
Un vento di cambiamento attraversò il Tour de France del 1975. Quando gli organizzatori decisero di introdurre diverse innovazioni, non avevano idea di quanto sarebbero state durature, ma il tempo ha dato loro ragione.
Tre di questi cambiamenti festeggiano ora il loro 50° anniversario: la maglia a pois per il miglior scalatore, la maglia bianca per il miglior giovane corridore e il traguardo della tappa finale sugli Champs-Élysées.
Queste scelte innovative fecero da corollario ad una edizione eccezionale della Grande Boucle che ha visto Bernard Thévenet diventare il primo corridore a sconfiggere Eddy Merckx al Tour. Il sito ufficiale della Grande Boucle ci propone di ripercorre i 50 anni di questa storia in quattro appuntamenti: questo è il quarto e ultimo della serie.
Nel 1975 Eddy Merckx dominò ancora una volta l'inizio della stagione. Indossando la maglia iridata, ha vinto la Milano-Sanremo, l'Amstel Gold Race, il Giro delle Fiandre e la Liegi-Bastogne-Liegi, tra le altre. Al via a Charleroi, il leader Molteni si è presentato ancora una volta come il favorito assoluto per il Tour, puntando al sesto titolo. Il Cannibale non era mai stato battuto alla Grande Boucle, ma Bernard Thévenet, guidato da Maurice De Muer, il nuovo capo della scuderia, cominciava a credere nelle sue possibilità. Cinquant'anni dopo, l'uomo che pose fine al "Merckxism" ricorda il suo Tour del 1975, quello in cui assaporò il suo primo trionfo. Avrebbe ottenuto una seconda vittoria due anni dopo.
1 - 9 giugno: Thévenet vince il Critérium du Dauphiné Libéré, Merckx finisce 10°.
"Alla fine, forse c'era una possibilità, sapevo che non potevo farmela sfuggire. Eddy si è iscritto al Delfinato all'ultimo minuto perché aveva rinunciato in extremis al Giro, quindi non era esattamente nella sua forma migliore. Ma potevamo sognare".
2 - 27 giugno: All'indomani del prologo, le due semitappe sulla strada verso Roubaix sono già intense
"Quella mattina, tra Charleroi e Molenbeek, ho perso quasi un minuto, è partita male. Ma nel pomeriggio la gara è esplosa e sono riuscito a tenere duro e a seguire il gruppo di testa. Ero solo felice di essere ancora in gioco!".
3 - 5 luglio: Merckx mostra la sua potenza nella cronometro di Auch, ma Thévenet perde solo 9 secondi ed è a 2'20" dalla classifica generale.
"Durante il giorno di riposo, Merckx ha detto che ero il suo principale rivale. Quindi, sapevo che non mi avrebbe lasciato andare, ero al limite".
4 - 8 luglio: Nella tappa di Saint-Lary Susoul, Thévenet viene battuto al traguardo da Zoetemelk
Il francese guadagna comunque 49 secondi su Merckx, che finisce 4°. "Avrei potuto guadagnare di più, ho forato verso il traguardo e ho finito con una gomma a terra. Il piano era quello di rosicchiare il tempo in quel modo. Mi sentivo fiducioso".
5 - 11 luglio: Sul Puy de Dôme, Thévenet continua a recuperare
Manca la vittoria di tappa (conquistata da Van Impe) ma guadagna 34 secondi su Merckx. Il duello è ben avviato. "Gli arrivi in vetta erano l'unico posto in cui potevo guadagnare tempo su Eddy. Maurice De Muer continuava a spingermi ad attaccare, la mentalità di Peugeot era cambiata sotto la sua guida. Seguire il nostro piano passo dopo passo mi ha dato fiducia".
Thevenet fu il primo atleta in grado di sconfiggere il "Cannibale" Merckx, fino ad allora imbattuto sulle strade del Tour de France. Il transalpino concluse le sue fatiche sulle strade di Francia con il tempo di 114h35'31" staccando il belga di 2'47" e il suo connazionale Lucien van Impe di 5'01". Nel 1975, almeno per il Tour de France, si chiuse l'era Merckx: fu quello il suo ultimo podio.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.