielo a quasi sei mesi di distanza dall'ultimo successo su strada avendo la meglio su Corbin Strong (Israel-Premier Tech) che, sorprendendo tutti, ha tenuto testa al portacolori della Q36.5 contendendogli la vittoria allo sprint fino agli ultimi metri.
Terzo alle loro spalle (e terzo in classifica generale a 23" da uno Strong che ora ha solo 6" da difendere su Pidcock a una frazione dal termine) è giunto Christian Scaroni (XDS-Astana) che nelle ultime palpitanti centinaia di metri ha provato a tornare senza successo sui due al comando.
LA CRONACA. La partenza in salita verso il primo GPM di giornata di Husøy ispira subito l’allungo di Storm Ingebrigtsen (Team Coop-Repsol), Georg Martinsen (Lillehammer CK Continental Team), Sebastian Veslum e Morthen Wang Baaksas (Team Norway) con quest’ultimo che in cima va a ridurre il gap nella classifica degli scalatori aggiudicandosi i punti in palio per il primo a transitare in vetta. Fatta la differenza sulle arcigne pendenze dell’ascesa inaugurale, i quattro proseguono di buon accordo portando il loro margine sopra i due minuti e, nel frattempo, disputandosi lo sprint intermedio di Mefjordbotneidet (1º Baksaas). A controllare la situazione in testa al gruppo si pone quindi la Q36.5 di Tom Pidock il cui passo evita che lo svantaggio assuma proporzioni pericolose. Con un gap che comunque supera i 4 minuti, i battistrada lottano anche sui GPM di Bergsbotn e Gangskarberget che, entrambi conquistati dal solito Baksaas, portano il portacolori del Team Norway a una sola lunghezza di distanza dal detentore della maglia “aurora boreale” Ingebrigtsen.
La corsa a questo punto, con il distacco che si assesta a lungo tra i 3 e i 2 minuti, veleggia a una media piuttosto bassa e senza sussulti per diversi chilometri. Ciò consente a Baksaas di migliorare anche il proprio posizionamento nella classifica a punti (suo an che il traguardo volante di Finnsnes) e restare al comando fino ai -17 km quando il gruppo, riavvicinatosi sensibilmente nei precedenti dieci chilometri, lo ringhiotte assieme a Martinsen e Ingebrigtsen. Veslum invece rilancia alla disperata l’azione ma il suo sforzo gli vale solo il premio di combattivo di giornata perché il plotone non gli concede spazio riassorbendolo un paio di chilometri dopo l’ultimo traguardo intermedio posto ai -11km (2º Feldmann, 3º Scaroni).
Il gruppo approccia così compatto gli ultimi 4 chilometri di salita dove prima l’XDS-Astana e poi la Q36.5 si mettono a dettare il passo. Nessuno però si muove fino al -1300 metri quando Pidcock apre il gas portandosi dietro un pimpante Strong che riesce in qualche modo a tenere la ruota del britannico. All’interno dell’ultimo chilometro il passo della coppia cala leggermente e questo consente da dietro a Scaroni di rimettere nel mirino le ruote dei due contendenti che però, andando a impostare la volata decisiva, respingono l’azzurro. Lo sprint a due sembra per un attimo arridere a Strong ma nelle ultime decine di metri Pidcock rimette la sua ruota davanti a quella del neozelandese tornando così a esultare per la prima volta su strada dal 20 febbraio scorso.
Alle loro spalle, Scaroni chiude il podio di giornata giungendo a 12” dalla coppia di testa e 4” prima del compagno di squadra Champoussin (4º) e Kevin Vermaerke (PicNic PostNL), quinto.
In classifica generale, invece, Pidcock accorcia con decisione portandosi a soli 6” da Strong alla vigilia della tappa conclusiva di Tromsø che, con 9 giri del vallonato circuito cittadino, deciderà in maniera definitiva la graduatoria finale.
