
Per Elena Cecchini i campionati italiani di Darfo Boario Terme hanno un sapore speciale; proprio qui nel 2016 l’atleta friulana ha centrato la sua terza maglia tricolore consecutiva con un attacco solitario su un percorso che è molto simile a quello che affronteranno oggi le atlete. Sono giorni frenetici per Elena che qualche giorno fa ha partecipato all’elezione del nuovo presidente del Coni Luciano Buonfiglio in qualità di uno dei 10 rappresentanti della selezione degli atleti. L’importante incarico, su proposta del presidente della Federazione Ciclistica Italiana Dagnoni le era stato affidato lo scorso maggio.
«Giovedì è stata una giornata molto importante perché dopo 12 anni siamo stati chiamati a cambiare presidente e non è stato facile perché Malagò ha fatto ottime cose per lo sport italiano e con noi atleti ha sempre avuto un modo di fare molto amichevole e paterno. Ci sarà un cambiamento, ma sarà molto bello viverlo da dentro. Il ruolo che mi è stato assegnato è di grandissima responsabilità perché siamo solo 10 atleti in rappresentanza di tutti gli sport in Italia. E’ un’esperienza che mi fa crescere come persona e mi dà la possibilità di confrontarmi con esponenti di altri sport anche molto distanti dal ciclismo» ci racconta Elena spiegandoci la grande responsabilità del ruolo che ricopre. In assemblea Coni c’è infatti la possibilità di partecipare ad un vero proprio scambio e confronto tra gli sport più disparati e una delle prossime mosse della Cecchini sarà portare in assemblea delle tematiche scottanti del mondo del ciclismo come la sicurezza stradale.
Archiviata l’elezione del nuovo presidente del Coni, Elena Cecchini è arrivata subito a Darfo Boario Terme dove ieri mattina ha fatto la ricognizione dei 130 km di gara. Se solitamente siamo abituati a vederla in gara in maglia SdWorx ecco che per la rassegna tricolore tornerà ad indossare i panni del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre accanto a Chiara Consonni e Letizia Paternoster. «Quando ho saputo che gli italiani erano di ritorno a Darfo Boario Terme sono stata subito molto felice perché ho dei bei ricordi che mi legano a questo luogo e proprio qui ha vinto anche Elia (Viviani) nel 2018. Ogni campionato italiano è sempre emozionante da correre, è una gara differente da tutte le altre con dinamiche spesso molto differenti. – prosegue Elena- il percorso è un po’ diverso rispetto a 9 anni fa, a partire dalla salita finale che mi ricordavo essere più corta. Sulla carta non è un percorso durissimo, ma nemmeno troppo scontato, credo che sia aperto a diversi scenari. Non dimentichiamoci del caldo che potrebbe fare la differenza»
C’è tanta attesa per questa prova dei campionati italiani che potrebbero essere veramente imprevedibili, anche perché gli oltre 35°C previsti potrebbero mettere all’angolo diverse atlete. L’idea generale è che la corsa potrebbe già scoppiare nei giri iniziali e in assenza dei grandi squadroni a cui siamo abituati lo spettacolo è assicurato.«In squadra noi siamo solo in 3, Chiara e Letizia sono forti, ma non potremo prenderci la responsabilità di controllare la corsa. Ci sono squadre molto più attrezzate della nostra e sarà compito loro gestire gli eventuali attacchi che sicuramente ci saranno. Occorre però partire con la mentalità che se si vuole aprire la corsa è necessario sacrificare una persona, altrimenti si corre per il secondo posto, come tutti i campionati italiani sarà imprevedibile» spiega Elena a cui chiediamo il suo personale pronostico, la friuliana ci risponde secco senza dire troppi giri di parole facendoci lo stesso nome che già avevamo sentito da Elisa Longo Borghini. «La favorita è Elisa Balsamo, in questo momento è lei la più forte »
Foto CONI credit Simone Ferraro/Roberto Di Tondo
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