
Prima e dopo il Tour de France spesso si sente parlare di Tignes, comune francese situato sulle Alpi nel dipartimento della Savoia, noto come rinomata stazione sciistica del comprensorio sciistico Espace Killy, insieme a Val d'Isère. In questo periodo a Tignes si trovano diversi corridori che vedremo tra pochi giorni al Tour de France e tra questi ci sono Jonas Vingegaard con tutta la sua Visma-Lease a Bike e Remco Evenepoel con i suoi compagni della Soudal – Quick Step.
Remco partendo da Tignes ha fatto un sopraluogo sul Col de la Loze, insieme a Maximilian Schachmann e Valentin Paret-Peintre, affrontando l'impegnativa salita di 26,3 chilometri al 6,5% con tratti particolarmente ripidi e il traguardo posto a oltre 2.300 metri sul livello del mare. Arrivato in cima al Col de la Loze, Remco ha voluto condividere le sue impressioni su questa salita. «E’ una salita dura, anche molto irregolare. Credo anche che sia la più lunga di tutto il Tour: con il Col du Glandon e il Col de la Madeleine che saliremno per primi, sarà una tappa bellissima ma difficile».
Si correrà il 24 luglio la diciottesima tappa, da Vif al Col de la Loze, con 5.500 metri di dislivello totale su una distanza di 171 chilometri. Si inizierà con il Col du Glandon, una salita di 21,7 chilometri con una pendenza media del 5,1%, ma con numerosi tratti in doppia cifra. Dopo una discesa verso valle, si risalirà subito e questa volta i corridori affronteranno il Col de la Madeleine, leggermente più breve ma complessivamente più ripido: 19,2 chilometri di lunghezza con una pendenza media del 7,9%.
Dopo una rapida discesa di circa 30 chilometri, il percorso spiana per circa 15 chilometri ma da Brides-les-Bains la pendenza aumenta di nuovo. Il Col de la Loze presenta alcuni tratti estremamente ripidi:a 5 km dalla vetta si sale al 11% e a poco più di 2 chilometri dal traguardo la pendenza si aggira intorno al 10%. Insomma sarà questa una delle tappe che potrebbe decidere le sorti del Tour de France.
Evenepoel e la sua squadra non sono stati i primi ad esplorare il Col de la Loze. Il giorno prima anche Jonas Vingegaard e Wout van Aert erano su quella cima con alcuni compagni di squadra, tra cui Victor Campenaerts, Simon Yates, Sepp Kuss, Matteo Jorgenson ed Edoardo Affini.