LE PAROLE DI SCARONI, TERZO ALL’ARRIVO. “Abbiamo preso la salita finale veramente forte. Io sapevo che potevo contare su una squadra molto valida e, infatti, grazie a tre super passisti come Ballerini, Bol e Gate, sono riuscito ad attaccarla nelle prime posizioni. Ero consapevole, in ogni caso, che su una salita del genere, dove conta la freschezza, Pidcock si sarebbe trovato decisamente a suo agio e, infatti, confesso che avrei preferito un percorso un po’ più duro in modo trovare avversari un po’ più stanchi sulla salita finale. Detto ciò, ho provato a non fare fuori giri quando Pidcock è partito perché sapevo che poi si sarebbe guardato con Strong come poi è accaduto ma, nonostante ciò, il gap era troppo ampio per tornargli sotto tant’è che, quando è partita la volata, mi sono andati via di nuovo. Mi prendo quindi questo terzo posto e vediamo cosa accadrà domani. La tappa è corta per cui mi aspetto andature abbastanza folli e molte difficoltà a controllare la situazione. Noi cercheremo di mantenere il nostro posto sul podio e poi, chissà, con una certa strategia magari potremo inventarci qualcosa anche se la squadra di Pidcock oggi ha dimostrato di essere molto forte. Sarà difficile, ma ci proviamo”.
PIDCOCK DI NUOVO A SEGNO, LE SUE PAROLE DOPO L'ARRIVO. “Sono molto felice per la vittoria. Puntavamo anche a prendere la maglia di leader della generale ma Strong, sulla salita finale, ha corso in maniera davvero incredibile per essere uno sprinter. Penso, visto il distacco in classifica, che quella di domani sarà una bella tappa anche se complessa per noi perché Corbin è in forma e sta andando davvero forte. Vedremo che piega prenderà la corsa e cosa potremo fare. Intanto oggi ho avuto un’ottima risposta circa la mia condizione. Dopo un grosso blocco di allenamenti e diverso tempo dalla mia ultima gara su strada, sto sentendo nuovamente quella freschezza che ho avuto nella prima parte dell’anno ed è un’ottima sensazione. Oltre a questo, oggi ho avuto anche un grande team e ringraziare i miei compagni di squadra che hanno tutti performato molto bene, da Frison che ha tirato per 140 chilometri senza volere aiuto da nessuno a Donovan che ha fatto un eccellente lavoro sull’ultima salita”.
ORDINE D'ARRIVO
1. Thomas Pidcock (GBR/Q36.5) - 4:43:16
2. Corbin Strong (NZL/Israel-Premier Tech) - s.t.
3. Christian Scaroni (ITA/XDS-Astana) a 0:12
4. Clément Champoussin (FRA/XDS-Astana) a 0:16
5. Kevin Vermaerke (USA/Picnic-PostNL) a 0:17
6. Martin Tjotta (NOR/Arkéa-B&B Hotels) a 0:19
7. Felix Engelhardt (GER/Jayco-AlUla) a 0:21
8. Riley Sheehan (USA/Israel-Premier Tech) a 0:21
9. Alan Hatherly (RSA/Jayco-AlUla) a 0:21
10. Hugo Houle (CAN/Israel-Premier Tech) a 0:21
CLASSIFICA GENERALE
1. Corbin Strong (NZL/Israel-Premier Tech) - 12:40:30
2. Thomas Pidcock (GBR/Q36.5) a 0:06
3. Christian Scaroni (ITA/XDS-Astana) a 0:23
4. Riley Sheehan (USA/Israel-Premier Tech) a 0:31
5. Clément Champoussin (FRA/XDS-Astana) a 0:32
6. Kevin Vermaerke (USA/Picnic-PostNL) a 0:33
7. Martin Tjotta (NOR/Arkéa-B&B Hotels) a 0:35
8. Felix Engelhardt (GER/Jayco-AlUla) a 0:37
9. Hugo Houle (CAN/Israel-Premier Tech) a 0:37
10. Sven Erik Bystrom (NOR/Team Norway) a 0:37
ALTRE CLASSIFICHE
Classifica a punti: Corbin Strong (NZL/Israel-Premier Tech)
Classifica di miglior scalatore: Storm Ingebrigtsen (NOR/Team Coop-Repsol)
Classifica di miglior giovane: Corbin Strong (NZL/Israel-Premier Tech)
Classifica a squadre: Israel-Premier Tech
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