
Con battuta certamente efficace, Christian Prudhomme ha dato una defizione perfetta della sesta tappa del Tour de France, la Bayeux - Vire Normandie di 201,5 km: «È la tappa pianeggiante più spaccagambe della storia recente del Tour».
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È vero che ci sono sei côtes da affrontare - 5 di 3a categoria e 1 di 4a categoria - ma non bastano per spiegare il dislivello complessivo che è di 3.550 metri. Come dire, dislivello di una tappa di montagna non durissima ma impegnativa.
La tappa si svolge in quella che viene chiamata "Svizzera normanna", praticamente non c'è un metro di pianura e la fatica da compiere sarà davvero tanta.
Nell'ordine, le salite sono:
Côte du Mont Pinçon al km 35, 5,6 km al 3,7% di pendenza media
Côte de la Rançonniere al km 56, 2,2 km al 7,8% di pendenza media
Côte de Mortain Cote 314 al km 138, 1,7 km al 9,6% di pendenza media
Côte de Juvigny-le-Tertre al km 154,5 2,2 km al 7,3% di pendenza media
Côte de Saint.Michel-de-Montjoie al km 174,3, 3,7 km al 4,5% di pendenza media
Côte de la Vaudry al km 197,1, 1,2 km al 7,2% di pendenza media
Quasi scontaro dire che nascerà una fuga, certamente scontato scommettere su un nuovo duello tra i big sulla Côte de la Vaudry e poi sul rettilineo finale che presenta 700 metri al 10%.
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