
Ha un grande sorriso dipinto sul viso, Jonathan Milan, appena prima di salire nuovamente sul palco del Tour, palco che sta diventando un po' casa sua. «Stamattina ve lo avevo detto - esordisce -, ci tenevo davvero tanto a vincere questa tappa. Sapevano che avremmo potuto trovare la pioggia nel finale, ma certo non così tanta. E confesso che ho avuto anche un po' di paura per le rotonde nel finale, c'è sempre il rischio di scivolare. Ma c'è stato un grande lavoro dei ragazzi che hanno controllato la gara alla perfezione, mi hanno aiutato a rientrare quando mi sono staccato in salita, sono andati a riprendere la fuga e mi hanno portato nella posizione migliore: davvero eccezionali».
E ancora: «Stuyven ha fatto un grandissimo sforzo per portarmi davanti e mettermi nella posizione perfetta per lanciare la volata. Io ho pensato solo a seguire Jasper e gli altri che ci guidavano, cercando di raggiungere la testa del gruppo. Poi dopo, sapevo solo che dovevo andare al massimo. Una grande vittoria e un buon bottino di punti che mi permette di guadagnare terreno in classifica su Pogacar».
Milan adesso ha un buon vantaggio nella classifica riservata alla maglia verde, ma sa che per essere certi di portare a casa la classifica a punti bisognerà aspettare domenica, quando il Tour de France sarà finito. Il friulano inoltre, pensa che non sia strano il fatto che Pogacar sia tra i favoriti per la classifica a punti, questo perché lo considera un corridore completo, capace di vincere su qualunque terreno.
«Penso che se sei solo uno scalatore, allora è normale vincere la classifica generale, ma quando sei un corridore come Tadej Pogacar, allora è normale che puoi vincere qualunque classifica, anche quella per la maglia verde. Non penso che il modo di conteggiare i punti sia stato strano, ora abbiamo un buon vantaggio, continueremo a lottare per i punti anche nei prossimi giorni. Sono contento per quello che abbiamo ottenuto fino ad oggi e continueremo a fare del nostro meglio».
Jonathan Milan è alla sua prima partecipazione alla Grande Boucle e il risultato fino ad oggi è sicuramente positivo. La prima vittoria per il friulano è arrivata a Laval nell’ottava frazione: quel giorno era molto emozionato, mentre oggi è apparso più tranquillo, perché ha dalla sua la consapevolezza di poter ottenere risultati importanti nella corsa più importante e difficile al mondo.
«Ora sono anche un po' più calmo rispetto alla prima vittoria, perchè abbiamo preso altri punti per la classifica degli sprinter, ma continueremo a lottare per ottenerne altri anche nei prossimi giorni. Ora l'obiettivo è superare le Alpi e arrivare a Parigi. Abbiamo altre tappe davanti: non posso dire di essere rilassato, ma sono davvero felice e fiducioso perché ho una squadra che mi supporta, che mi sta sempre accanto, e affronteremo le cose giorno per giorno fino a Parigi».
C'è poi la promessa di vederti con la barba verde...
«È una scommessa nata così, parlando con i miei compagni e ora se ne parla un po' troppo. Ma è troppo presto per parlarne, ci sono ancora tante tappe da affrontare, c'è tanta fatica da fare per arrivare a Parigi e solo allora potremo parlare di barba verde...».
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